Sono nove le domande per l’assegnazione dei locali commerciali di piazza dei Commestibili

Giugno 03, 2016 3778

piazza dei commestibili --Sono nove su dodici le domande arrivate al fotofinish per l’assegnazione dei locali commerciali di piazza dei Commestibili. Non è andata come l’Amministrazione comunale di Mesagne sperava.

Non c’è stata la ressa o la pioggia di richieste. Piuttosto c’è stato disinteresse. Segnale che qualcosa non è andato nel bando di concorso oppure che la crisi è ancora più grave del previsto che non ci sono soldi da investire in attività commerciali di dubbia riuscita. In ogni modo delle nove richieste bisognerà vedere quante andranno a buon fine poiché gli assegnatari dovranno spendere un bel po’ di euro per sistemare e arredare i locali.

Sono arrivate, dunque, solo nove domande di partecipazione al bando per l’assegnazione dei locali di piazza Commestibili. Gli imprenditori non avranno reputato conveniente l’investimento alle condizioni presenti nel bando per questo solo in pochi hanno presentato richiesta. Ancora non si conoscono i particolari delle domande, né si sa quale idea progettuale ci sia nei plichi. Bisogna attendere l’esito della commissione che dovrà esaminare le domande e poi capire a chi saranno assegnati i locali. “Credo sia positivo il fatto che ci sono state nove proposte – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive, Antonio Marotta -. Con la situazione di crisi, il fatto che ci sono tanti giovani che non hanno la possibilità di investire raccogliere nove proposte su 12 locali a bando, credo che sia un fatto confortante”. L’Amministrazione, a questo punto, rispolvererà il progetto dei temporary outlet, locali che saranno messi a disposizione degli imprenditori che vorranno fare una vendita promozionale dei loro prodotti.

“Certo è che riapriremo tutta la piazza – ha concluso l’assessore Marotta-. Bisogna attendere il lavoro della commissione, capire quanti locali saranno assegnati e poi decidere”. “Personalmente avevo pensato invece a una sorta di "Città degli Artisti", un luogo che sarebbe stato unico nel suo genere in tutto il Salento e forse in Puglia, e che avrebbe potuto dare spazio alle maestranze artistiche e artigianali della nostra città, che sono tante: ci sono pittori, scultori, cartapestai, sarti e ricamatori, esperti, in effetti, speciali, presepisti, ebanisti, fotografi”, ha spiegato Domenico Rogoli, del Pd, secondo cui l’Amministrazione avrebbe potuto puntare “su una galleria d'arte permanente, un polo d'attrazione del talento e della creatività di quei mesagnesi che sanno produrre bellezza”. L’analisi dell’ex presidente del Consiglio comunale, Fernando Orsini, è spietata e telegrafica. “Quando la domanda non supera l'offerta, e un terzo di quel che è messo a bando non è richiesto, è evidente che qualcosa non va”.

Ultima modifica il Venerdì, 03 Giugno 2016 13:40