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La carità che Illumina il Natale: Il Dono della Comunità di Sant’Egidio
La carità che Illumina il Natale: Il Dono della Comunità di Sant’Egidio.
Nella suggestiva cornice del Palazzo Nervegna di Brindisi, il 17 gennaio 2025, si è tenuta la conferenza intitolata Riflessioni sul Natale vissuto con i poveri, un nobile momento di condivisione e di memoria sul significato più autentico della festività natalizia.
Relatore d’eccezione, il dott. Luca Romani ha guidato i presenti in un itinerario di pensiero e di cuore, rendendo omaggio al generoso operato della Comunità di Sant’Egidio. Da oltre mezzo secolo, questa realtà incarna un messaggio di fraternità universale, facendosi prossima ai più fragili, ai dimenticati, agli ultimi. Il pranzo di Natale, organizzato con instancabile dedizione, rappresenta un’epifania di solidarietà che attraversa i confini, illuminando con il calore della carità le mense di tante città d’Italia e del mondo. A Lecce, come in centinaia di altre città, la tavola si è trasformata in un luogo d’incontro tra persone di ogni condizione: senza dimora, anziani soli, famiglie in difficoltà e volontari, tutti accomunati dal desiderio di rendere il Natale una festa autenticamente inclusiva. Sono 250.000 le persone che, nel mondo, si uniscono in un abbraccio di fraternità per vivere il Natale della Comunità di Sant’Egidio. Ma lo sguardo della Comunità non si arresta ai confini della nostra nazione: varca le frontiere e raggiunge i luoghi dove la sofferenza si fa più acuta. Particolarmente toccante è stato il racconto del Natale vissuto in Ucraina, terra segnata dal dolore del conflitto, dove la Comunità ha portato conforto e speranza a chi, tra il fragore delle armi, rischia di smarrire la fiducia nell’avvenire. In rifugi di fortuna, nei sotterranei che proteggono dalle bombe, nei villaggi devastati, il pranzo di Natale è stato un segno tangibile di un’umanità che resiste, che non si piega alla logica della violenza, ma che continua a credere nella pace. La conferenza ha lasciato nei presenti un profondo senso di gratitudine e di responsabilità. Il Natale, nella visione della Comunità di Sant’Egidio, non è una festa da consumare nell’individualismo, ma un tempo da donare, un’occasione per tessere legami, per ricucire il tessuto lacerato della società con il filo della misericordia. L’invito rivolto da Luca Romani è stato chiaro: non si può restare indifferenti di fronte alle sofferenze del mondo. L’esempio della Comunità di Sant’Egidio sprona ciascuno a farsi artigiano di pace, a costruire fraternità nel quotidiano, affinché ogni giorno possa essere Natale per chi attende un segno di speranza.
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