Legambiente scrive al Prefetto contro la centrale Enel
Alcune dichiarazioni che sono state rilasciate dopo l'incontro con Lei in Prefettura sull'insediamento energetico Enel meritano puntualizzazioni per evitare che si trasmetta L'impressione che ritardi burocratici statali stiano impedendo l'autorizzazione per la realizzazione della nuova centrale a turbogas.
si è detto che, a distanza di due anni, l'iter autorizzativo non è ancora concluso.
in realtà, due anni fa Enel presentò una richiesta di verifica di assoggettabilità a Via per evitare la procedura ordinaria di valutazione di impatto ambientale che ovviamente fu rigettata, visto il progetto ed il suo impatto sul territorio, dalla commissione Via e dal Ministero dell'Ambiente.
In seguito Enel ha dovuto ripresentare il progetto per la valutazione di impatto ambientale e si è aperta la fase di consultazione e sono state anche inviate numerose osservazioni, fra le quali quelle corpose ed articolate delle Associazioni ambientaliste.
da poco la commissione Via ha avviato l'esame preliminare del progetto che, come ben sa richiede un approfondimento tecnico scientifico che possa giustificare o meno il rilascio del giudizio di compatibilità ambientale.
La scrivente Associazione, anche nel proprio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha ampiamente documentato le ragioni per cui ritiene inaccettabili nuove centrali termoelettriche (impropriamente presentate in riconversione) ed in particolare ha spiegato nel dettaglio il perché dell'opposizione alla nuova centrale termoelettrica Brindisi sud, in riferimento alla quale le ricadute occupazionale sarebbero estremamente ridotte (70 occupati diretti), l'impatto territoriale, le nuove «fratture» e criticità arrecate e l'emissione di gas climalteranti intollerabili, nel mentre un piano di rigenerazione del territorio e alternative impiantistiche alimentate da fonti rinnovabili consentirebbero, al contrario, ricadute positive ed in linea con gli obbiettivi europei del Green new deal e del «Carbon free» (che comporta l'uscita dalla combustione del carbonio e non soltanto dal carbone.
Le Associazioni ambientaliste Le inoltreranno richiesta di incontro per rappresentarLe la propria in merito all'impianto Enel e, più in generale sulle questioni ambientali concernenti il futuro di Brindisi, ma, con la presente, La ringraziamo per l'attenzione e la sensibilità mostrate su temi rispetto ai quali è necessario che effettivamente ci sia una svolta in linea con gli obbiettivi posti dal Next generation EU.
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