di una Mercedes Sw di colore nero con degli uomini a bordo. E' la famigerata banda, composta da 6 individui, che da mesi sta mettendo a soqquadro la città portando a termine una sequela di furti. Sulle sue tracce vi è la polizia ma anche i carabinieri e la guardia di finanza. Una task-force di uomini e mezzi della legge pronti a individuare e sgominare un pugno di malviventi che da diversi mesi hanno creato in città un grave allarme sociale. La banda è stata ripresa nei suoi raid anche da alcune telecamere di videosorveglianza benché i fotogrammi sono di bassa risoluzione. L'appello per i cittadini mesagnesi, e non solo, è di stare allerti ed eventualmente telefonare al 112 o 113 in caso venisse notata una Mercedes Sw nera, oppure un'altro tipo di auto, regolarmente posteggiata con all'interno non meno di cinque persone. Probabilmente si tratta di soggetti residenti nel tarantino che effettuano le loro scorribande, a volto scoperto, nel brindisino. Dopo i numerosi furti perpetrati a Mesagne finalmente la nebbia inizia a diradarsi e gli investigatori hanno tra le mani qualche elemento che potrebbe condurli a individuare la banda di criminali. Si tratta di alcuni fotogrammi di un impianto di videosorveglianza in cui si vede la banda all'opera. Inizialmente posteggiano regolarmente in strada, preferibilmente in zone periferiche o nelle zone residenziali. In auto vi sono sei individui. Osservano e scrutano. Quando vedono qualcuno uscire da casa e allontanarsi entrano in azione. Uno di loro scende dall'auto e suona all'abitazione. Se non risponde nessuno fa un cenno ai complici. Dall'auto ne scendono quattro e in tre secondi, probabilmente con un cacciavite, forzano l'ingresso ed entrano in casa. A questo punto mettono in atto il raid arraffando tutti gli oggetti che possono rivendere al mercato nero senza grosse difficoltà. Principalmente oro, argento e monili vari. Oltre, naturalmente, al denaro. Il tutto dura qualche minuto. Escono dall'abitazione a volto scoperto, salgono in auto e si dileguano. Preferiscono colpire in zone dove hanno una facile via di fuga. Non hanno paura degli allarmi poiché i loro raid durano meno del tempo necessario a una pattuglia di vigilantes di giungere nell'abitazione indicata. In questi casi è importante la prevenzione. Sul territorio le forze dell'ordine hanno diverse unità impegnate in attività anticrimine. Ma non bastano. Ecco perché in questa fase d'indagine, piuttosto delicata, è importantissimo il contributo che può giungere dai cittadini. Come, ad esempio, fare delle segnalazioni, anche anonime, di eventuali soggetti sospetti notati in strada. O qualsiasi altra situazione ritenuta anomala. Una sinergia di impegno civico che, alla fine, potrà premiare gli sforzi per avere in città, finalmente, maggiore serenità.
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