Dottor Roberto GENTILE, e finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in generale ed, in particolar modo, di quelli che ledono ed offendono il patrimonio, nei giorni scorsi, i poliziotti del Commissariato della Città Bianca, in località Diana Marina, traevano in arresto in flagranza di reato di furto pluriaggravato, 2 soggetti, nativi del barese. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Brindisi a disposizione della competente Autorità giudiziaria. L’operazione, cui hanno partecipato equipaggi della Squadra Volante e dell’Anticrimine ostunese, è stata coordinata e condotta sul campo dall’Ispettore Capo TAMBORRINO Pierino, responsabile della Squadra di Polizia giudiziaria del Commissariato. I dettagli dell’operazione: da diverso tempo, erano giunte alcune segnalazioni di un’autovettura sospetta che, con a bordo 2 soggetti, si aggirava nei pressi delle Villette residenziali della località marittima di Diana Marina, alla ricerca del momento propizio per la commissione di reati contro il patrimonio, in particolare furti in appartamento. Venivano allestiti specifici ed appropriati servizi di controllo del territorio attraverso l’impiego di autovetture sia con colori d’istituto che cc.dd. civetta proprio al fine di cogliere sul fatto i manigoldi, potendo pertanto assicurarli alla giustizia, restituendo tranquillità e sicurezza ai residenti. La strategia posta in essere dai poliziotti del Commissariato di P.S. di Ostuni, produceva i suoi benefici nella giornata di mercoledì 13 luglio, corrente anno. Di fatti, un equipaggio della Polizia giudiziaria del Commissariato, nel corso di mirata e particolareggiata attività di osservazione e perlustrazione della zona, notava l’autovettura oggetto delle numerosi segnalazioni, ferma dinanzi all’ingresso di una Villa privata. Al suo interno, vi era un uomo che, con fare schivo e diffidenza, si guardava ripetutamente attorno, armeggiando nervosamente col proprio telefonino. Era di tutta evidenza che il soggetto notato, si trovava nel tipico atteggiamento da “palo”. Immediatamente bloccato, domandato di indicare le ragioni della sua presenza in quel luogo, lo stesso, con chiara insofferenza ed agitazione, adduceva solo risposte non convincenti e di facciata. Pertanto, mentre uno dei due poliziotti teneva a bada il fermato, il secondo operatore effettuava una osservazione esterna della villa probabilmente presa di mira e, di fatti, notava che la stessa presentava una delle finestre aperte. Avvicinatosi con cautela e discrezione verso il cancello di accesso all’abitazione privata, il poliziotto notava un soggetto uscire dalla finestra aperta che, ricevuto l’ordine di fermarsi, lo ignorava categoricamente, dandosi a precipitosa fuga verso la vicina spiaggia nel vano intento di poterla farla franca. Un tentativo che però tradiva le aspettative del fuggitivo. Questi, anche grazie al prezioso ed importante ausilio reso da una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri di Ostuni, veniva tempestivamente bloccato e successivamente, insieme al “palo”, condotto presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Ostuni. Il successivo sopralluogo all’interno della villetta depredata consentiva ai poliziotti della Città Bianca di constatare, alla presenza dei proprietari, che l’appartamento era stato messo totalmente a soqquadro e che dallo stesso, era stato portato via del danaro. La somma, dettagliata in sede di denuncia, a seguito di perquisizione personale effettuata nei confronti del soggetto che si era dato alla fuga, veniva rinvenuta all’interno del borsello di sua proprietà e, previo riconoscimento, restituita al legittimo proprietario. Una volta in ufficio, si effettuava una scrupolosa e dettagliata attività investigativa a carico dei 2 fermati che consentiva di acquisire nei confronti degli stessi numerose evidenze probatorie a sostegno della loro responsabilità penale circa l’accaduto. Un impianto accusatorio che veniva dettagliatamente portato a conoscenza del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottor Giuseppe DE NOZZA. Condiviso appieno lo stesso, gli arrestati identificati in PISCOTTI Pietro, classe 1961, Bari, e DE GIGLIO Alessandro, classe 1985, Bari sono stati associati presso la Casa circondariale di Brindisi a disposizione della competente Autorità giudiziaria. Dovranno ora difendersi dall’accusa di furto pluriaggravato, perpetrato in concorso tra di loro. Al vaglio degli investigatori ostunesi, altri episodi delittuosi verificatosi nella citata località marittima, nel corso dei quali, è stata avvistata la stessa autovettura a bordo della quale sono stati fermati i 2 arrestati. La decisiva operazione di Polizia condotta dal personale del Commissariato di P.S. di Ostuni si inserisce nell’ambito della approfondita azione di monitoraggio della vasta giurisdizione di competenza e nell’ottica di prevenire che malintenzionati possano avere arbitrario accesso alle private abitazioni, “violentandole” e mettendole totalmente in subbuglio. In tal senso l’attenzione da parte della Polizia di Stato della Città Bianca continuerà ad essere alta onde garantire la sicurezza generale dei cittadini cui, si rivolge l’invito di segnalare al numero di emergenza 113 della Polizia di Stato, ogni situazione giudicata dubbia e, in quanto tale, meritevole di approfondimento. Ostuni, 15.07.2016 Il Dirigente Commissario Capo Gianni Dr. ALBANO
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