ha deciso di effettuare un’apertura straordinaria in concomitanza della festività nazionale. “Non vogliamo entrare nel merito delle motivazioni rese dai dirigenti aziendali inerenti l’apertura straordinaria di carattere turistico e commerciale, ma ci vogliamo soffermare e spiegare ai lavoratori e alle lavoratrici il perché della nostra mancata adesione allo sciopero indetto dalle altre due sigle sindacali di categoria”, ha spiegato Antonio Arcadio, della Cisl, secondo cui la prestazione lavorativa nella festività non è obbligatoria; le normative contrattuali e legislative hanno sancito la non obbligatorietà al lavoro festivo; la giornata anche se non lavorata sarà retribuita così come previsto dal contratto vigente; lo sciopero crea una inutile perdita economica ai lavoratori. Infine chi deciderà di lavorare potrà essere indennizzato in straordinario o in recupero alternativo. “Per noi lo sciopero deve restare uno strumento di lotta concreto e non un inutile atto a creare danni agli stessi lavoratori e lavoratrici”, ha concluso il sindacalista.
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