Redazione
Giornata contro la violenza ai sanitari
Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”.
Basket. New Virtus Mesagne - Vieste 83-78
Lo sport regala emozioni che a volte è difficile raccontare: ci sono vittorie che valgono due punti, ci sono vittorie che valgono un'intera stagione. Quella ottenuta ieri dalla New Virtus al cospetto del Vieste va raccontata ben oltre il lato sportivo, perché riassume tutto ciò che di bello e di brutto questo campionato ha offerto finora ai colori gialloblu.
RYANAIR NON RIMBORSA? IL GIUDICE DI PACE EMETTE DECRETO INGIUNTIVO. ASSOCIAZIONE NAZIONALE “DALLA PARTE DEL CONSUMATORE”: «E’ ORA CHE SI REGISTRI UN “CAMBIO DI ROTTA” NELLA POLITICA DEI RIMBORSI».
Il Giudice di Pace di Brindisi (avv. Francesca Vilei), nei giorni scorsi, ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti di Ryanair a seguito di un ricorso promosso da alcuni viaggiatori.
Era accaduto che, nell’autunno scorso, erano stati acquistati da una famiglia, composta da madre, padre e figlia minore, dei biglietti aerei direttamente dal sito Ryanair.
Il giorno della partenza, quando i tre erano in aeroporto pronti all’imbarco, gli stessi venivano raggiunti da una telefonata da parte dell’asilo della minore, con la quale venivano avvertiti che l’intera classe era posta in quarantena per un caso di positività Covid 19.
Ovviamente, i tre viaggiatori non prendevano il volo e si sottoponevano alla prescritta quarantena.
Vani risultavano i tentativi bonari volti ad ottenere la restituzione delle somme corrisposte al momento dell’acquisto dei biglietti.
Di conseguenza, non restava altra strada che quella giudiziaria per cercare di ottenere la restituzione del danaro.
“Abbiamo ottenuto un provvedimento importante – afferma l’avv. Alessandro Lazzari che ha difeso i consumatori - che, qualora la Compagnia aerea non dovesse fare opposizione entro quaranta giorni dalla notifica, diverrà esecutivo e permetterà ai viaggiatori di ottenere, in tempi decisamente più brevi rispetto ad un giudizio ordinario, la restituzione delle somme corrisposte per un volo del quale, loro malgrado, non hanno potuto usufruire.
Il codice del turismo prevede, infatti, che i consumatori che non si siano potuti imbarcare sul volo prenotato per gravi motivi personali, agli stessi non imputabili, devono essere rimborsati dell’intero prezzo del biglietto, inclusi accessori. Tra i gravi motivi rientra, senza ombra di dubbio, l’assoggettamento a quarantena”
Il provvedimento del Giudice di Pace è stato accolto con grande entusiasmo dall’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, da tempo impegnata sul fronte “rimborsi causa Covid19”.
Secondo l’Associazione, infatti, l’accoglimento del ricorso e la conseguente concessione del decreto ingiuntivo, seppure non provvisoriamente esecutivo, funge da apripista per il riconoscimento del diritto al rimborso di centinaia di consumatori italiani.
“Purtroppo – afferma l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile dell’ Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – Purtroppo, come si apprende dalla stampa nazionale (undefined), Ryanair, in alcune fattispecie analoghe a quello in esame, non ha rimborsato i consumatori, considerando, in modo del tutto incomprensibile - tenuto conto sia della sfera personale del singolo viaggiatore affetto da virus sia della salute pubblica di tutti coloro che partecipano allo stesso volo - il Covid 19 malattia “non grave”. Speriamo, quindi, che il decreto ingiuntivo ottenuto, oltre ad incidere sul caso singolo, produca effetti per l’intera categoria dei consumatori facendo cambiare rotta alla politica di rimborso della compagnia aerea”.
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CRISI DEL SETTORE “STRADE” – CONTESSA (ANCE BRINDISI): EVITARE CHE LA SITUAZIONE DIVENTI ESPLOSIVA
CRISI DEL SETTORE “STRADE” – CONTESSA (ANCE BRINDISI): DETERMINANTE IL NOSTRO RUOLO PER EVITARE CHE LA SITUAZIONE DIVENTI ESPLOSIVA. A RISCHIO IL PNRR.
Il comparto dei lavori pubblici e, in particolare, quello riguardante i lavori stradali è letteralmente in ginocchio. Lo hanno confermato imprenditori del settore nel corso di una video conferenza ed a cui hanno partecipato i rappresentanti di aziende aderenti ad ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ed a SITEB (Strade Italiane e Bitume) provenienti da ogni parte d’Italia. Numerosi anche gli imprenditori pugliesi e lucani e, in particolare, delle province di Brindisi e Lecce.
“L’iniziativa, come è noto – afferma il Presidente di ANCE Brindisi Angelo Contessa – è partita proprio dal nostro territorio, con il graduale ma tempestivo coinvolgimento delle realtà di settore di tutto il paese. Adesso, dopo aver ottenuto anche il pieno sostegno delle strutture nazionali di ANCE e SITEB, è fondamentale mantenere la calma, evitando che la protesta diventi esplosiva a causa della disperazione in cui versano tanti imprenditori. In queste ore continuiamo a ricevere adesioni da ogni parte d’Italia.”
Nel corso della video conferenza è stata ribadita con forza, infatti, la necessità di evitare un blocco totale del comparto a causa dei costi ormai insopportabili dell’energia e, di conseguenza, delle materie prime. Questo ha già determinato la chiusura di impianti in cui si produce il conglomerato bituminoso, con la conseguente paralisi dei cantieri di moltissime opere pubbliche.
Da qui la richiesta che il Presidente di Ance nazionale Buia, attraverso i propri associati, rivolge al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi affinché fissi un incontro in tempi brevissimi e si occupi direttamente di questo dramma. In quella sede il Presidente Buia sottoporrà al capo del Governo una piattaforma rivendicativa che parte dal problema più urgente e cioè quello di una “immediata revisione prezzi” dei contratti in corso.
Il rischio concreto è che molte imprese falliscano e che si metta in discussione l’attuazione del PNRR a livello nazionale, con rischi imprevedibili per il nostro sistema-paese.
Gli imprenditori del settore non escludono, in mancanza di risposte immediate da parte del Governo, di fare ricorso ad azioni dimostrative con l’unico obiettivo di evitare la paralisi della nazione, con conseguenze devastanti sul piano economico ed occupazionale.
“La speranza – conclude Contessa – è che non si debba giungere a questo punto, grazie al buonsenso di chi oggi governa il paese e che, pertanto, non può ignorare le grida di aiuto di imprese che costituiscono il braccio operativo del paese”.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 4748 i casi positivi in Puglia di cui 388 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 11 marzo 2022
Dati complessivi
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Cia Puglia, “Agricoltura alla canna del gas, serve coordinamento nazionale per l’emergenza”
Oggi il prezzo del gasolio agricolo ha toccato quota 1,49 euro, aziende fermano le attività. “Sospensione delle accise, diminuzione IVA, valutare ogni misura per ridurre prezzo del gasolio”
“Non escludiamo a breve una grande manifestazione che unisca gli agricoltori di tutto il Sud”. Quota 1,49 euro iva compresa. E’ questo il prezzo raggiunto dal gasolio agricolo stamattina, venerdì 11 marzo, con una forbice variabile in base ai casi di qualche centesimo in più o in meno. Da quando sono iniziate la crisi energetica e le conseguenti speculazioni, il prezzo del carburante necessario per mandare avanti le attività delle imprese agricole è salito alle stelle. La tendenza è al rialzo e il prezzo oscilla di pochi centesimi anche in base alle quantità acquistate dal singolo imprenditore agricolo. Fatto sta che, prima che i prezzi andassero fuori controllo, il gasolio agricolo è arrivato a costare anche la metà. Durante il lockdown, invece, il prezzo scese in modo consistente. Aumentando l’imponibile, cresce sul prezzo finale anche l’incidenza dell’Iva. Sarebbe necessario, dunque, intervenire con una riduzione anche sull’Iva.
“Occorre sospendere immediatamente le accise e valutare rapidamente ogni altra misura utile ad abbassare il prezzo pagato dalle aziende”, ha dichiarato Giannicola D’Amico, vicepresidente di CIA Agricoltori Italiani della Puglia. L’organizzazione sindacale degli agricoltori, in queste ore, sta decidendo quali iniziative di mobilitazione intraprendere per sostenere una protesta sempre più diffusa in tutta la regione, come del resto in ogni parte d’Italia.
“Finora abbiamo preferito la strada del dialogo, del confronto e della proposta con le istituzioni, ed è una direzione che intendiamo continuare a percorrere, ma non escludiamo di annunciare a breve l’organizzazione di una grande manifestazione al Centro-Sud che unisca gli agricoltori pugliesi e quelli di tutto il Mezzogiorno d’Italia”, ha anticipato D’Amico.
“Le imprese agricole sono alla canna del gas, è proprio il caso di dirlo. Rabbia e preoccupazione stanno crescendo sempre con più forza. Le rassicurazioni del Governo nazionale servono a poco se, come sta accadendo, le imprese agricole si trovano a fronteggiare una situazione di rincari altissimi e generalizzati. Senza gasolio agricolo, i trattori si fermano e le colture vanno in malora. Ieri (giovedì 10 marzo, ndr), a Ravenna è stato scaricato l’ultimo carico di mais. Con l’Ucraina sotto i bombardamenti, l’aumento vertiginoso del prezzo del mais e la sua scarsissima disponibilità sul mercato, gli allevatori già adesso in moltissimi casi non sono più nelle condizioni di nutrire in maniera adeguata il bestiame. Serve un coordinamento d’emergenza nazionale tra Governo e Regioni sull’agricoltura, per affrontare con misure rapide e concrete sia il problema dei rincari sia quello della mancanza di approvvigionamenti, una questione quest’ultima che è fatalmente destinata a peggiorare nelle prossime ore con la nuova protesta annunciata dagli autotrasportatori”.
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Il Comune di San Michele Salentino, così come altri ormai in Italia, ha deciso di istituire i cosiddetti “parcheggi rosa” gratuiti in alcuni punti strategici del paese. Si tratta di una iniziativa a sostegno delle famiglie che vuole favorire, in modo particolare, le donne in gravidanza ma, anche, un servizio per genitori con un bambino di età non superiore a due anni e donne con disabilità. Tali parcheggi saranno indicati con apposita segnaletica costituita da strisce rosa e da specifici cartelli.
L’iniziativa nasce dal comando della Polizia Locale, diretto da Anna Lucia Matarrelli, recepita positivamente dall’Amministrazione Comunale come stabilito dall’art.188 bis del Codice della Strada: "Si tratta di un ulteriore passo avanti di civiltà, per andare incontro alle esigenze delle famiglie – dichiara il sindaco Giovanni Allegrini -, si tratta di una particolare attenzione, richiesta a tutta la popolazione nei confronti delle donne, in un momento particolare della loro vita, che il Comune, in quanto istituzione, ha il dovere morale di diffondere, con strumenti come questo. L’osservanza è, ovviamente, lasciata alla sensibilità dei cittadini, ma reputo si tratti senz’altro di una causa giusta e concreta.”
Di seguito le strade “sensibili” dove sono stati programmati: via Vittorio Emanuele III, via Roma (nei presso dell’asilo privato “Portale Magico”, “Peter Pan”, via Caduti di via Fani, via Enrico Toti (ufficio sanitario), via Verga, via Papa Giovanni XXIII e via Sac. Pietro Galetta.
“Fino a oggi – spiega la comandante della Polizia Locale, Annalucia Matarrelli - ai ‘parcheggi rosa’ il legislatore non aveva dedicato una disciplina dettagliata e specifica. L'unica disposizione di riferimento in materia era infatti l'art. 7 del Codice della Strada. Grazie all'art. 1 del decreto-legge n. 121/2021, gli stessi hanno ricevuto un riconoscimento ufficiale, per così dire, da parte del nostro legislatore. Una novità legislativa che specifica in maniera più puntuale le modalità di sosta riservata e le conseguenti sanzioni.”
La violazione dell’art. 188 bis, infatti, prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa che va da 87 a 344 euro per chiunque usufruisce dello stallo rosa senza avere l'autorizzazione prescritta e da 42 a 173 euro per chiunque, pur avendone diritto, usa lo stallo rosa non osservando le condizioni ed i limiti indicati nell'autorizzazione.
Per potere usufruire dei “Parcheggi Rosa”, bisognerà munirsi di apposito contrassegno rilasciato previa presentazione di una richiesta sottoscritta, utilizzando il modulo scaricabile dal sito www.comune.sanmichelesal.br.it o dalla app MySanMicheleSalentino. La domanda va inoltrata al comando della Polizia Locale direttamente dall’interessata o da una persona dalla stessa delegata che presenta il modulo sottoscritto dall’interessata, con allegata fotocopia del documento d’identità della stessa. Il contrassegno riporterà il numero di autorizzazione, la data di scadenza e le generalità del titolare. Ci si potrà recare presso l’ufficio della Polizia Locale nei giorni ed orari di apertura.
La Securpol licenzia 3 dipendenti
Filcams CGIL Brindisi, Fisascat CISL Taranto Brindisi e UILTUCS Uil Puglia stigmatizzano il comportamento della Securpol Puglia S.r.l. che ha proceduto al licenziamento immotivato e illegittimo di 3 lavoratori a far data da oggi. La Securpol Puglia, per un mero risparmio finanziario e con un atteggiamento discriminatorio e lesivo della dignità dei lavoratori, abusando giuridicamente di una procedura di cambio appalto conclusasi con il riassorbimento di gran parte delle unità aventi diritto al passaggio, ha pensato bene di evidenziare degli esuberi, che esuberi non sono, al solo fine di sostituire lavoratori con anzianità e professionalità con lavoratori più giovani ma meno costosi. Più volte le OO.SS. di categoria hanno denunciato, agli organi competenti, turni strutturali di 12 ore espletati dai lavoratori all’interno di appalti affidati a Securpol Puglia, in barba a qualsiasi norma su salute e sicurezza. A fronte di turni di lavoro massacranti come si può sostenere la tesi degli esuberi?
I segretari di categoria non accettano un simile comportamento e dichiarano di mettere in campo tutte le forme di lotta sindacale a disposizione per tutelare i lavoratori, in primis, e il territorio di Brindisi che non può subire comportamenti speculativi tesi a destabilizzare un tessuto sociale già messo a dura prova. Nei mesi scorsi, a nulla sono valsi gli incontri, in sede istituzionale, volti a riportare la questione sul giusto binario giuridico e sociale ma, nonostante il grande lavoro della Prefettura di Brindisi e della stessa Asl di Brindisi, la Securpol Puglia Srl ha mostrato tutto il suo disinteresse verso il territorio che viene trattato a semplice mezzo di “abbeveraggio”di denaro. Da quando la Securpol è stata acquisita dal gruppo Cosmopol, ormai qualche anno, sono stati messi in campo solo disinvestimenti e comportamenti tesi a mortificare le professionalità della storica azienda brindisina. Filcams CGIL Brindisi, Fisascat CISL Taranto Brindisi e UILTUCS Uil Puglia auspicano il coinvolgimento positivo delle Committenze per le quali, troppo spesso, gli aspetti contrattuali diventano un alibi per non intervenire a tutela dei lavoratori ai quali, dovrebbe essere garantita la stessa dignità dei lavoratori diretti. Nell’assemblea e Sit In, le OO.SS. di categoria e i lavoratori discuteranno della difficile situazione e delle azioni da intraprendere atteso che non si può più proseguire su un percorso così tortuoso.
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Mesagne. Fioccano multe nel centro storico
Finalmente dopo le vibranti proteste dei residenti la polizia locale nella serata di giovedì ha elevato diverse contravvenzioni a Mesagne, in piazza sant’Anna dei Greci, nei confronti delle auto posteggiate fuori dagli stalli e in maniera selvaggia. I controlli sono, poi, proseguiti nell’intero centro storico. Per la verità si tratta di servizi che la polizia locale dovrebbe svolgere regolarmente senza aspettare i picchi di protesta da parte dei cittadini. Questo, perché, diversi automobilisti non hanno il senso di civiltà e di rispetto nei confronti di chi abita nell’antico borgo. Dunque, sono stati intensificati i controlli di polizia locale nell’abitato di Mesagne, con particolare riferimento ai fenomeni della sosta, della fermata e del parcheggio. La intensissima circolazione veicolare in alcuni orari del giorno e della sera sta creando non pochi problemi sia ai titolari di passi carrabili che ai pedoni allorquando si osservano occlusione da veicoli alcuni attraversamenti pedonali. Osservato speciale, poi è il centro storico sempre più attrattivo specie il sabato e la domenica sera.
“Il comando – ha confermato il comandante, Teodoro Nigro - ha inteso rafforzare la presenza di pattuglie proprio per combattere il fenomeno della sosta e della fermata irregolare. Alcune sanzioni sono state elevate nel pomeriggio nel centro storico. Quest’ultimo a conclusione del procedimento in corso di attuazione istitutivo della zona a traffico limitato e connesse zone pedonali era in alcuni punti sovraccarico di vetture in sosta in alcuni casi impedendo anche l’accesso a private dimore poste a piano terra. I controlli continueranno”. Pertanto, come ha dichiarato lo stesso comandante, è necessario proseguire tali controlli al fine di debellare le sacche di civiltà presenti. I disagi sono aumentai da quando è stato eliminato il parcheggio da piazza IV Novembre, per rendere la zona maggiormente gradevole. Così, in assenza di un piano traffico e i dei regolari controlli, in pochi giorni il centro storico di Mesagne è diventato una bolgia di auto. Parcheggi selvaggi a go go e i residenti che protestano per l’invivibilità che ne sta derivando da questa situazione. Resta, pertanto, prioritario per l’Amministrazione comunale cercare aree a parcheggio al di fuori del centro storico, ma a suo servizio.
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