Macchia a Molfetta: o ruotate gli incarichi o vi denuncio

Ottobre 04, 2016 1511

macchia antonio cgilNuova denuncia della Cgil. Il Comune di Mesagne

non rispetterebbe la normativa sulla rotazione degli incarichi. A dichiararlo è Antonio Macchia, segretario generale della Cgil Funzione pubblica, che si è anche chiesto: “E’ mai stato predisposto il piano triennale anticorruzione, se si ne è mai stata data attuazione?”. Secondo la denuncia del segretario Macchia al Comune di Mesagne da diversi anni, forse anche da più di un lustro, non viene effettuata la rotazione del personale interessato che ricopre incarichi definiti “sensibili”. "Possibile che alcuni responsabili di struttura organizzativa fossero indispensabili ed unici nell’assolvimento di quel ruolo?", si è chiesto il segretario. Secondo il Piano nazionale anticorruzione l’alternanza riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni ed utenti, con il conseguente consolidarsi di situazioni di privilegio e l’aspettativa a risposte illegali improntate a collusione. La rotazione, pertanto, allontana il privilegio o la consuetudine e la prassi, che possono finire per favorire coloro che sono capaci di intessere relazioni con i dipendenti e dirigenti inamovibilmente inseriti in un certo ruolo, a discapito di altri. "Presso il Comune di Mesagne la normativa di cui innanzi non è stata attuata, o meglio la si è attuata a macchia di leopardo, snaturando pertanto la ratio della norma stessa", ha spiegato il segretario che su questo argomento ha inviato una nota sia al sindaco Molfetta sia al segretario generale, Giorgia Vadacca. "Solo in alcuni degli uffici, sebbene i dipendenti responsabili di struttura organizzativa presso il Comune di Mesagne siano diversi, si è provveduto alla rotazione, facendo si che la maggior parte degli stessi responsabili conservassero posizioni granitiche", ha fatto rilevare Macchia che ha chiesto chiarimenti in merito all’effettiva esecuzione del piano triennale anticorruzione. Perciò ha chiesto "l'elenco del personale di che trattasi con il giorno iniziale di assegnazione dell’incarico in modo tale da poter verificare se ci si è uniformati al dettato normativo. In difetto di pronto riscontro sarò costretto ad avvisare l’Autorità nazionale anticorruzione".