Nella giornata di ieri, nei comuni di Mesagne (BR) e Squinzano (LE), è stata data esecuzione ad un'ordinanza, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, che ha previsto la misura cautelare personale degli arresti domiciliari, nei confronti di due soggetti individuati quali esecutori materiali della manomissione dei contatori elettrici, attraverso l'allaccio diretto alla rete, ovvero mediante l'utilizzo di un dispositivo elettronico con cui - intervenendo sul contatore - si evitava la registrazione dei consumi.
La condotta illecita, perpetrata dai tecnici truffaldini in concorso e su commissione di altri soggetti - anch'essi indagati - sia privati che titolari di attività commerciali operanti nelle provincie di Brindisi (Comuni di Mesagne, San Pietro Vernotico, Francavilla Fontana, Carovigno) e Lecce (Comuni di Lecce, Squinzano, Salve, San Donato di Lecce), oltre che provocare un danno economico agli Enti erogatori, generava un'evasione fiscale consistente per omesso pagamento di IVA ed accise sui consumi di energia non fatturati.
Il quantitativo complessivo di energia elettrica rubata negli ultimi 5 anni, così come emerso dalle stime effettuate con il supporto dei gestori delle linee elettriche, ammontava ad oltre 1 milione e 400 mila euro. Contemporaneamente all'ordinanza di custodia cautelare, le Fiamme Gialle hanno eseguito perquisizioni "mirate" di iniziativa, che hanno portato all'arresto di un terzo soggetto, titolare di attività commerciali in Francavilla Fontana, in quanto sorpreso "in flagranza" mentre si stava appropriando illecitamente di energia elettrica, mediante contatori alterati, al fine di alimentare i banconi frigo e le attrezzature installate in due esercizi pubblici da lui gestiti..