la bicicletta del sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta. Un vero giallo che tale è rimasto. Nessuno al Comune aveva visto nulla, nessun impiegato si era accorto del furto. Fatto sta che la bici del sindaco non si trovava più. Qualcuno, mercoledì scorso, l’aveva portata via dal cortile del Comune dove di solito la parcheggiava la mattina, in una rastrelliera. Per Mesagne la bici del sindaco Pompeo Molfetta è uno “status symbol”. Molfetta, infatti, ha macinato migliaia di chilometri su quella due ruote. Da medico di base andava in visita ai suoi pazienti in groppa al suo fido destriero e nessuno mai si è azzardato a toccarlo. Ha fatto tutta la campagna elettorale sulla bicicletta. I mesagnesi avevano apprezzato proprio quest’aspetto semplice e umile del candidato sindaco Molfetta premiandolo con l’elezione a primo cittadino. Tante le ipotesi in campo relative al movente del furto: sarà stato qualche oppositore politico? Probabilmente no perché non arriverebbero a tanto. Sarà stato lo scherzo di cattivo gusto ideato da qualche giovane intraprendente della maggioranza che già scalpita ad avere un ruolo in quest’Amministrazione? Oppure sarà stato architettato da qualche dirigente che non vuole essere depotenziato? Certo è che su quest’argomento ci sarebbe da divertirsi. In ogni modo la bicicletta è stata fatta ritrovare nella giornata di ieri. Il ladro, infatti, ha temuto di essere riconosciuto dal servizio di videosorveglianza e ha “mollato” il “bottino”. Tuttavia, la storia del furto della bici del sindaco ha sollevato un altro problema. L’ex sindaco Mario Sconosciuto, durante la sua legislatura, aveva acquistato delle bici per la mobilità comunale. Dove sono finite tutte quelle bici? E i possessori a che titolo le detengono? Un giallo nel giallo.
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