Mesagne. Vandalizzate due delle dieci panchine parlanti
A soli tre mesi dall’inaugurazione, hanno decapitato due delle dieci "panchine parlanti" installate nella villa comunale di Mesagne. Si tratta di totem multimediali in ferro laminato, che rappresentano illustri personaggi della storia cittadina. Le sagome rendono omaggio a dieci figure che hanno dato lustro a Mesagne nei secoli passati, lasciando un'eredità culturale e storica di grande valore: Giovanni Antoniano Antonucci (1888-1954), giurista e storico; Francesco Capodieci (1605-1688), architetto e sacerdote; don Daniele Giuseppe Cavaliere (1909-1990), sacerdote, docente e letterato; Teresa dello Diaco (1762-1841), maestra e pittrice; Epifanio Ferdinando (1569-1638), medico e filosofo; Gianfrancesco Maia Materdona (1590-1650), poeta e sacerdote; Francesco Muscogiuri (1851-1919), critico letterario; Antonio Mavaro (1725-1812), giurista e storico; Antonio Profilo (1839-1901), storico e politico; Luigi Scoditti (1896-1973), agronomo e storico locale. Le "panchine parlanti" sono state inaugurate dal sindaco Toni Matarrelli lo scorso 9 dicembre. Ogni sagoma è dotata di un QR code che permette di leggere la storia del personaggio raffigurato. Le panchine vandalizzate sono quelle dedicate ad Antonio Profilo e Francesco Muscogiuri: la prima è stata decapitata, mentre la seconda è stata piegata. Ogni panchina ha comportato un investimento di migliaia di euro tra progettazione e realizzazione. I vandali, in preda a un insensato divertimento, non hanno tenuto conto del fatto che il progetto è nato dalla collaborazione tra la Biblioteca comunale "Ugo Granafei", gli studenti dell’istituto comprensivo “Carducci-Materdona” (classi 2C e 3C negli anni scolastici 2024/25 e 2023/24) e l’Istituto Culturale Storia e Territorio di Mesagne. Inoltre, è stato finanziato con soldi pubblici. Si spera che almeno una delle numerose telecamere di videosorveglianza presenti nella villa comunale abbia ripreso gli autori del gesto, consentendo così alla polizia locale di svolgere indagini accurate e risalire ai responsabili. Nel frattempo, resta lo sdegno della cittadinanza per un atto tanto insensato, compiuto da chi dimostra di non avere alcun rispetto per il patrimonio culturale della propria città. Gli studenti della "Carducci-Materdona" hanno contribuito a dar "voce" ai personaggi storici attraverso elaborati multimediali, accessibili tramite il QR code posto sulle sagome. Il progetto, reso fruibile al pubblico, è il risultato di un percorso didattico guidato dalle docenti Sabina Missere, Nicoletta Pozzessere e Rosaria Zullino. Prezioso è stato anche il contributo dello storico Angelo Sconosciuto, presidente dell’Istituto Culturale Storia e Territorio, e dei referenti della Biblioteca comunale: la direttrice Alessia Gagliano e la bibliotecaria Sabrina Lupo, promotrici dell’iniziativa. L’attività didattica ha previsto diverse fasi formative: dalla ricerca storica all’elaborazione delle biografie, fino alla realizzazione del prodotto multimediale. Questo percorso ha permesso ai giovani studenti di esercitare la propria creatività, affinare le competenze informatiche e, soprattutto, riscoprire personaggi la cui esistenza e il cui contributo morale e artistico erano spesso sconosciuti. Un’opportunità preziosa per comprendere quanto queste figure abbiano inciso sul patrimonio culturale ed economico di Mesagne.
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