Il Comune di Mesagne risparmia 70 mila euro di trasporti

Settembre 11, 2016 1956

pullman-stpIl Comune di Mesagne non ha rinnovato

la convenzione con la Stp per il trasporto urbano degli studenti nelle scuole mesagnesi. Il motivo è il taglio adottato dall’Amministrazione Molfetta sulle spese non ritenute necessarie: nello specifico 70 mila euro. Non certo bruscolini. Ed è bufera sull’Amministrazione con un tornado virtuale che investito il primo cittadino per la soppressione delle due linee urbane che collegavano le varie zone della città alle scuole mesagnesi. Un servizio che fra l’altro, a detta di molti studenti, funzionava bene, con gli autobus sempre pieni. Adesso moltissime famiglie saranno costrette a riorganizzarsi per consentire ai propri figli di raggiungere le sedi scolastiche. I disagi maggiori vi saranno per coloro che abitano nelle zone periferiche e residenziali come la Torretta, Palmitella, Manfredonia. Per la verità c’è da dire che le stesse sedi scolastiche sono state raggiunte per decenni a piedi, o con le auto, dagli studenti di ieri anche con pioggia e neve. “Le motivazioni per la soppressione di tale servizio, che al contrario continua a essere regolarmente assicurato in molti altri centri della provincia, sono davvero discutibili: per il sindaco di Mesagne, infatti, erogare un servizio di pubblica utilità non è conveniente”, ha tuonato Antonio Calabrese, coordinatore di Progettiamo Mesagne. “Nonostante la pressione fiscale nella nostra città non accenna a diminuire, anzi aumenta in modo indiretto visti i mutui accessi per il rifacimento delle strade e per pagare alcuni debiti fuori bilancio, i cittadini mesagnesi sono ulteriormente penalizzati”, ha fatto notare il coordinatore del movimento civico secondo cui “la cosa, però, sconcertante di questa vicenda, che evidenzia l’inadeguatezza amministrativa della giunta Molfetta, è che Il sindaco ha soppresso un servizio pubblico senza avere individuato alcun “utile impiego” delle somme “risparmiate” e senza aver operato tecnicamente alcuna variazione contabile”. In sostanza il contratto con la Stp è stato effettivamente sospeso “ma il taglio non esiste, perché l’intera somma nel capitolo di riferimento, necessaria per pagare il servizio, non solo per tutto il 2016, ma anche per il 2017 e 2018 è sempre presente in bilancio”. Di opinione contraria, naturalmente, il primo cittadino che ha detto chiaramente in ogni occasione che la “mission” della sua legislatura è di ripianare il bilancio pubblico. “Comprendo bene che per fare questo bisogna operare delle scelte – ha precisato il sindaco Molfetta – a volte impopolari e dolorose. Con quest’operazione abbiamo risparmiato ben 70 mila euro che si sommano ad altre migliaia di euro risparmiati con altri tagli”. Il sindaco ha tenuto a mettere in evidenza “che ogni cosa può essere ritenuta utile ma in tempi di razionalizzazione bisogna operare senza indugi. La nostra attenzione è tale che questa pianificazione dei costi non vada a incidere sui servizi principali”.