A Mesagne apre "Alticcio". Nè ristorante nè aperitiveria, ma molto di più

Luglio 17, 2024 14381
Alessia e Mattia Alessia e Mattia

Oltre gli schemi, offrendo qualcosa al top che a Mesagne manca, pur nella vasta gamma dell’offerta enogastronomica: si è preannunciato per tempo e il 18 luglio a sera, alle ore 20, ecco l’esordio di “Alticcio winebar”, idea realizzata da Mattia Capodieci e Alessia Sanese in piazzetta dei Caniglia (ex Chiccara): non il classico ristorante, né una proposta fine dining, dalla quale provengono i protagonisti: «né cene gourmet, né piatti da abbuffarsi o da restare affamati, ma un’esperienza di buona cucina fra cibo e vini e spirits». Per entrambi, benché giovanissimi, si tratta del ritorno a casa dopo percorsi paralleli di crescita e formazione professionale fino a toccare le vette in realtà 5 stelle, premiate da riconoscimenti Michelin proprio conseguiti negli anni in cui loro hanno operato.

E a Mesagne? «Non il classico ristorante, perché vogliamo che le persone non debbano sentirsi costrette a trascorrere ore per consumare – dice Mattia Capodieci, chef -: sarà qualcosa di molto più facile, perché ciascuno potrà abbinare un piatto che sia di carne, di pesce o vegetariano a quella che è la nostra proposta di vini e spirits. Utilizzeremo materie prime pugliesi – ribadisce Mattia -: esse verranno lavorate con quelle che sono le mie esperienze, con tecniche di cucina differenti, mettendone in pratica diverse, fra le quali anche le “nikkei” giapponesi. Faremo tutto noi: dalla lavorazione del pane a quella di una proteina che sia carne o pesce».

«Le presentazioni dei piatti saranno pulite – aggiunge -: ci sarà l’essenziale per mettere in evidenza la materia prima che caratterizza quel piatto… . Per i vini – prosegue - abbiamo puntato moltissimo sulla Puglia, aprendoci anche ad altri territori italiani ed esteri. Abbiamo voluto fare una scelta marcatamente pugliese perché molto sta cambiano nella vinificazione in Puglia: stiamo passando dalla vinificazione di massa a produrre anche qualità».

È un ristorante? È un’aperitiveria? «È “Alticcio” – replica Alessia -. Saranno, cioè i clienti che decidono come impostare la loro serata, con una cucina che lavora a pieno ritmo per preparare piatti che sono stati studiati, ma senza proporre la classica carta divisa in sezioni. Noi avremo una lista di piatti – prosegue - che meglio abbiano pensato per accompagnarli ai vini della nostra cantina con l’intenzione di cambiare il menu almeno quattro volte l’anno perché le materie prime sono quelle che dettano le nostre scelte». E adesso, col dire che Alessia si è andata già orientando fra gli orti e i produttori locali per procurarsi “in house” le materie prime necessarie, sveliamo qualche particolare della loro vita, proprio a partire da entrambi che, dopo la maturità, vanno in Olanda per apprendere l’inglese, lavorando per mantenersi agli studi… Alessia quindi - ex cintura nera di taekwondo e nazionale italiana – si laurea in Civiltà e Lingue Straniere Moderne all'Università di Parma, dando avvio alla mia carriera nel mondo dell'Hospitality fino ad essere Resident Manager e a dedicarsi anche al mondo dell’enologia grazie alla Scuola di Sommelier. Mattia, invece, anche lui in Olanda dopo la maturità, diciamo che passa dai lieviti alla cucina, facendo la spola in diverse parti d’Europa per confrontarsi con realtà enogastronomiche diversissime fra loro. L’approdo sarà, anche per lui, una residenza 5 Stelle superior. Per entrambi la realtà è il futuro si chiama “Alticcio”. Ed è nella loro Mesagne.  

  

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Ultima modifica il Mercoledì, 17 Luglio 2024 12:22