Redazione
Covid a Mesagne. Sono 108 i positivi
Emergenza epidemiologica a Mesagne: oggi 2 nuovi casi e 2 guariti.
Il punto: un anno di codice rosso. Reati spia e femminicidi, campagna “Questo non è amore”
“La violenza di genere è un crimine odioso che trova il proprio humus nella discriminazione, nella negazione della ragione e del rispetto. Una problematica di civiltà che, prima ancora di un’azione di polizia, richiede una crescita culturale. E’ una tematica complessa che rimanda ad un impegno corale. Gli esperti parlano di approccio olistico, capace di coinvolgere tutti gli attori sociali, dalle Istituzioni, alla scuola, alla famiglia”. Con queste parole del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, si apre la pubblicazione realizzata dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.
L’obiettivo è quella di fornire un’analisi specifica dei dati disponibili provenienti da tutte le forze di polizia perché “ogni strategia complessa, che risente peraltro di retaggi culturali completamente superati, di stereotipi e pregiudizi, deve fondarsi su di un’approfondita conoscenza delle problematiche, basata su di un solido patrimonio informativo”, sottolinea Vittorio Rizzi, alla guida della Direzione centrale della polizia criminale che ha preparato la pubblicazione.
I dati sono anzitutto quelli relativi ad un primo bilancio ad un anno dall’entrata in vigore, avvenuta il 9 agosto 2019, del cosiddetto “Codice Rosso”, legge 19 luglio 2019, n.69, che ha introdotto nuovi reati e ha perfezionato i meccanismi di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Dei quattro delitti di nuova introduzione, quello che ha fatto registrare più trasgressioni (1.741 dal 9 agosto 2019 all’8 agosto 2020), spesso sfociate in condotte violente nei confronti delle vittime, è la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare (art. 282-bis cpp) o del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (282-ter cpp) o la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare (ar. 384-bis cpp). Le regioni dove si sono registrate più violazioni sono la Sicilia, il Lazio ed il Piemonte.
11 reati in un anno relativi al delitto di costrizione o induzione al matrimonio (art. 558-bis cp), altra figura introdotta dalla legge 69/2019 e volta a contrastare il fenomeno dei cosiddetti matrimoni forzati e delle spose bambine: il 36% delle vittime è risultato minorenne.
Il reato di deformazioni dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso di nuova introduzione (art. 583-quinquies cp) prevede l’ergastolo se dal fatto consegua un omicidio. Dei 56 casi denunciati, il 76% hanno riguardato vittime di sesso maschile e gli autori sono al 92% uomini: segno che tali fattispecie si riferiscono ad ipotesi di reato prima inquadrate nel delitto di lesioni personali gravissime di cui all’art. 583, comma 2, n.4 (abrogato dalla l. 69/2019) e non riconducibili alle dinamiche uomo/donna.
Ultimo reato introdotto dalla l. 69/2019 è la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, cosiddetto revenge porn (art. 612-ter cp). Dei 718 reati denunciati, l’81% hanno riguardato vittime di sesso femminile (per l’83% maggiorenni e per l’89% italiane), episodi distribuiti nell’anno con un andamento altalenante e un picco nel mese di maggio con 86 fattispecie. La regione che registra più denunce è la Lombardia, seguita da Sicilia e Campania.
Report su positivi in provincia di Brindisi
Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 22 novembre. Disponibile l’aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Al 22 novembre 2020 nella provincia di Brindisi risultano positivi al Covid 1.715 soggetti, di cui 876 donne (51,1%) e 839 uomini (48,9%). L’età mediana dei positivi attuali è di 46 anni.
Covid - 19. Oggi 1567 casi positivi in Puglia, 162 in provincia di Brindisi con 3 decessi, di cui 1 di Mesagne
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 24 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.770 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.567 casi positivi: 537 in provincia di Bari, 162 in provincia di Brindisi, 199 nella provincia BAT, 407 in provincia di Foggia, 109 in provincia di Lecce, 142 in provincia di Taranto, 7 residenti fuori regione, 4 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 52 decessi: 13 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 21 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 9 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 732.942 test.
11.823 sono i pazienti guariti.
32.959 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 46.054 così suddivisi:
17.833 nella Provincia di Bari;
5.219 nella Provincia di Bat;
3.223 nella Provincia di Brindisi;
10.743 nella Provincia di Foggia;
3.513 nella Provincia di Lecce;
5.201 nella Provincia di Taranto;
316 attribuiti a residenti fuori regione;
6 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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Aresta: 200 mila euro per i buoni spesa a Mesagne
EMERGENZA ALIMENTARE: BUONI SPESA ALLE FAMIGLIE DIMESAGNE PER OLTRE 200MILA EURO. "Come era avvenuto nella primavera scorsa sono oltre 200mila euro le risorse che spettano al Comune di Mesagne per affrontare l’emergenza alimentare a causa delle restrizioni alle attività produttive e di lavoro dovute alle misure per arginare la pandemia da Covid-19. Tra meno di una settimana, l’Amministrazione comunale di Mesagne e quella degli altri Comuni del nostro territorio potranno distribuire questi aiuti alle famiglie e a quanti si trovano in difficoltà in ragione della pandemia. Continuiamo a onorare l’impegno morale di non lasciare nessuno da solo.” Lo afferma Giovanni Luca Aresta, deputato del M5S.
“L’Ufficio dei Servizi sociali di ciascun Comune – precisa Aresta - individuerà la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali. Il contributo potrà essere speso negli esercizi commerciali convenzionati con l’Ente comunale.”
La provincia di Brindisi risulta essere destinataria di 3.200.539,08 euro che saranno così ripartiti nei Comuni:
• Brindisi 644.768, 78 euro;
• Carovigno 152.461,59 euro;
• Ceglie Messapica 170.135,29 euro;
• Cellino San Marco 53.437,99 euro;
• Cisternino 86.132,49 euro;
• Erchie 79.004,22 euro;
• Fasano 334.870,14 euro;
• Francavilla Fontana 310.622,79 euro;
• Latiano 119.883,13 euro;
• Mesagne 211.308,89 euro;
• Oria 131.243,63 euro;
• Ostuni 230.073,76 euro;
• San Donaci 52.197,29 euro;
• San Michele Salentino 55.715,42 euro;
• San Pancrazio Salentino 80.563,87 euro;
• San Pietro Vernotico 108.916,90 euro;
• San Vito dei Normanni 158.060,59 euro;
• Torchiarolo 47.307,44 euro;
• Torre Santa Susanna 92.894,98 euro;
• Villa Castelli 80.939,89 euro.
Dopo un anno di cure, la volpoca di Torre Guaceto è tornata a volare
Recuperata nell’estate 2019, la volpoca che era stata per molti mesi ricoverata presso il centro fauna selvatica di Torre Guaceto è tornata in libertà.
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CRAC AGRUMI A TARANTO
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, CRAC AGRUMI A TARANTO PER CONSUMI IN CADUTA LIBERA (-60%); IN CAMPAGNA CLEMENTINE A 15 CENT/KG. Con la crisi causata dal Covid, i limiti alla movimentazione e le temperature più alte della media stagionale è crisi profonda per gli agrumi, come il crac per le clementine in provincia di Taranto, a causa dei consumi in caduta libera del – 60% e prezzi stracciati a 15 centesimi al chilogrammo. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, alla luce di un mercato freddissimo a causa del crollo dei consumi e dei prezzi molto al di sotto dei costi di produzione, con il rischio deflazione nei campi con arance e clementine che restano invendute sugli alberi.
“Il primo lockdown ha tracciato la chiusura della campagna 2019/20, mentre la seconda ondata pandemica è ripartita proprio in piena campagna agrumicola 2020/2021 iniziata ad ottobre, caratterizzata da consumi al palo e prezzi bassi, con le clementine vendute in campagna a 30 centesimi al chilo, di cui 15 centesimi pagati per la raccolta. Il conto economico è drammatico”, denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Taranto.
“Possiamo solo sperare – aggiunge il presidente Cavallo - che arrivi il vero freddo invernale che in maniera naturale fa aumentare i consumi. Siamo già a due mesi dall’inizio della campagna ed è crisi profonda nei campi per le mancate richieste di agrumi”.
“I prezzi non sono assolutamente remunerativi. Si profila un’annata da dimenticare”, lancia l’allarme Vincenzo Stellaccio, presidente di Coldiretti Palagiano. “Si tratta di un trend drammatico che ha effetti pesanti sul piano economico e occupazionale per le imprese agricole, ma anche dal punto di vista ambientale e per la salute dei consumatori, su cui è necessario intervenire con misure di trasparenza per promuovere i consumi sul mercato interno di prodotti del territorio e favorire le esportazioni”.
Il risultato è un calo dei consumi che sono scesi per le arance sotto i 15 chili a persona all’anno – insiste Coldiretti Puglia - per effetto di una diminuzione che negli ultimi 15 anni varia da oltre il 20% per le arance ad oltre il 50% per i mandarini e le clementine.
Le limitazioni alle attività di impresa causate dal Covid devono dunque prevedere un adeguato sostegno economico lungo tutta la filiera e interventi straordinari per dare liquidità alle aziende ortofrutticole, afferma Coldiretti Puglia nel chiedere a cittadini ed operatori economici di aderire con atti concreti alla campagna di mobilitazione #MangiaItaliano privilegiando negli approvvigionamenti sugli scaffali di arance e clementine made in Puglia al 100%, come per tutti gli altri prodotti agroalimentari del territorio.
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Lascia incustodito il fucile in auto, denunciato
Oria. Lascia incustodito il fucile in auto, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Oria, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato libertà un 79enne del luogo, per omessa custodia di armi. In particolare, nella mattinata del 22 novembre, in una contrada oritana, ignoti, dopo aver rotto il vetro posteriore sinistro dell’autovettura dell’uomo, hanno asportato un fucile automatico, calibro 12, regolarmente detenuto, temporaneamente lasciato incustodito nel veicolo dal proprietario.
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Arrestato per atti persecutori nei confronti della ex
Brindisi. Atti persecutori nei confronti della ex, disposta la custodia cautelare. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi nei confronti di un 52enne residente a Cellino San Marco e domiciliato a Brindisi, poiché indagato del delitto di atti persecutori nei confronti della ex moglie, reati commessi in Squinzano (LE) e Brindisi tra il 2019 e il 2020. I fatti si riferiscono a episodi di aggressioni verbali per motivi di gelosia e altre vessazioni che hanno generato alla malcapitata un grave stato di ansia e timore per la propria incolumità. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso il suo domicilio, in regime di arresti domiciliari.
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Ruggiero: anche a Latiano no luminarie si ai bonus per indigenti
Visto il periodo difficile che la nostra comunità sta vivendo in prima persona, quest’anno le festività natalizie avranno un altro sapore e un’altra atmosfera. Non si può essere indifferenti alle difficoltà che numerose famiglie stanno vivendo, è opportuno che la politica faccia proposte che possano tutelare le fasce deboli e le attività commerciali. A Mesagne le risorse finanziarie inizialmente previste per le luminarie saranno destinate, per volontà del Sindaco di quella Città, ai mesagnesi in maggiori difficoltà. I buoni che verranno erogati potranno essere spesi nei negozi della città, a sostegno dell'economia locale. Chiediamo ufficialmente che la stessa iniziativa venga attuata dall'Amministrazione Comunale di Latiano, aiutando così di fatto le tante famiglie in difficoltà e il tessuto produttivo e commerciale della nostra comunità. Di pari passo con il presente comunicato i nostri consiglieri comunali hanno presentato una mozione al Consiglio Comunale. Firmato Coalizione Claudio Ruggiero