Redazione
Rider aggredito a Brindisi il 1° maggio: identificato e denunciato anche il complice
Il giovane - presunto responsabile della brutale aggressione al giovane rider gravemente ferito durante una consegna la sera del 1 maggio 2021, ha un nome e un cognome. La Squadra Mobile di Brindisi, dopo aver arrestato, lo scorso 4 settembre, uno degli autori delle percosse e lesioni al giovane rider, ha proseguito, in maniera costante, l'attività di indagine sino ad addivenire alla identificazione e successiva denuncia dell'altro minore ritenuto responsabile del malsano gesto. Le fonti di prova acquisite, durante la ricostruzione meticolosa e certosina degli investigatori, restituisce un quadro probatorio assolutamente difforme rispetto a quanto, inizialmente, il giovane denunciato ha tentato di rappresentare. Date le lesioni causate alla vittima e la brutalità dell'azione non si può parlare di semplice "bravata", seppure sconosciuto resta il movente.
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Il Consorzio Albergatori di Carovigno alla fiera di Rimini
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Uil pensionati: attacco alla democrazia. A noi difenderla
Occorre una risposta ferma nel momento in cui vi è una democrazia sotto attacco. È bene ricordare, come sostiene il nostro segretario Uil Pierpaolo Bombardieri, che è nel Dna del cittadino “il coraggio dell’Io”: “il sindacato non si lascia intimorire dagli attacchi” da qualunque sorgente questi provengano. La bussola del cittadino è nella tutela dei suoi diritti: “equità, salute, sicurezza, lavoro, legalità”. Sulla salute dei lavoratori non ci possono essere distinguo, perché sui diritti dei singoli non ci possono essere distinguo e, quindi, non si possono contagiare gli altri. Il tutto è scritto nell’articolo 32 della Costituzione, che legittima la sovranità al popolo sia nella forma sostanziale che in quella formale.
La confederazione ha una condivisione democratica ed è formata da tutti noi cittadini lavoratori e lavoratrici, pensionati, persone non autosufficienti, ammalati e volontari.
“Il sindacato”, riferisce il segretario della Uil pensionati Carmelo Barbagallo, “non è stato mai vandalizzato nemmeno dalle Brigate Rosse ….. L’attacco dei fascisti e dei nazifascisti non può che essere definito come il vero male assoluto della nostra civiltà democratica”.
L’attacco delle forze neofasciste contro la sede della Cgil di sabato 9 ottobre scorso a Roma, secondo la Uil pensionati Stu Appia, ricorda il 1921 quando in Italia, nasceva il Partito Nazionale Fascista che, poi, si trasformava in regime contro le camere sindacali del lavoro.
Le criticità, allora, erano nelle debolezze della politica e nelle sue divisioni; quelle analogie, oggi, si rispecchiano nell’assoluta incertezza come delle “Sedie vuota” in una grande sala, piena di specchi di Murano.
L’attacco alla democrazia di Roma sé un susseguirsi ai recenti avvenimenti accaduti sia in Grecia che negli Stati Uniti nella discesa in Piazza degli studenti per i greci e nell’insurrezione e nel caos nel momento della perdita di consenso del presidente Trump per gli americani.
In Italia l’evidenza della crisi non solo dovuta alla pandemia, ma alla miopia della classe politica che, in questi ultimi trenta anni, si è consumata nel suo logorio quotidiano.
Avevamo una democrazia da esportare. Molti paesi ce la invidiamo. La vera civiltà democratica nasceva in Italia con il Re Federico.
Oggi la classe politica è dominata dai capitalisti Leviatani, Lupus e dai monopoli degli affaristi.
Montesquieu ci ricordava che la Società ha bisogno di Democrazia e non di capitalisti. Marx faceva richiamo al Plus Valore, il presidente Aldo Moro fu ucciso dalle Brigate Rosse per difendere la democrazia del nostro Paese. Il nostro riferimento va alla Costituzione per vivere in sicurezza e in libertà anche in attinenza ai bisogni dei valori per i diritti democratici universali.
La difesa dei diritti di tutela contro le violenze sulle donne, per i lavoratori contro le morti bianche, per gli incapienti contro le povertà, è un avvio alle sfide che devono essere affrontate. Non si può rimanere “Indifferenti” (Alberto Moravia). Il diritto è la forza esistenziale di avere un invecchiamento attivo richiamando il vissuto nell’affrontare il presente e per proiettarlo nella visione del futuro. In questo il rapporto intergenerazionale tra il bambino, il giovane, l’adulto e l‘anziano è essenziale per tracciarne il percorso del giovane che corre veloce, ma ha bisogno della guida dell’anziano come Dante Alighieri che aveva bisogno della guida del maestro Virgilio.
Il sindacato è per la tutela dei diritti del lavoro, della Previdenza, della salute e dei livelli essenziali di assistenza per tutti a livello universale. Il sindacato è sempre stato per la concretezza contro la società liquida dispersiva nella sua forma sostanziale.
Il sindacato ha combattuto le sue battaglie contro i regimi fascisti e nazifascisti per costruire la vera democrazia. Ieri recente la classe politica ha preferito essere controcorrente. Il cittadino ha pagato il salasso della miopia politica. È lodevole la visita del presidente Mario Draghi al sindacato; potrebbe essere indicativa verso la svolta e segnalare la vicinanza dell’intero governo e delle istituzioni per essere “un atto che parla e che funge come un disegno ben preciso dietro quanto è accaduto e che serve come risposta del Paese a tutela della democrazia”. In questi ultimi anni gli italiani hanno preferito trascurare le urne elettorali.
L’astensionismo e il rifiuto delle riforme sono stati i punti nodali della crisi della politica odierna. Ripartire è necessario per dare certezza nel lavoro e invertire la rotta contro il precariato diffuso e il calo demografico in difesa dei giovani, che come diceva il presidente Pertini, “non hanno bisogno di sermoni, ma di onestà e coerenza”.
La Uil pensionati Stu Appia si chiede, dove sono i Pertini che si ergono nelle piazze a contrastare i facinorosi? Dove sono le Sentinelle della democrazia?
Il ruolo della politica non può essere propositivo nei sovranismi, nei populismi, nei gilet francesi e nei “No vax” o nei “No green pass”, ma nella sua forza di essere sistema democratico
La sua azione si fonda non sui movimenti di appartenenza dall’”ego sumus” della persona, ma sulla presenza di essere partito “bisognoso di rifondarsi”.
Oggi viviamo in una società dove “i ricchi aumentano le loro ricchezze, mentre la povertà cresce sempre di più”.
La sovranità del capitalismo, secondo la Uil Pensionati Stu Appia, non deve permettersi di essere la classe dominante della nostra società. I tredici milioni di pensionati italiani pagano le tasse e credono nei valori costituzionali della democrazia. Il sistema globale della finanza/economico è, invece, la ricchezza di pochi., il cui “ dubito ergo sumus” sul come è sopraggiunto il capitale.
Il tutto si nasconde nella “Grande Maschera” dell’occulta evasione e paradisi fiscali a scapito della povertà relativa e di quella assoluta per gli incapienti sempre più numerosi.
La comunità ha bisogno di benessere come bene comune di tutti. La crisi pandemica non ha lasciato solo ombre nel coprire la luce. Il residuo è nel fallimento del sovranismo e del populismo che hanno lacerato ile persone più fragili della comunità.
La Uil pensionati rispetta i diritti e non accettano le intimidazioni e gli attacchi fascisti. Il sindacato è per il rispetto della Costituzione. L’articolo 3 legifera sull’equità sostanziale e formale del cittadino. Il primo articolo della costituzione dà dignità al lavoratore come l’art.32 è per il rispetto degli ammalati e della Sanità pubblica che dispensa i Lea a tutti gli incapienti e i bisognosi (Livelli essenziali di assitenza).
Molti pensionati hanno affrontato la guerra, mentre le altre generazioni future ne hanno subite le conseguenze. Non bisogna, per la Uil pensionati, rimanere indifferenti agli attacchi come quelli di sabato scorso da qualunque estremismo questi provengano. La pace è fiore della democrazia e simbolo di civiltà che crea la differenza dell’Italia nel mondo come il Bel Paese.
La Uil respinge “questo clima di odio e di intimidazioni contro il sindacato che nulla ha a che fare con la democrazia”. I tre segretari Landini, Sbarra e Bombardieri affermano che “L’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil è un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia. Oggi con il Presidente Mario Draghi, il confronto con il Governo è continuo, si va avanti, ma non vi sono ancora riscontri concreti. La campagna del Nuovo Millennio della Uil è nel rispetto della vita fermando la strage nei luoghi di lavoro. L’obiettivo è di “Zero morti sul lavoro” e di avere una coscienza civile collettiva, imparando il valore della sicurezza e della legalità sin dalla scuola primaria. È un obiettivo da perseguire e raggiungibile.
Noi del sindacato territoriale, in particolare oggi, chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere sciogliendole per legge” ….”Ė il momento di affermare e realizzare i principi e i valori della nostra Costituzione. Invitiamo, pertanto, tutti i cittadini e le forze sane e democratiche del Paese a mobilitarsi e a scendere in piazza sabato prossimo”.
Noi della Uil pensionati Stu Appia esprimiamo la nostra più viva solidarietà alla Cgil e all’Ospedale Umberto I di Roma, condanniamo il violento attacco delle forze neofasciste e sabato 16 ottobre saremo in piazza a Roma per dire “Stop e Mai più fascismi”; è un diritto etico costituzionale da rispettare sia nella forma sostanziale che in quella formale.
Il segretario Responsabile
Tindaro Giunta
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DAL 15 OTTOBRE SCATTA IL GREEN PASS ANCHE NEI CAMPI
COLDIRETTI PUGLIA, DAL 15 OTTOBRE SCATTA IL GREEN PASS ANCHE NEI CAMPI; NECESSARIO SEMPLIFICARE I CONTROLLI. Situazione aggravata dallo stop di camion e tir, con l’85% dei trasporti commerciali che avviene su strada.
Dal 15 ottobre scatta anche nei campi l’obbligo del Green pass, il certificato verde che ogni lavoratore deve esibire, a prescindere dal fatto che l’attività sia al chiuso o all’aperto, un adempimento che arriva con la vendemmia ancora in corso e la raccolta delle olive appena iniziata, ma anche con circa il 25% della forza lavoro, tra italiani e stranieri, senza vaccinazione. E’ quanto ricorda Coldiretti Puglia, in occasione dell’entrata in vigore del Decreto che stabilisce il controllo del green pass su tutti i lavoratori dipendenti dell’azienda quale che sia il rapporto di lavoro inclusi i collaboratori (coordinati e continuativi/occasionali), i tirocinanti, i distaccati, i somministrati, i volontari, i soci lavoratori, il Legale rappresentante/Amministratore, i coadiuvanti familiari ed i lavoratori della ditta appaltatrice.
“Per non lasciare marcire le produzioni sugli alberi è importante intervenire per facilitare l’accesso al lavoro di quanti sono in regola, considerato che l’attività agricola è legata ai cicli stagionali delle coltivazioni e non può essere fermata. In primo luogo la semplificazione e la velocizzazione delle operazioni di controllo aiuta le aziende agricole che essendo all’aperto non possono contare sui tornelli per la verifica all’ingresso dei lavoratori e in questo contesto è importante rendere disponibili alle aziende celermente i dati di chi è in regola con il green pass”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Per garantire l’adeguata copertura degli organici necessari a salvare i raccolti è urgente però introdurre strumenti flessibili, concordati con i sindacati, che consentano a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi ma - continua Coldiretti Puglia – c’è la necessità anche di prorogare i permessi di soggiorno ai lavoratori stagionali extracomunitari già presenti in Italia e di pubblicare il decreto flussi 2021.
Sono esentati dal possesso del green pass i soggetti esentati per motivi di salute dalla vaccinazione ma devono esibire un’idonea certificazione medica (cartacea fino al 30 novembre 2021) - aggiunge Coldiretti Puglia - resa da medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi sanitari regionali o dai Medici di medicina generale o Pediatri di libera scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nazionale.
Le difficoltà della filiera che parte dalle campagne dove l’obbligo del green pass – riferisce la Coldiretti Puglia - scatta in Puglia per circa 50mila lavoratori impegnati nelle campagne di raccolta sono aggravate dallo stop di camion e tir, con l’85% dei trasporti commerciali che in Italia avviene su strada, mette a rischio la spesa dei consumatori soprattutto per i prodotti più deperibili come il latte, la frutta e la verdura che non riescono a raggiungere gli scaffali dei mercati. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento alla protesta degli autotrasportatori per l’entrata in vigore dell’obbligo del green pass.
L ‘agroalimentare è il settore più sensibile perché ai ritardi e alla perdita di opportunità commerciali si aggiungono la distruzione e il deprezzamento che subiscono i prodotti deperibili come latte, carne, frutta e verdura per i quali – sottolinea la Coldiretti Puglia -va dunque garantita la consegne. Le difficoltà dei trasporti – Conclude Coldiretti Puglia - minacciano le forniture di 100mila aziende agricole, stalle e più di 5mila imprese di lavorazione alimentare operanti in Puglia.
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Brindisi. Operazione dei carabinieri con 4 denunce
Brindisi. Controllo dei soggetti nominati custodi di veicoli sottoposti a sequestro penale o amministrativo, denunciate due persone.
I Carabinieri della Compagnia di Brindisi, a conclusione di un servizio straordinario di controllo dei soggetti nominati custodi di veicoli sottoposti a sequestro penale o amministrativo, disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, hanno denunciato in stato di libertà un 27enne un 63enne entrambi del luogo, poiché, in qualità di custodi giudiziari, hanno violato i prescritti obblighi. Nel corso del servizio sono stati controllati complessivamente 10 veicoli già sottoposti a sequestro penale o amministrativo.
Brindisi. Sorpreso alla guida dell’auto in stato di alterazione psico-fisica, rifiuta di sottoporsi ai prescritti accertamenti, denunciato.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un 30enne del luogo per “rifiuto sottoposizione accertamenti guida in stato di alterazione psico-fisica per l’uso sostanze stupefacenti”. In particolare, l’uomo, controllato in una via del centro abitato alla guida di un’autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica, su richiesta degli operanti, ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari per verificare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. La patente di guida è stata ritirata e il veicolo restituito al legittimo proprietario.
Brindisi. Sorpreso nuovamente alla guida dell’auto senza patente, denunciato.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 40enne del luogo per reiterazione nella guida senza patente. Nel corso di un controllo alla circolazione stradale, l’uomo è stato sorpreso alla guida di un’autovettura sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita, reiterando la medesima condotta già contestata nel biennio. Il veicolo è stato restituito al proprietario.
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Preleva 500 euro con una carta bancoposta rubata, denunciato
Cellino San Marco. Preleva 500 euro con una carta bancoposta rubata, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco, a conclusione degli accertamenti svolti anche mediante la disamina delle immagini degli impianti di videosorveglianza, hanno denunciato in stato di libertà un 30enne del luogo per ricettazione e indebito utilizzo di carta di credito. In particolare, l’uomo, il 19 settembre scorso, ha prelevato la somma di 500,00 euro utilizzando la carta “bancoposta” provento di furto su autovettura, commesso il 17 settembre 2021 in Cellino San Marco ad opera di ignoti, in danno di un 56enne del luogo, che aveva presentato denuncia presso la citata Stazione Carabinieri.
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Mandato di arresto europeo nei confronti di un 26enne per frode informatica e documenti falsi
Erchie. I Carabinieri di Brindisi eseguono un mandato di arresto europeo nei confronti di un 26enne per frode informatica e lo arrestano anche per possesso e fabbricazione di documenti falsi. A Erchie, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi, unitamente al personale della locale Stazione CC, hanno arrestato per possesso e fabbricazione di documenti falsi un 26enne nato in Germania e residente a Erchie. I militari si sono recati dal 26enne per eseguire un mandato di arresto europeo per frode informatica e spionaggio di dati, emesso dalla Pretura di Bamberga (Germania), tramite la Corte d’Appello di Lecce, per un’indagine della polizia tedesca che aveva accertato che il giovane aveva sottratto con modalità fraudolente circa 430.000 euro a tre cittadini tedeschi mandandogli e-mail di phishing, inducendoli a fornire le credenziali di accesso e poi con centinaia di bonifici aveva trasferito il denaro su numerosi conti correnti da lui accesi e presso emittenti di criptovalute servendosi di nomi di fantasia. Durante la perquisizione domiciliare, sono stati poi rinvenuti e sequestrati: decine di telefoni cellulari, 2 pc, nonché numerosi dispositivi informatici tra cui un portafoglio elettronico di criptovalute ed in particolare 226 documenti falsi già preparati nascosti all’interno di un divano posto nel soggiorno, nonché 3 macchinari per la fabbricazione degli stessi documenti (per stampare, plastificare e apporre il relativo sigillo di garanzia), rinvenuti all’interno di una botola ricavata sotto una mattonella nella camera da letto. Per quanto rinvenuto, quindi, il 26enne è stato arrestato per possesso e fabbricazione di documenti falsi.
All’attività hanno partecipato oltre a militari specializzati in indagini telematiche del Nucleo Investigativo anche tre unità della polizia tedesca – Dipartimento Criminalità Informatica che hanno coadiuvato l’Arma durante l’operazione di polizia giudiziaria. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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Mesagne. Due furti in piazza dei Commestibili
Balordi. Non si possono definire diversamente i due giovani che la scorsa notte hanno forzato gli ingressi di due attività commerciali di Mesagne e si sono introdotti all’interno per rubare i soldi dalle casse. Gli è andata male poiché hanno racimolato solo pochi spiccioli. Non è stato toccato null’altro. La contropartita è che la loro scorribanda è stata ripresa dal sistema di videosorveglianza del Comune di Mesagne e presto ai loro volti potrebbero essere associate le relative identità. Non è la prima volta che nella zona di piazza dei Commestibili si verificano dei furti anomali. Si tratta, probabilmente, di qualcuno che conosce bene la zona e le abitudini dei commercianti. Conosce bene anche l’ubicazione delle attività presenti.
Ogni volta che si verificano questi furti i balordi sono alla ricerca di soldi. Vista la tipologia di furto, probabilmente, si tratta di qualche tossico in cerca di soldi per pagare la dose di stupefacente. Infatti, più volte negli angoli bui del centro storico sono state segnalate, da parte dei residenti, delle situazioni di spaccio. In questo quadro la scorsa notte due individui, con il volto camuffato con mascherina e cappello da baseball, hanno forzato l’ingresso di una vineria, ubicata in via Lucantonio Resta e, una volta all’interno, hanno rovistato nella cassa alla ricerca di soldi. L’attività, peraltro, era chiusa per ferie, perciò hanno trovato solo pochi spiccioli. Il secondo tentativo è stato portato a segno ai danni di un pub presente in piazza dei Commestibili.
Anche qui hanno forzato l’ingresso e sono entrati. Una volta dentro si sono diretti al registratore di cassa e l’hanno aperto non trovando nulla al suo interno. Arrabbiati hanno preso il cassetto e lo hanno gettato nel cestino dei rifiuti. Poi sono andati via. I raid sono stati scoperti al mattino dai proprietari che hanno allertato la polizia. La scorribanda, fortunatamente, è stata ripresa dal sistema di video sorveglianza pubblico. Una serie di fotogrammi dove si vedono i due soggetti mettere a segno il loro gesto balordo. Per l’individuazione dei due è solo una questione di ore.
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Intitolazione di viali e spiazzi della Villa Comunale, al via la consultazione pubblica
I viali e gli spiazzi della Villa Comunale “Pietro Palumbo” di Francavilla Fontana presto avranno un nome e celebreranno alcuni protagonisti della comunità francavillese. La decisione definitiva sulle personalità a cui intitolare i 15 viali del più importante parco cittadino spetterà alla cittadinanza tramite una consultazione online in programma sabato 16 e domenica 17 ottobre sulla piattaforma Francavilla Partecipa.
Tutti i residenti di età superiore ai 16 anni potranno esprimere sino ad un massimo di due preferenze, un uomo e una donna, tra i nomi individuati dalla Giunta Comunale e dalla Commissione Toponomastica sulla base delle proposte inviate dalla cittadinanza nella scorsa primavera.
Le personalità individuate sono: Giuseppe Andriani, Caterina Barbaro Forleo, Anna Campanella, Maria Fontana Chianura, Lucia Chirico e Irene Fanelli, Cosima Vellotti, Paola D’Ambrosio, Cesare Di Pietrangelo, Pietro Di Pietrangelo, Anna Di Summa, Donato Antonio Di Matteo, Eleonora Borghese, Elio Fanigliulo e Augusto Camassa, Gaspare Forleo, Palmo Forleo, Palma Gallone, Brigida Grimaldi, Michele Landolfa, Raffaele Mauro, Evangelista Menga, Giuseppe Milone, Clementina Resta, Teresa Resta, Lillina Schiavone, Giuseppe Vecchio.
“La consultazione – spiega l’Assessore alla Partecipazione Sergio Tatarano – è il momento conclusivo di un percorso partecipato avviato con la presentazione delle proposte da parte della cittadinanza e la successiva valutazione della Commissione Toponomastica. Le Cittadine e i cittadini con il loro voto potranno contribuire a dare un ulteriore significato ai viali e agli spiazzi della Villa Comunale celebrando personalità francavillesi.”
L’iniziativa, avviata nei mesi scorsi con un avviso pubblico a cui hanno risposto associazioni e semplici cittadini, ha visto la competente collaborazione della Commissione Toponomastica.
Questo organo, introdotto nell’ordinamento cittadino dall’attuale Amministrazione Comunale, è presieduto dall’Assessore Sergio Tatarano e composto da Sandro Rodia, Giuseppe Cafueri e dai docenti Domenico Fanelli, Giuseppa Epifani, Angelo Sgura e Letizia Soloperto. A loro è spettato il compito di fornire un parere storico sulle figure indicate dalla cittadinanza, inviando per l’approvazione definitiva l’elenco alla Giunta Comunale.
Tra i nomi presenti spiccavano per la caratura nazionale quelli di Renata Fonte e Peppino Impastato. A loro saranno dedicati due viali della Villa senza passare dalla consultazione.
Per ulteriori informazioni e per conoscere più da vicino le personalità francavillesi oggetto di consultazione è possibile visitare il sito www.comune.francavillafontana.br.it.
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Qualità eccezionale per la vendemmia 2021
Ancora qualche grappolo da tagliare e poi anche la vendemmia 2021 in provincia di Brindisi sarà archiviata e, soprattutto, ricordata per l’ottima uva prodotta. Gongolano i produttori, che hanno venduto le uve a prezzi da far girare la testa, e gongolano i presidenti delle cantine sociali del territorio per aver lavorato un prodotto dalle qualità eccellenti. Per quanto riguarda i quantitativi vendemmiati si è allo stesso livello dello scorso anno, più o meno a macchia di leopardo, poiché ci sono zone dove si è avuta una leggera flessione e zone dove il quantitativo è rimasto stabile. Determinante sul fronte della quantità raccolta sono state le irrigazioni di soccorso e la pioggia caduta nello scorso mese di luglio. Oltre che la quasi assenza di attacchi patogeni.
Al contrario in ambito nazionale la produzione di vino è scesa a 44,5 milioni di ettolitri in calo del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020 (dato Agea). Un dato, comunque, positivo nonostante le contrazioni dovute a un clima sempre più imprevedibile che ha imposto l’Italia come maggiore produttrice europea di vino davanti alla Spagna, che si è fermata a 40milioni di ettolitri, e la Francia che, a causa delle avverse condizioni climatiche, ha avuto un calo di produzione notevole. Al di là del dato nazionale i produttori locali sono soddisfatti della vendemmia che si sta chiudendo in queste ore. “Sul fronte della quantità nella nostra cantina abbiamo lavorato un 7 per cento in meno di prodotto confronto al 2020 – ha confidato Emanuele Guglielmi, vicepresidente della Cantina Riforma Fondiaria di Mesagne – ciò è dovuto alle avverse condizioni climatiche. Fortunatamente le irrigazioni di soccorso, lì dove vi sono gli impianti, hanno funzionato.
Sul fronte patologico le uve sono sane e hanno permesso di ottenere un mosto di ottima qualità con eccellenti punti di colore”. Tuttavia, Guglielmi ha tenuto a precisare che il governo dovrebbe prevedere delle “polizze assicurative che, in presenza di avversità climatiche, dovrebbero poter garantire ai produttori il rimborso degli oneri di conduzione dei vigneti con l’introduzione dei fondi di garanzia”. Anche a Latiano il presidente della Cantina “Agricola latianese” Giuseppe Schiena, è soddisfatto della vendemmia. “Abbiamo lavorato un 15 per cento in più del 2020 riuscendo a ottenere un mosto dalle caratteristiche eccezionali con alti punti di colore. Devo confidare che le temperature di quest’anno ci hanno aiutato molto aprendo delle prospettive di mercato davvero buone”. Nelle Cantine di San Pancrazio Salentino c’è il presidente Oronzo Pati che è altrettanto soddisfatto dei risultati ottenuti. “La qualità delle uve vendemmiate è stata ottima e di conseguenza anche il prodotto che si sta ottenendo è eccellente, con una media di 19,50 grado zucchero, che fa ben sperare per la commercializzazione dei nostri vini come la “Passione d’Italia”, Salice Salentino doc riserva, l’Australe, uno chardonnay barricato, oppure il “961”, Negramaro passito, prodotto per celebrare i 60 anni della fondazione della nostra cantina sociale”. Soddisfazione anche in casa Cantine Due Palme di Cellino San Marco dove il vino ottenuto sarà commercializzato in 50 Paesi nel mondo.
“È stata un’annata eccezionale e rimarrà scritta negli annali, come la vendemmia iniziata in ritardo, ma che ha espresso tutti i colori ed i sapori di una vendemmia da ricordare”, ha spiegato il presidente Angelo Maci -. I due mercati, quello domestico e quello internazionale sono entrambi decisivi per il posizionamento del prodotto- La nostra azienda arriva al cliente finale attraverso canali diversi, ma pur sempre efficaci che ci consentono di far apprezzare i nostri vini dai wine lovers e dai professionisti del settore”. I vini più apprezzati nei mercati di riferimento di Cantine Due Palme sono, senz’altro, i vini rossi come il “1943”, un blend di Primitivo e Aglianico, che tra l’altro quest’anno per il secondo anno consecutivo ha conseguito i 3 Bicchieri Gambero rosso, oltre al pluripremiato “Selvarossa” che per 14 anni consecutivi ha conseguito i 3 Bicchieri Gambero rosso ed altri prestigiosi riconoscimenti.
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