il centro commerciale Auchan di Mesagne è rimasto aperto fino a tarda sera così come programmato. E’ la guerra all’ultimo cliente, all’ultimo sconto, all’ultimo festivo da offrire sul piatto delle aperture. Ferragosto, giorno di tradizionale chiusura, ma non quest'anno. Migliaia i clienti hanno approfittato del giorno di apertura per fare shopping anche nei negozi della galleria tutti aperti per accoglierli. La logica commerciale ha vinto mentre un flop si sono rivelate le azioni promosse per la chiusura come lo sciopero e il boicottaggio. Insomma, questa novità ha reso evidente una nuova realtà: la deregulation. Bocche cucite, naturalmente, da parte di dipendenti e operatori commerciali. Tuttavia, nella giornata del Ferragosto altri supermercati sono rimasti aperti a Mesagne. Catene commerciali come Penny Market, Dok ed Eurospin. Tra le motivazioni che ha spinto molti negozi a rimanere aperti anche il 15 di agosto è soprattutto quella della crisi che ha colpito il commercio ma anche i cittadini. La dimostrazione è che le città non sono più deserte come accadeva negli anni scorsi perché molti hanno dovuto rinunciare alle vacanze per mancanza di disponibilità finanziarie, rimanendo a casa. Il passeggio mattutino e serale nella villa comunale di Mesagne da parte di centinaia di persone ne è una dimostrazione. Gli altri anni, nel giorno di Ferragosto, la villa era completamente deserta. Ormai sta scomparendo l’idea della città tutta chiusa per le feste, soprattutto dopo la liberalizzazione del commercio. I negozi che restano aperti aumentano sempre di più, anche perché la crisi si fa sentire. In ogni modo su questa nuova cultura commerciale c’è un’altra realtà da tenere presente: i lavoratori. Per essi, infatti, c’è un grande appesantimento dei carichi di lavoro per garantire tutte le aperture. In alcuni casi ci si è trovati davanti a situazioni d’irregolarità come l’assenza dei dovuti riposi compensativi. Si tratta di realtà che non hanno organici tali da garantire le aperture in tutte le giornate festive. Intanto nei giorni precedenti il Ferragosto alcune organizzazioni sindacali avevano denunciato che la deregolamentazione degli orari nel commercio ha prodotto effetti opposti a quelli annunciati dai suoi promotori: invece di un aumento di posti di lavoro e consumi è rimasta una vertiginosa tendenza opposta. L’occupazione nel settore del commercio non cresce, anzi cala. Aumentano le chiusure del piccolo e medio commercio che non è in grado di reggere la fortissima crisi e le inutili aperture per 365 giorni l’anno. A margine dell’apertura ferragostana c’è da mettere in risalto il successo che ha avuto nella galleria dell’ipermercato la presenza del cantante rap, Moreno, e di Antonio Maggio che alla fine della serata si sono andati a riposare nella Locanda dei Messapi, dove sono stati accolti dal patron Uccio Barbanera e dal direttore artistico della città di Mesagne, Maurizio Piro.
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