un giovane di Taranto di anni 24, F.P., che nel mese di maggio si era aggirato per le vie del paese proponendo, porta a porta, la stipula di un contratto di fornitura di energia elettrica e gas per una poca conosciuta società che avrebbe erogato il servizio a costi agevolati. Una “cliente”, una donna mesagnese di mezza età, si era lasciata allettare dai modi garbati e dal rassicurante aspetto del giovane, nonché dalla prospettiva di ridurre i consumi di luce e gas del 2,5%, ed era caduta nella trappola, effettuando tre versamenti su una postepay dell’apparente procacciatore di clienti, due dell’importo di 272,00 euro ed uno di 539,00 euro. Dopo qualche tempo, non perfezionandosi il contratto sottoscritto, la signora telefonava alla nuova società che le avrebbe dovuto erogare i servizi, apprendendo che in caso di sottoscrizione di nuovi contratti non si sarebbe dovuta versare alcuna somma. Realizzava in quel momento di essere stata vittima di una truffa e, pertanto, sporgeva querela nel nostro ufficio. Si svolgevano le attività di indagine che partivano proprio dal numero di postepay, richiedendo all’Ufficio Postale chi fosse l’intestatario dello stesso. A riscontro avvenuto si acquisiva l’effige dell’intestatario e si sottoponeva la persona truffata ad individuazione fotografica, la quale riconosceva senza ombra di dubbio in quel giovane lo stesso che si era presentato in un pomeriggio di maggio a casa sua per proporle un “affare”. Dalla consultazione in banca dati si apprendeva, altresì, che il truffatore era stata deferito già all’A.G. per analogo fatto reato consumato nella provincia di Taranto pochi mesi prima.
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