Redazione
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 4137 i casi positivi in Puglia di cui 442 in provincia di Brindisi
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Dati del giorno: 10 aprile 2022
Dati complessivi
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I Mesagnesi snobbano la Vergine del Carmelo
Sarà colpa della pandemia che ha ristretto le finanze familiari o sarà per gli eventi bellici dell’Ucraina, ma il crowdfunding che il Comune di Mesagne ha lanciato alcuni mesi fa per finanziare i lavori di restauro, della colonna e statua della Vergine del Carmelo collocate in villa comunale, si è rivelato un flop. Eppure sarebbe bastato donare un euro a famiglia, il corrispettivo di un caffè, e il restauro conservativo sarebbe stato eseguito.
Il progetto di crowdfunding, promosso dall’Amministrazione comunale, si è fermato a 1.298 euro contro i 25 mila necessari per l’opera. In questo contesto è opportuno sottolineare che la maggior parte delle offerte ricevute dal Comune sono giunte da mesagnesi che vivono fuori città. Evidentemente costoro hanno un legame molto più solido con la loro Patrona. La proposta di donazione fu lanciata in un periodo in cui la pandemia aveva creato nelle famiglie problemi economici. Le preoccupazioni per la virulenta pandemia aveva fatto passare in secondo piano la raccolta fondi per il restauro della statua della Vergine.
Poi è arrivata la preoccupazione per la vicina guerra dell’Ucraina. Il sindaco Matarrelli ha sempre sottolineato che “la ristrutturazione interesserà un elemento di pregio storico e artistico caratterizzante il patrimonio monumentale cittadino: la raccolta fondi alla quale chiediamo di aderire non è una semplice richiesta economica, ma è soprattutto uno strumento di condivisione con una profonda valenza simbolica”. La colonna votiva evidenzia il legame esistente tra la comunità mesagnese e il culto della Vergine del Carmelo. Il monumento fu realizzato nel 1855 come ringraziamento dei mesagnesi alla Madonna del Carmine, patrona e protettrice, che li aveva sostenuti contro “il fiero morbo asiatico”.
Anche in quell’occasione, la realizzazione rappresentò la sintesi ideale tra la volontà dei fedeli e del clero e quella dell’Amministrazione civica della città. Tuttavia, chi volesse finanziare il restauro può ancora farlo attraverso un bonifico, indicando la causale “Contributo volontario per restauro colonna votiva – Art Bonus” alle seguenti coordinate: Iban IT36F0526279748T20990000522 - BIC: BPP UIT 33, oppure ci si può rivolgere all’ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Mesagne.
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Chiediamo al Presidente Emiliano quali siano le prospettive di sviluppo per la provincia di Brindisi
Chiediamo al Presidente Emiliano quali siano le prospettive di sviluppo per la provincia di Brindisi, dato che sinora questa ha solo ceduto in favore di altre.
Si torna a parlare dell'apertura al traffico passeggeri dell'aeroporto di Grottaglie. Se è vero che le infrastrutture sono una ricchezza per i territori, è anche vero che tale ricchezza non può essere costruita impoverendone uno per arricchirne un altro.
Questo criterio di giustizia è enunciato anche nel programma elettorale del Presidente Emiliano, che come Verdi abbiamo sottoscritto e a cui rimaniamo fedeli: “Lo sviluppo economico è fortemente connesso al sistema delle infrastrutture e dei trasporti. Per stabilire le priorità occorre una capillare attività di pianificazione partecipata che coinvolga i territori, al fine di evitare conflitti tra ambiti locali, duplicazioni, sprechi, puntando a riconvertire l'esistente”. Era il 2006 quando l'Alenia aprì a Grottaglie e il governatore era l'on. Fitto.
L’impegno delle parti in causa fu che questo nuovo sito industriale, così prossimo a quello di Brindisi, non avrebbe creato dannose conflittualità. Invece, purtroppo puntualmente, nel 2010 Alenia chiuse a Brindisi. Sul fatto furono spese poche parole, se non la promessa che il polo aeronautico di Grottaglie avrebbe avuto una specifica vocazione industriale, invece oggi assistiamo all'ennesimo scippo a danno del territorio Brindisino. Dopo la beffa dell'istituzione dell'Autorità di sistema portuale che ha visto il porto di Brindisi e i tanti soldi rivenienti dal carbone spesi in misura risibile nel porto brindisino in favore di quello di Bari, ora si va verso il depauperamento del traffico passeggeri dello scalo di Brindisi in favore dell'Aeroporto di Grottaglie.
Vogliamo essere chiari fino in fondo: non siamo "contro" l'aeroporto tarantino, ma vorremmo la garanzia che, come promesso nel programma, questa nuova apertura non danneggerà la realtà brindisina. Chiediamo quindi al Presidente Emiliano quali siano le prospettive di sviluppo per Brindisi e per la nostra provincia, dato che sinora questa ha solo ceduto in favore di altre.
Le reti aeroportuali rispondono a stringenti logiche di mercato e concorrenziali, maggiormente dopo la pandemia. Invece di creare “doppioni” andrebbe identificata in ciascuno scalo la sua vocazione e quella fatta crescere. Posto che siamo ben lontani da logiche campanilistiche, ci chiediamo però se, in vista di questa apertura, sia stato commissionato ad AdP un piano di flussi previsionali rispetto al traffico passeggeri e quale ricaduta questo avrebbe sull'aeroporto del grande Salento. Ricordiamo che l'aeroporto di Grottaglie è già stato adibito al traffico di passeggeri durante il conflitto nei Balcani e del Kosovo, così come nel periodo successivo, ma è poi stato chiuso perché gli aerei viaggiavano vuoti.
Lo scalo di Grottaglie non è connesso con treni o bus di linea, pertanto, un investimento in tal senso avrebbe senso solo se vi fosse la certezza di un ritorno reale sul territorio. Diversamente, è solo spreco di denaro pubblico.
Fare uno scalo passeggeri tra due aeroporti grandi e strutturati come Bari e Brindisi è solo l’ennesima “marchetta” elettorale che il territorio di Brindisi, privo di rappresentanza politica concreta a livello regionale, vede pagare attraverso il suo impoverimento. In questo fervente clima di campagna elettorale viene da chiedersi cosa ne pensino i parlamentari e i consiglieri regionali di tutti i colori politici eletti nel territorio brindisino.
Esecutivo prov.le Europa Verde di Brindisi
Mesagne. La cultura della legalità tra finzione e realtà
Mesagne. Dopo la pandemia ritorna la movida
Le festività pasquali di fatto coincidenti con la fine delle stato di emergenza anti pandemia, ha visto nella serata di ieri sabato - vigilia delle Palme - i locali della città di Mesagne affollati anche in più turni.
Non solo centro storico, ma anche villa comunale e parco Poti. In serata significative le presenze nelle caratteristiche vie illuminate del centro. Alcune segnalazioni sono giunte al Comando di polizia locale riguardanti sia la sosta irregolare dinanzi a passi carrabili od alle intersezioni e sia per l' uso di musica dinanzi ad alcuni locali il cui volume non era commisurato a luoghi, orari ed eventuali autorizzazioni rilasciate. La pattuglia in servizio ha effettuato alcuni sopralluoghi.
Verifiche verso gli uffici competenti riguarderanno anche le occupazioni di suolo pubblico con tavolini e sedie che si ricorda "venuto meno lo stato di emergenza seguono il normale iter procedimentale presso gli uffici comunali preposti". "L' invito quindi è quello "di occupare il suolo pubblico nei limiti e nei modi degli spazi autorizzati come presenti nell autorizzazione comunale e di non utilizzare forme sonore - tipo amplificatori di musica -non autorizzati ", ha spiegato il comandante dei vigili, teodoro Nigro. I controlli seguiranno anche sulla scorta delle segnalazioni della Autorità di Pubblica Sicurezza.
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Mesagne. Le precarie condizioni della chiesa di sant'Anna
La foto mostra in tutta la sua bellezza la chiesa di sant'Anna. La stessa foto, però, evidenzia alcune lacune strutturali della medesima fabbrica cristiana. Erbaccia, fessurazioni, infissi deterioratri etc etc. Un vero peccato per un gioiello architettonico di Mesagne.
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Air Dolomiti da oggi collega Brindisi a Monaco
Decolla oggi a Monaco il primo volo della stagione estiva di Air Dolomiti per la città pugliese.
Il nuovo numero di “Buone Nuove - l’altra informazione”
Nelle edicole il nuovo numero di “Buone Nuove – l’altra informazione”, il periodico edito dalla Km707 Smart srls che porta le firme di due giornalisti di Mesagne: Cosimo Saracino e Tranquillino Cavallo.
Stralcio dell'Editoriale che potrete leggere nel nuovo numero:
"FINALMENTE "NO TOCCA NIENTI NISCIUNU" HA UN ALTRO SIGNIFICATO”
La narrazione fatta sul riscatto della nostra città ha richiamato tutti noi ad un senso di comunità che nel tempo si era sbiadito e contemporaneamente ha cambiato l’opinione pubblica sui ‘mesagnesi’…..
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 5478 i casi positivi in Puglia di cui 535 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 09 aprile 2022
Dati complessivi
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L’Assemblea di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, che venerdì 8 aprile ha eletto il nuovo presidente regionale Gennaro Sicolo, “grazie ai qualificati e autorevoli interventi di tutti i principali attori istituzionali che a più livelli si occupano di agricoltura”, ha spiegato il neo-eletto presidente, “si è trasformata negli ‘Stati Generali del comparto primario pugliese. Abbiamo fatto il punto della situazione a 360 gradi”, ha aggiunto Sicolo, “analizzando le problematiche, illustrando le nostre proposte e acquisendo nuovi elementi e prospettive dalle indicazioni fornite dall’assessore Donato Pentassuglia e da tutti gli altri ospiti che ringraziamo”: Francesco Paolicelli, presidente della quarta Commissione Agricoltura e Attività Produttive della Regione Puglia; Ubaldo Pagano, componente della Commissione Bilancio e Programmazione della Camera dei Deputati; Dario Stefano, presidente della Commissione permanente sulle Politiche Ue del Senato; Giuseppina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo; e la senatrice Gisella Naturale.
IL ‘FOCUS’ SULL’ACQUA. Nel corso delle 5 ore di confronto assembleare, sono stati affrontati tutti i temi attinenti a ciascun singolo settore. Ci sono almeno due questioni, però, che superano le specificità e interessano in modo trasversale tutta l’agricoltura e la zootecnia nel suo complesso: l’acqua e l’energia. “Il problema relativo all’acqua, e nello specifico alla risorsa idrica necessaria all’agricoltura, è uno snodo centrale da risolvere se vogliamo dare un futuro al comparto”, ha dichiarato Sicolo. “Da molti anni segnaliamo l’urgenza di nuovi investimenti in infrastrutture e tecnologie capaci di soddisfare appieno il fabbisogno irriguo. Un problema comune a tutta la Puglia, ma più pressante soprattutto nelle province centrali e meridionali, quasi del tutto dipendenti dall’acqua della Basilicata. Gli effetti della lunga siccità degli ultimi mesi presenteranno il conto tra poche settimane. CIA Agricoltori Italiani della Puglia chiede da tempo un piano di interventi per l’autosufficienza idrico-irrigua della Puglia, per garantire agli agricoltori pugliesi l’acqua necessaria per le diverse colture e per ridurre gli sprechi che compromettono il già insufficiente apporto di acqua. CIA Puglia ritiene che non sia più rinviabile la realizzazione di invasi e nuove infrastrutture che migliorino l’apporto idrico a disposizione dell’agricoltura regionale, oggi fortemente condizionato da un insufficiente e arcaico sistema di emungimento dai pozzi e, in gran parte della regione, da una forte dipendenza dalle regioni limitrofe. CIA Puglia chiede che siano potenziati gli impianti di depurazione per l’uso irriguo delle acque reflue e il finanziamento di sistemi dotati di innovative tecnologie di irrigazione che ottimizzino la fornitura idrica. È necessario, inoltre, potenziare le infrastrutture già esistenti, per renderle in grado di ridurre gli sprechi e recuperare quanta più acqua possibile. Si deve, infine, investire sull’innovazione tecnologica, in modo da assicurare sempre più il risparmio idrico, rendere più efficienti gli impianti e garantire agli agricoltori il necessario apporto idrico a prezzi equi e sostenibili”.
ENERGIA E AUTOCONSUMO. Gennaro Sicolo ha ricordato gli effetti devastanti dei costi triplicati della bolletta energetica sulle imprese, ribadendo il SI di CIA Puglia agli incentivi per l’installazione del fotovoltaico sui tetti delle aziende agricole, una straordinaria opportunità per circa 80mila imprese del comparto primario pugliese. CIA Agricoltori Italiani della Puglia e Turismo Verde (associazione CIA che unisce gli agriturismi) promuoveranno la misura ‘Parco Agrisolare’ del Mipaaf e offriranno consulenza alle aziende agricole interessate a cogliere questa opportunità. Un obiettivo che, come ha dichiarato in assemblea dallo stesso Donato Pentassuglia, è sostenuto con determinazione anche dalla Regione Puglia. L’obiettivo è quello di azzerare o limitare fortemente l’incidenza della bolletta energetica sulle imprese agricole, utilizzando l’energia solare e ogni altra tipologia di risorsa energetica rinnovabile e sostenibile.
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