"San Camillo de Lellis". Il tavolo tecnico istituito per progettare una riconversione accettabile è in una fase critica poiché potrebbe sfaldarsi. A uscire fuori, infatti, potrebbe essere il comitato "Sos San Camillo" in disaccordo sulle iniziative da intraprendere. Intanto, la progettualità della riconversione, da presentare alla Regione Puglia, è stata affidata ai ricercatori dell'Isbem. Nei giorni scorsi, dunque, si è riunito il tavolo tecnico per il futuro dell’ospedale San Camillo De Lellis. All'incontro hanno partecipato il sindaco, Pompeo Molfetta, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Semeraro, Vito Lenoci, consigliere comunale delegato alla Sanità, Vincenzo Volpe, del sindacato dei Medici Ospedalieri, Ninni Mingolla, consigliere comunale di minoranza, Alessandro Distante, presidente dell’Isbem accompagnato da Rodolfo Guzzi e da Rita Stefani, Enzo Santacesarea, della segretaria provinciale Cisl e Antonio Calabrese, in rappresentante del comitato Sos San Camillo. Il tavolo ha preso atto che, da notizie ufficiose, il Piano di Riordino ospedaliero della Regione Puglia, parrebbe confermato anche dal Ministero della Salute, ribadendo la perdita dello status di ospedale per il “San Camillo” cosi come per le strutture di San Pietro e di Fasano, convertendoli in Presidio territoriale avanzato. Questo provvedimento, se non accompagnato da misure concrete ed operative per attuare la medicina territoriale, rischia di penalizzare fortemente l’intera provincia di Brindisi, già mortificata per la riduzione drastica del numero dei posti letto, con il risultato annunciato di una ulteriore congestione dei servizi nella struttura del "Perrino" di Brindisi, che risulta sempre meno adeguato a soddisfare i bisogni del territorio nel suo complesso. Preso atto di ciò, pur nella consapevolezza dei limiti oggettivi imposti dal decreto ministeriale e delle restrizioni finanziarie della legge di stabilità, i convenuti hanno riaffermato la volontà di rilanciare la valenza sociale e sanitaria del “San Camillo”, con le potenzialità che possono scaturire non solo da una auspicabile coesione sociale della nostra comunità, ma anche dal contributo degli attori dello sviluppo che devono trovare soluzioni lungimiranti e sostenibili. A questo scopo, è stato ritenuto imprescindibile avviare uno studio approfondito sui bisogni di salute del territorio, considerando forme innovative, scientificamente valide e partecipate dai cittadini che tengano in conto le peculiarità del territorio e la necessità di offrire servizi che integrino l’offerta sanitaria dell’area brindisina, in una prospettiva nuova che metta al centro la prevenzione e la riabilitazione. L’Isbem si è reso disponibile ad offrire le proprie competenze per elaborare, con il supporto degli altri componenti del tavolo tecnico e nel più breve tempo possibile, una scheda tecnica con le linee guida su cui dovrà articolarsi il rilancio del San Camillo, integrando funzionalmente le proposte pervenute e le indicazioni espresse dal Consiglio comunale. Questa impostazione è stata condivisa da tutti i partecipanti mentre il comitato civico "Sos ospedale San Camillo" si è riservato le proprie valutazioni anche riguardo la permanenza o meno nel tavolo tecnico.
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