Redazione

FASANO - Consentire il rilascio dei certificati anche negli orari di chiusura degli uffici comunali per garantire ai cittadini servizi sempre più efficienti, rapidi e funzionali e, allo stesso tempo, implementare il processo di digitalizzazione della macchina amministrativa, già avviato nei mesi scorsi.

Con questo obiettivo l’amministrazione comunale vuole avviare forme di collaborazione per ampliare i punti di rilascio delle certificazioni anagrafiche in sedi non istituzionali, presenti in modo capillare e diffuse in città, per garantire il maggior decentramento possibile dei servizi anagrafici e far sì che i certificati possano essere rilasciati anche oltre l’orario degli uffici municipali.

Per avere i certificati, insomma, non ci sarà solo il Municipio, ma si potrà chiedere e ottenere il rilascio degli stessi anche in imprese, studi di professionisti del terzo settore, associazioni, sindacati, patronati e ordini.

Questi potranno erogare i servizi anagrafici online fruibili tramite il sito web del Comune di Fasano come risultanti nella banca dati della Popolazione Residente del Comune di Fasano, e rilasciare i relativi certificati, a coloro che li richiedano nella loro sede.

La durata della convenzione è quinquennale, rinnovabile.

I soggetti interessati a stipulare convenzione possono presentare richiesta di adesione al Comune di Fasano, settore Servizi, tramite Pec all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;  o consegna a mano all’ufficio Protocollo del Comune in piazza Ciaia, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e il giovedì anche dalle 16.00 alle 18.30.

«Questa convenzione si aggiunge al processo di digitalizzazione che l’amministrazione ha avviato da mesi, in particolare con il rilascio di 48 certificati online – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Servizi come questo snelliscono i tempi della burocrazia e favoriscono un accesso più rapido e più semplice ai servizi comunali. Si riducono i tempi, si evitano le attese e si facilita l’accesso alla pubblica amministrazione in modo tale che il rapporto tra uffici e cittadini sia sempre più diretto e immediato».

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Saranno i ragazzi dell’istituto tecnico “Valzani” di San Pietro Vernotico sabato 15 e domenica 16 aprile, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 19, a guidare i visitatori a spasso per le bellezze dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, custode di un ciclo di affreschi davvero invidiabile. Una occasione per tornare a stupirsi dell’immensa varietà del patrimonio artistico e culturale presente sul nostro territorio a cui gli apprendisti ciceroni del Polo Messapia si preparano con impegno da mesi. Saranno loro ad accogliere e guidare i visitatori. È la rinascita il filo conduttore delle giornate del Fai di primavera 2021. La ripresa della cultura, della bellezza e del tempo libero dopo un anno e mezzo di privazioni a causa dell’emergenza sanitaria.  Il luogo sacro, di proprietà della provincia di Lecce, è l’unico bene Fai presente in Puglia, situato in agro di Casalabate sulla strada provinciale 100 che collega la marina al comune di Squinzano.

Nel week end gli studenti del Polo Messapia, che fanno parte del progetto dal 2012, metteranno in pratica quanto appreso durante il corso online di preparazione all’evento inserito nel progetto di PCTO (ex ASL) dell’istituto.

“Nonostante la pandemia e il difficile anno scolastico che stiamo vivendo – afferma Rita Ortenzia De Vito, dirigente scolastico del “Polo Messapia” -  i nostri ragazzi non si sono sottratti  e hanno collaborato con entusiasmo alla realizzazione delle giornate Fai di primavera coordinati dai docenti Anna Maria Montinari, Mariella Deleverano e Alessandra D’Alessandro. Il Fai conferma la fiducia riposta nella nostra serietà e professionalità e nella qualità indiscussa dei percorsi formativi del nostro istituto. Chapeau ai colleghi che si sono tanto spesi, in tempi così stringati, offrendo ciascuno il proprio contributo. Insieme si può”.

Si respira aria di soddisfazione a Carovigno per l’ennesimo riconoscimento al litorale della città della Nzegna, da Torre Santa Sabina sino alle spiagge della Riserva Marina di Torre Guaceto. 
Anche per il 2021 le spiagge di Mezzaluna, Pantanagianni, Punta Penna Grossa/Torre Guaceto sono tra i premiati della 35esima edizione del programma della Foundation for Environmental Education che assegna il prestigioso vessillo ai comuni marinari e lacustri con le acque più pulite, il maggior rispetto dell'ambiente e servizi balneari di qualità. Il programma internazionale Bandiere Blu guidato dall’organizzazione no-profit Foundation for Environmental Education (FEE) assegna il suo riconoscimento di qualità ambientale alle località le cui acque sono risultate “eccellenti” negli ultimi 4 anni, in base alle analisi eseguite dalle Arpa (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente). 
Ma le acque pulite sono solo il primo passo per aggiudicarsi il vessillo blu. Sono ben 32 criteri di valutazione del programma, aggiornati periodicamente, che bisogna soddisfare. Dalla presenza di vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato e aree verdi alla raccolta e gestione dei rifiuti, dal livello dei servizi delle spiagge e dell’ospitalità alberghiera all’impegno delle amministrazioni per l’educazione ambientale di giovani, turisti e residenti.
“E’ un tassello in più – afferma Enzo Di Roma, Presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno – per far diventare questo territorio, destinazione turistica. Una destinazione che oggi rappresenta sostenibilità e ospitalità. Bandiera Blu non è solo litorale, acque cristalline e servizi, ma anche quello che il territorio offre per i nostri turisti che sono ospiti. Mi riferisco al centro storico di Carovigno, l’enogastronomia, la riserva naturale di Torre Guaceto, sono i nostri punti di forza e fiore all’occhiello. Le premesse per l’estate 2021 sono buone: lo scorso anno siamo partiti con il freno a mano tirato, ma poi la stagione si è ripresa. Oggi il freno a mano non c’è più e le prenotazioni stanno arrivando ai nostri consorziati. Nel frattempo – conclude il Presidente del Consorzio Albergatori di Carovigno - abbiamo partecipato e ci accingiamo a organizzare, di concerto con i Commissari del Comune di Carovigno, la nostra vetrina alla BIT 2022 che si terrà a settembre online”. 

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Una mozione in consiglio per impegnare l’amministrazione Marasco e l'ufficio tributi ad attivarsi per contattare migliaia di cittadini destinatari di accertamenti relativi a presunte morosità, consentendo loro di sanare le eventuali situazioni debitorie. E soprattutto, ripristinare urgentemente l'aggiornamento della banca dati tributaria, per mettere fine una volta per tutte il fenomeno delle “cartelle pazze". Il gruppo interforze di opposizione continua la sua battaglia politica e amministrativa per correggere le clamorose discrepanze contabili emerse nel Bilancio di previsione per l'anno in corso: “Noi consiglieri comunali di minoranza non abbiamo distorto la realtà così come sostiene la “maggioranza” del  sindaco Marasco – affermano i quattro rappresentanti - . I numeri sono quelli presentati in consiglio comunale.

L'Amministrazione serenamente e seriamente si ponga dinanzi al  problema. Perché errare è possibile, ma perseverare è diabolico”. Secondo I consiglieri Vincenti, Lolli, Greco e Gioffreda “Al di là delle responsabilità politico amministrative, vi è un problema che interessa migliaia di  cittadini sandonacesi ed è un dovere dell’amministrazione Marasco affrontarlo”. I dati sono chiari:  rilevanti  somme non riscosse per IMU, TARI e Tributi minori pari a 2,5 milioni per gli anni 2019 e 2020. Da qui le conclusioni: “Noi non crediamo a questi numeri e che i cittadini Sandonacesi siano un popolo di  evasori”. Per questo motivo, la mozione era inevitabile , per determinare precise assunzioni di responsabilità politica e amministrativa, ed evitare ulteriori vessazioni a migliaia di cittadini.

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La commissione internazionale tecnica Aspim ha riconfermato lo status di Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea per Torre Guaceto. Chiamato ad esprimersi sulla gestione della riserva, il team scientifico ha giudicato la governance attuata dal Consorzio con l’assegnazione di un punteggio pari a 95 su 99. 

Si è svolta nelle ultime ore la fase conclusiva della procedura di revisione con la quale, ogni 6 anni, la commissione dedicata valuta il grado di conformità dei risultati di gestione ottenuti dalle riserve ai criteri definiti dal protocollo per le Aspim. 
Un passo indietro, la Convenzione di Barcellona relativa alla protezione del Mar Mediterraneo dall’inquinamento, nel 1995 ha ampliato il suo ambito di applicazione geografica diventando “Convenzione per la protezione dell’ambiente marino e la regione costiera del Mediterraneo”, il cui bacino, per la ricchezza di specie, popolazioni e paesaggi, rappresenta uno dei siti più ricchi di biodiversità al Mondo.
Con il protocollo relativo alle Aree Specialmente Protette e la Biodiversità in Mediterraneo del 1995 gli Stati contraenti hanno previsto, al fine di promuovere la cooperazione nella gestione e conservazione delle aree naturali, così come nella protezione delle specie minacciate e dei loro habitat, l’istituzione di Aree Speciali Protette di Importanza Mediterranea. 
Attualmente tra le Aree Marine Protette italiane, solo 10 sono Aspim, nell’intero Mediterraneo hanno ottenuto tale status in 39. 
Quanto a Torre Guaceto, la riserva ha ottenuto il riconoscimento nel 2015, in questi giorni la riserva è stata messa sotto esame ai fini del rinnovo della qualifica. 
In seno alle attività di revisione, la Commissione ha valutato i risultati di gestione ottenuti dal Consorzio di Torre Guaceto e dedicato particolare attenzione alle condizioni di conservazione degli habitat protetti, all’efficacia delle azioni messe in campo per il contrasto delle minacce presenti e all’adeguatezza delle strategie attuate nel corso degli ultimi 6 anni ai fini del raggiungimento degli obiettivi di conservazione. 
Sotto la lente di ingrandimento della Commissione le attività di monitoraggio scientifico condotte in riserva, lo stato di conservazione della posidonia e del coralligeno e i progetti realizzati per l’aumento del grado di conoscenza dell’area protetta e la risoluzione di alcune criticità, prima fra tutte lo stato di salute delle acque dell’area protetta. 
A conclusione della verifica, il comitato scientifico ha valutato la governance ideata e condotta dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto quale una delle migliori di tutto il Mediterraneo assegnando una votazione pari a 95 su 99, l’eccellenza assoluta.
Molto risalto è stato dato a: le ricadute positive sugli ambienti naturali che avrà la realizzazione del progetto del Consorzio circa il sistema di riuso delle acque reflue affinate, piano attualmente in fase di approvazione regionale del progetto definitivo; la stabilità e la completezza dello staff dell’ente gestore; il programma di monitoraggio scientifico condotto ed efficacemente concepito per dare supporto alla gestione.
“Torre Guaceto è gestita in modo efficace e la politica del Consorzio rappresenta un esempio da seguire a livello internazionale” ha riportato la commissione in chiusura dei lavori. 
Le riserve Aspim sono le aree protette che eccellono nella protezione della biodiversità nel Mediterraneo e il mantenimento dello status non era scontato. Questo risultato e l’alto punteggio ottenuto premiano gli sforzi quotidiani e le capacità dei tanti che lavorano per il bene di Torre Guaceto.

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 EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA:

Oggi a Mesagne si contano 11 nuovi casi e 12 guariti. Sono 145 le persone attualmente positive.

A2A ha presentato oggi, in Conferenza dei capigruppo presso il Palazzo di Città a Brindisi, alla presenza del Sindaco e del Direttore dell’Agenzia regionale per il servizio di gestione dei rifiuti, il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto di recupero per i rifiuti provenienti dalle spiagge e dallo spazzamento stradale.

Il progetto relativo al nuovo impianto è stato definito grazie ad un confronto costruttivo tra A2A, il Comune di Brindisi e l’Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti, che hanno potuto valutare le esigenze impiantistiche legate al ciclo dei rifiuti e le possibilità di intervento in un’ottica di economia circolare. L’impianto di A2A consentirà di trattare circa 11 tonnellate all’ora di rifiuti urbani provenienti dall’attività di pulizia delle strade - effettuata con l’ausilio di autospazzatrici - e dalla pulizia degli arenili. I rifiuti, raccolti dagli operatori dei servizi di igiene ambientale che effettuano la pulizia stradale – e che rappresentano mediamente circa il 3-4% del totale dei rifiuti urbani prodotti - sono costituiti da circa il 70% di frazione inerte, il 22% di frazione organica e il rimanente 8% da scarti misti e materiali ferrosi. Il materiale derivante dalla pulizia degli arenili nelle zone interessate dallo spiaggiamento delle alghe, pari a circa 600 tonnellate per chilometro di spiaggia, è composto da sabbia fino dal 60% e, per il rimanente, da frazione organica di posidonia e piante acquatiche, da una frazione minerale e da rifiuti antropici come plastiche e vetro.

Il nuovo impianto di A2A è in grado di separare e recuperare queste diverse tipologie di materiale riducendo al minimo il ricorso alla discarica. I materiali che vengono recuperati possono così essere avviati ad un percorso di riutilizzo, in linea con i principi dell’economia circolare. Grazie alle migliori tecnologie disponibili, di cui il nuovo sito è dotato, è infatti possibile recuperare una frazione sino al 70% del materiale trattato: nel caso della sabbia potrà essere restituita alla spiaggia; nel caso di ghiaino, ghiaietto e sabbia rinvenuti nel materiale di spazzamento stradale si potrà destinare alla produzione di calcestruzzo, malte e prodotti bituminosi -con certificazione UNI EN-.

L’impianto sarà realizzato all’interno del perimetro della centrale di A2A e consentirà quindi l’utilizzo di infrastrutture già esistenti senza il consumo di nuovo suolo, contribuendo inoltre alla riconversione ecologica che interesserà il sito produttivo grazie agli importanti investimenti previsti dal Gruppo a Brindisi. L’investimento previsto da A2A per l’impianto è di circa 5 milioni di euro e la sua realizzazione richiederà meno di un anno di cantiere – a seguito dell’ottenimento delle relative autorizzazioni-. Per A2A, azienda leader in Italia nel settore ambientale, questo progetto si inquadra nella strategia delineata nel nuovo Piano Industriale, che vede il Gruppo impegnato nella realizzazione di infrastrutture innovative per contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese, con importanti investimenti destinati all’economia circolare e alla transizione energetica. Il sito di Brindisi contribuirà a ridurre il gap impiantistico relativo alla gestione dei rifiuti. Sono infatti attualmente 11 gli impianti attivi in Italia che adottano la stessa tecnologia, di cui quello più a sud è ubicato nel Lazio.

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Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 13 maggio 2021 sono state somministrate 156.680 dosi di vaccino, di cui 108.097 prime dosi e 48.583 seconde dosi. Mediamente, sono state somministrate 1.160,6 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 58,8% delle prime dosi somministrate (63.574) è rappresentato da Pfizer, il 31,1% (33.613) da AstraZeneca, l’8,2% (8.874) da Moderna e l’1,9% (2.036) da Janssen (Johnson & Johnson).

Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 46,9% agli anziani; il 28% ai soggetti fragili; il 12,1% al personale sanitario; il 7,4% al personale scolastico; il 2,5% alle forze dell'ordine; l’1% a persone al di sotto dei 60 anni; il 2,1% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 43,5% agli anziani; per il 24,9% al personale sanitario; per il 15,3% ai soggetti fragili, per il 12,7% al personale scolastico; per il 3,2% alle forze dell'ordine; per lo 0,3% alle altre categorie.

Fino al 13 maggio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 108.098 e di questi 49.832 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 32,1% e al 14,8%.

La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari all’85,24%. Agli over 80 sono state somministrate 24.075 prime dosi e 20.866 seconde dosi.

Sono 35.092 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 11.436 (32,6%) in ambito domiciliare. Il 26% (9.130) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26% (9.133) a persone tra 70 e 79 anni, il 25% (8.765) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 23% (8.064) a soggetti sotto i 60 anni di età.

I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (24.054; 68,5%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (7.959; 22,7%), dai caregiver (727; 2,1%) e da altre categorie (2.302; 6,7%).

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Informazioni sulla data della seconda dose del vaccino a personale scolastico e Forze dellordine. 

Sono in corso le somministrazioni di seconde dosi del vaccino anti covid al personale scolastico e alle Forze dellOrdine. Per le due categorie la programmazione prefissata potrebbe subire variazioni, per cui si rende necessario consultare periodicamente il link sul sito della Asl Verifica la data per il vaccino anti covid-19 undefined
Per dubbi è possibile contattare il numero 0831 537170 o scrivere a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Proseguono intanto le vaccinazioni alla popolazione per fasce di età. In questo caso gli utenti ricevono invece la data della seconda con coupon di prenotazione consegnato dopo la somministrazione della prima dose. 

Mesagne, chiusura al traffico del Centro Storico sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 12.45 alle ore 16 e dalle ore 19.30 alle ore 22

Con ordinanza dirigenziale è stata disposta la chiusura al traffico nel Centro storico nei giorni di domani e dopodomani, sabato 15 e domenica 16 maggio.

Nelle due giornate è previsto il divieto di circolazione di qualsiasi tipo di veicolo a motore dalle ore 12:45 alle ore 16 e dalle ore 19.30 alle ore 22. L’accesso sarà consentito ai:

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​veicoli intestati ai residenti del Centro storico;

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​veicoli di soccorso, polizia ed emergenza;

-​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​veicoli al servizio di persone diversamente abili.