Il nubifragio che ieri alle 13,30 si è abbattuto sulla città ha scaricato in 60 minuti ben 50 millimetri di acqua. Bombe d’acqua che hanno allagato strade e abitazioni. Non è andata meglio nelle zone residenziali dove la mancanza di rete pluviale ha causato l’allagamento di intere zone. Stessa cosa nelle campagne. Pioggia e ancora pioggia che sembra inarrestabile e che sta mettendo in ginocchio l’economia di stagione. A mitigare i disagi ci hanno pensato i vigili urbani e gli uomini della protezione civile che hanno prestato aiuto a diverse persone rimaste in panne. Ieri mattina i mesagnesi si sono svegliati con la sorpresa di trovare un bel sole e una temperatura ottimale di circa 25 gradi. Situazione ambientale che ha fatto pensare che le precedenti giornate piovose erano terminate e il tempo si era messo al bello. Purtroppo non è stato così poiché dalle ore 13 il cielo si è annuvolato e dopo circa mezz’ora sulla città si è abbattuto un nubifragio tremendo. Chi è stato colto in strada lì è rimasto poiché diverse vie si sono trasformate in fiumi in piena. Da piazza San Michele Arcangelo a via Carmine, via Tumo, via Marconi, via San Lorenzo, via Palmanova e l’elenco è ancora lungo. Chi non ha avuto la scaltrezza o la possibilità di chiudere gli ingressi delle abitazioni o dei negozi con delle paratie si è ritrovata l’acqua melmosa in casa. Quando ha terminato di piovere si è munito di ramazze e ha tirato fuori l’acqua che in ogni modo ha causato danni agli interni. Decine di automobili posteggiate nelle strade a rischio sono state inondate dall’acqua. Problemi anche sul fronte della fogna nera che è fuoriuscita dai tombini delle abitazioni. In questi casi sono dovuti intervenire gli autospurgo per pulire e rispristinare le condotte. Una palestra si è completamente allagata. Sul posto sono dovuti intervenire i volontari del Ser che con le idrovore in dotazione hanno svuotato gli ambienti. Diversi i danni che l’acqua ha causato all’attrezzatura ginnica. Alcune strade sono state chiuse al traffico per evitare ulteriori problemi e le auto sono state indirizzate su una viabilità alternativa. Il monitoraggio delle campagne fatto dai vigili urbani ha confermato che diversi canali di scolo non ottemperano al loro compito poiché sono pieni di rovi e rifiuti di ogni genere che non permettono il regolare deflusso delle acque meteoriche. Certo ci sarebbe da comprendere se i bacini di raccolta delle acque pluviali, costruiti per mitigare il rischio idrogeologico della città, abbiano funzionato oppure la rete dei canali, che dovrebbe alimentarli evitando che l’acqua arrivi in città, è andata in tilt.
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