Redazione

Una premiazione "doppia" attende nei prossimi giorni l'Istituto professionale "Francesca Laura Morvillo Falcone" di Brindisi, nell'ambito del progetto "Storie di Alternanza" indetto per la terza edizione a livello nazionale da Unioncamere e a livello locale dalla Camera di Commercio di Brindisi. L'istituto professionale brindisino diretto dalla dott.ssa Irene Esposito, lo scorso anno scolastico ha organizzato ben 55 progetti di PCTO, ossia Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (ex Alternanza Scuola-Lavoro). Il Premio "Storie di Alternanza - Valentina Luchena" è un’iniziativa di Unioncamere e Camere di commercio italiane volta a raccontare i progetti di alternanza scuola-lavoro realizzati da studenti e tutor degli Istituti scolastici
italiani di secondo grado. La finalità è quella di accrescere la qualità e l'efficacia dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, attivando una proficua collaborazione tra le scuole e le imprese o enti coinvolti, rendendo significativa l’esperienza attraverso il “racconto” delle attività svolte e delle competenze maturate nel percorso. Il Premio, suddiviso in due categorie distinte per tipologia di Istituto scolastico partecipante, ossia Licei e Istituti tecnici e professionali, ha visto la partecipazione del "Morvillo Falcone" nella seconda categoria, con un video denominato "Memorie di Alternanza" visibile sul canale Youtube “IPSSS Morvillo Falcone di Brindisi”. Partendo da un'idea dei referenti PCTO prof. Claudio Bisanti e prof. Matteo Sacchi con
il montaggio di Michele De Vitti, il video narra la esperienza di alternanza "Prescuola e Tirocinio" di alcune classi del "Morvillo Falcone" - settore Servizi Sociali, svolto in un primo momento presso l'I.C. Santa Chiara di Brindisi, quindi a seguito del lockdown tramutato in sostegno agli anziani e famiglie con difficoltà, incassando anche l'elogio ed il ringraziamento da parte del Ministro Francesco Boccia con un’apposita lettera inviata nei mesi scorsi all’attenzione della Dirigente Esposito. Il video, che sta accumulando visualizzazioni e condivisioni sui social, dopo la valutazione della Commissione nazionale del Premio “Storie di Alternanza” ha ricevuto dapprima la comunicazione della locale Camera di Commercio e poi quella di Unioncamere nazionale con “menzione speciale” e invito alle rispettive cerimonie di premiazione. L'IPSSS Morvillo Falcone, pertanto, nei prossimi prenderà parte sia a livello locale (il 23 novembre, in modalità a distanza) che a livello nazionale (il 26 novembre, sempre in modalità a distanza, nel corso dell'evento
"Job&Orienta - Digital Edition") ai due eventi di premiazione. "E' una grande soddisfazione - commenta la Dirigente scolastica dell'IPSSS Morvillo Falcone di Brindisi, dott.ssa Irene Esposito - apprendere che il nostro Istituto si è distinto in questo Premio, sia a livello locale che nazionale, vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta, cercando di valorizzare al massimo le esperienze offerte ai nostri alunni nell'ambito dei progetti di PCTO, esperienze significative che possano unire sapere a saper fare, aprendo i nostri alunni al mondo esterno, quello in cui andranno a lavorare portandosi dietro, ci auguriamo, un bel bagaglio di conoscenze. Intendiamo avviare a breve altri progetti nel sociale, tra cui uno “screening visivo gratuito” e
una “protesi sociale” per le famiglie più fragili, da inserire nei percorsi di orientamento e PCTO”.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

Una cosa sola devono fare le forze di opposizione che hanno annunciato una conferenza stampa sulla questione bilancio: confermare il voto favorevole in consiglio comunale al bilancio che sarà redatto dal commissario ad acta.

Ogni altra parola sarà soltanto un tentativo di sfilarsi da una responsabilità nei confronti della città che pure essi stessi avevano chiesto.

Perché non sfuggirà a nessuno che sono stati proprio i capigruppo Oggiano, Cavalera, Loiacono e Saponaro a rappresentare le ragioni delle loro forze politiche nell’incontro con la Prefetta Bellantoni ed a chiedere l’intervento di un commissario ad acta.

Ora gli stessi capigruppo del centrodestra siano conseguenti, dimostrino responsabilità e maturità politica e non indugino nemmeno per un attimo dinnanzi al bilancio del commissario.

Non è più tempo di show mediatici, teatrini sulla stampa e invettive vuote ed inutili.

Impieghino questo tempo che ci separa da quell’importante consiglio comunale per studiare e preparare proposte e soluzioni perché il bilancio del commissario che approderà in aula sarà emendabile e suscettibile di variazioni così come prevede la legge: attendiamo con fiducia le loro proposte e i loro contributi.

Per Oggiano, Cavalera, Loiacono e Saponaro e le forze politiche che rappresentano non ci sono alibi: dimostrino con i fatti che non sono interessati alla misera speculazione politica ed allo sciacallaggio mediatico.

Non strumentalizzino le dichiarazioni dell’ex assessore D’Errico, al quale, con amicizia e gratitudine per il lavoro svolto ci sentiamo fraternamente di consigliare di essere, più cauto: non è edificante, per sé stesso, affermare che non era lui a svolgere il ruolo di assessore ma il sindaco. 

Insomma, per tutti consigliamo un vecchio insegnamento buddista: prima di parlare domandati se vale la pena turbare il silenzio.

                                                                                                                                              Brindisi Bene Comune

-----------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

Emergenza  epidemiologica a Mesagne: oggi 5 nuovi casi e 3 guariti.

Sono 111 le persone attualmente positive, 9 di queste sono ricoverate in ospedale,  di cui 3 in condizioni molto critiche.
Non abbassiamo il livello di guardia. I numeri sono preoccupanti.
Segui le indicazioni fornite dalle autorità sanitarie locali.
 
Per prevenire la trasmissione di COVID-19:
 
Igienizza spesso le mani con acqua e sapone o usando un apposito prodotto disinfettante a base alcolica.
 
Mantieni una distanza di sicurezza da chiunque tossisca o starnutisca.
 
Indossa una mascherina quando non è possibile rispettare il distanziamento fisico.
 
Non toccarti gli occhi, il naso o la bocca.
 
Tossisci o starnutisci nella piega del gomito o usa un fazzoletto di carta, coprendo il naso e la bocca.
 
Se non ti senti bene, resta a casa.
 
In caso di febbre, tosse e difficoltà respiratorie, contatta l'assistenza sanitaria.
 

 

 BAMBINI MALTRATTATI, SOSPESA DALL'INSEGNAMENTO UNA MAESTRA: SOLIDARIETÀ AI BAMBINI E AI LORO GENITORI. 
 
Esprimo la mia solidarietà ai bambini e alle famiglie vittime di maltrattamenti da parte di una maestra che insegna in una scuola primaria a Mesagne, secondo le accuse che abbiamo appreso in queste ore.  
 
I bambini per crescere hanno bisogno d'amore, mai di violenza. E più che le parole, l'amore lo insegnano  i gesti e i comportamenti degli adulti.
 
Nessuna forma di prevaricazione potrà mai educare al rispetto per gli altri e alla fiducia nel prossimo.

“Questo brano è per tutte le persone in quarantena o che stanno passando momenti difficili”.

Il cantante di origini pugliesi Max De Lorenzis ha condiviso un altro brano dopo River in the Sky che ha superato oltre i 20.000 ascolti su Spotify. Il brano, intitolato “Something Beautiful”, è stato pubblicato su Spotify e su tutte le altre piattoforme musicali accompagnato con un messaggio per sollevare gli spiriti in questi momenti difficili.

Nel suo messaggio, il cantante 25enne, confessa che ora è impegnato a far splendere nuovamente il sole nel suo cuore. Max continua parlando del brano, realizzato e prodotto insieme al suo arrangiatore Nicola Bruno, solo per offrire alle persone qualcosa da ascoltare, per sollevare gli animi di coloro che, in questo momento, sono bloccati in casa in quarantena.

In occasione della settimana nazionale della lettura “Libriamoci 2020. Giornate di lettura nelle scuole”, il Comune di Mesagne ha aderito all’iniziativa promossa dal ministero per i Beni Culturali e il Turismo in collaborazione con il Cepell, il “Centro per il libro e la lettura”.

Nell’occasione, il sindaco Toni Matarrelli ha vestito i  panni di “ambasciatore di lettura” per gli studenti delle scuole cittadine attraverso il video pubblicato sulla pagina facebook dell’Ente, “Io non mi spengo”. “Sono felice di aver contribuito a promuovere un’importante abitudine, fondamentale per la crescita culturale e umana dei miei concittadini più giovani. Il prossimo anno, nella speranza che questo difficile periodo sia superato, mi auguro che l’appuntamento si possa svolgere nelle scuole, in presenza”, ha commentato il primo cittadino.

Mesagne, nei mesi scorsi, è stata inclusa dal Cepell nell’elenco dei comuni insigniti del riconoscimento “Città che legge”, che impegna alla sottoscrizione di un patto locale tra istituzioni, scuole e privati: insieme si impegnano a promuovere la lettura nella comunità. Il coordinamento delle attività è a cura della Biblioteca Comunale “Ugo Granafei”.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 21 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.803 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.377 casi positivi: 508 in provincia di Bari, 144 in provincia di Brindisi, 120 nella provincia BAT, 335 in provincia di Foggia, 101 in provincia di Lecce,161 in provincia di Taranto,7 residenti fuori regione, 1 caso di residenza non nota.

Sono stati registrati 19 decessi: 2 in provincia di Bari, 5 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 5 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 712.626  test.

10.612 sono i pazienti guariti.

30.420 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 42.180, così suddivisi:

16.489 nella Provincia di Bari;

4.717 nella Provincia di Bat;

2.943  nella Provincia di Brindisi;

9.771  nella Provincia di Foggia;

3.237  nella Provincia di Lecce;

4.723 nella Provincia di Taranto;

299 attribuiti a residenti fuori regione,

1 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Usca, al via entro giovedì tutte le unità. Come funziona la continuità assistenzialeospedale.  Saranno operative entro giovedì prossimo tutte le Usca previste al momento in provincia di Brindisi. Due Unità speciali di continuità assistenziale sono attive a Ceglie Messapica, nel distretto di Francavilla Fontana, lunedì partirà quella di Torre Canne (distretto di Fasano), martedì le squadre di Brindisi e San Vito dei Normanni e giovedì di San Pietro Vernotico, per la zona di Mesagne. Alle Usca, una ogni 50mila abitanti in base al decreto legge numero 14 del 9 marzo 2020, viene affidata la gestione domiciliare dei pazienti Covid che non hanno bisogno di ricovero ospedaliero. “

Fanno parte delle Usca – spiega il direttore sanitario della Asl, Andrea Gigliobianco - i medici di continuità assistenziale, i medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale e i laureati in medicina e chirurgia abilitati e iscritti all'Ordine. Con la pubblicazione del primo bando della Asl di Brindisi sono pervenute poche richieste e abbiamo costituito soltanto una unità a Ceglie Messapica con sei medici. Nell’ultimo avviso, invece, abbiamo avuto oltre cento candidature che ci hanno consentito di selezionare 34 professionisti. È in corso anche il reclutamento di personale infermieristico per costituire, accanto a squadre di due medici. équipe miste con infermieri”.
L'attività delle Usca è stata anche definita nelle recenti linee guida varate dalla Asl nei primi giorni di novembre e stilate da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Consiglio dell’Ordine dei Medici della provincia di Brindisi, Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta, professionisti Asl referenti di Distretti sociosanitari, Dipartimento Medico, Servizio di Igiene e Sanità pubblica e di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Perrino.
Il direttore del Distretto sociosanitario Brindisi 3, Franco Galasso, referente organizzativo delle Unità di continuità assistenziale, sottolinea che “è il medico di famiglia ad attivare le Usca, operative ogni giorno, se con il triage telefonico si accerta che il paziente presenta sintomi che suggeriscono l’infezione da Covid: febbre, malessere generale, tosse, mal di gola, congestione nasale, cefalea, dolori muscolari, diarrea, perdita di olfatto e gusto. Il medico invia all’Usca la schede di triage e l’Unità di continuità assistenziale si occupa della valutazione diretta del paziente ed esegue il tampone molecolare nasofaringeo”.
Se il test è negativo la gestione del paziente resta di competenza del medico di famiglia. In caso di positività al tampone, l’Usca continuerà il monitoraggio clinico del paziente in collaborazione con il medico di famiglia che potrà attivare anche l’Assistenza domiciliare, consigliare accertamenti specialistici, esami di laboratorio e strumentali e prescrivere farmaci, in accordo con il medico dell’Unità di continuità assistenziale. “Di fronte a un paziente positivo – conclude il dottor Galasso - il medico Usca deciderà il livello assistenziale più idoneo in funzione dei valori di ossigenazione periferica a riposo rilevati con saturimetro digitale e agli esiti del ‘walking test’, una camminata di sei minuti, per controllare frequenza respiratoria, cardiaca e pressione arteriosa sotto sforzo. Questo test fornisce elementi importanti per valutare le condizioni di salute del paziente e disporre un eventuale ricovero in ospedale”.

Dopo diversi mesi di indagini la polizia di Mesagne ha notificato una misura interdittiva dal lavoro per 5 mesi a un’insegnate di scuola primaria accusata di maltrattamenti dei bimbi. Si tratta di una indagine oltre che molto riservata soprattutto delicata poiché l’argomento principale sono stati i “maltrattamenti” che la donna avrebbe messo in atto nei confronti degli scolaretti che sbagliavano i compiti. I piccoli, intimoriti dai “comportamenti prevaricatori e inappropriati” della loro “maestra” avevano manifestato ai loro genitori il desiderio di non recarsi più a scuola”, ha spiegato il dirigente del commissariato di Mesagne, Vincenzo Maruzzella, che ha condotto personalmente le indagini. Così, a presentare la denuncia al commissariato sono stati alcuni genitori che si erano accorti di comportamenti e richieste anomale fatte dai propri figlioli. A seguito della decisione di interdizione emessa dal tribunale il dirigente scolastico dovrebbe, lunedì, adottare la misura di sospensione dell’insegnate che, tuttavia è bene ricordare, tuttora è coperta dalla presunzione d’innocenza.

Dunque, nel pomeriggio di venerdì scorso gli agenti del commissariato di Mesagne hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura interdittiva del divieto di esercitare il pubblico servizio emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Brindisi nei confronti di un’insegnante di una scuola primaria, accusata dei reati di cui agli articoli 572 e 61 n. 11 ter e quinquies del codice penale. In pratica i reati tipici dei maltrattamenti di minori. Il provvedimento di interdizione all’attività didattica è stato adottato dopo un’attenta e scrupolosa indagine, del locale commissariato di polizia avviata immediatamente sulla scorta delle denunce presentate dai genitori dei bambini e condotta anche mediante l’ausilio di riprese audio e video, dalla quale sono emersi i maltrattamenti perpetrati nei confronti degli alunni della prima classe, “caratterizzati da sistematiche violenze morali e fisiche per punirli degli errori commessi nello svolgimento dei compiti, generando con tali condotte un clima di terrore ed uno stato di forte agitazione”, ha tenuto a far notare il dirigente di polizia. Le indagini hanno presso avvio nell’anno scolastico 2019/2020 a seguito di una denuncia presentata da alcuni genitori. Le stesse sono state interrotte nel marzo scorso a causa del blocco della didattica in presenza. Con l’inizio del nuovo anno scolastico e la persistenza dei comportamenti censurabili dell’insegnante le indagini sono state riprese e in un mese di accertamenti hanno prodotto una documentazione che i poliziotti hanno presentato al magistrato. Dalla lettura degli atti il gip presso il tribunale di Brindisi ha deciso la misura di interdizione temporale per l’insegnante. La notizia dell’interdizione dell’insegnante dal suo ruolo didattico ha creato un certo scalpore in città poiché in molti hanno messo in rilievo che la scuola dovrebbe essere un luogo in cui i bambini sono tutelati durante le fasi della didattica. Questi fatti, comunque, rischiano di mettere in discussione un modello formativo di eccellenza, dopo naturalmente, la famiglia.  

 

-------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

GIORNATA ALBERI: COLDIRETTI PUGLIA, CON RECOVERY FUND CREARE FORESTE URBANE; ALLARME SMOG SENZA AREE GREEN IN PUGLIA. In molte città della Puglia la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante.

Piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali. E’ la proposta formulata da Coldiretti e Federforeste con il progetto “Bosco vivo e foreste urbane” divulgato in occasione della Giornata nazionale degli alberi istituita dall'articolo 1 della legge 1 del 10/2013.

Intanto, è allarme smog nelle città, dove in Puglia il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, secondo un’analisi di Coldiretti Puglia che segnala come in molte città della Puglia la dotazione di verde pro capite non superi i 10 metri quadrati per abitante, sulla base dei dati ISPRA, con il valore più basso registrato a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante.

Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. L’obiettivo – precisa la Coldiretti Puglia - è quello di creare vere e proprie oasi mangia smog nelle città dove respirare area pulita grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili.

“In quest’ottica abbiamo accolto senza indugio l’invito del Comune di Bari di prendere in custodia una delle rotatorie cittadine, dove abbiamo piantumato ulivi e melograni, in modo da abbellire e al contempo regalare uno spazio verde ai cittadini”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Una pianta adulta – precisa Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. A provocare lo smog nelle città – continua la Coldiretti – è l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi.

La situazione è diversa nelle aree rurali dove le foreste hanno continuato a espandersi, a causa dell’incuria e dell’abbandono, diventando vere giungle ingovernabili.

Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni – rileva Coldiretti – affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli. Il progetto – sottolinea la Coldiretti - si pone quindi anche l’obiettivo di gestire il patrimonio forestale in maniera sostenibile per contribuire al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 favorendo lo stoccaggio del carbonio da parte delle superfici forestali e delle foreste urbane. Un impegno importante anche per assicurare un presidio attivo contro il dissesto idrogeologico, incendi ed altre forme di impoverimento dei territori, contrastare l’abbandono di tale aree e valorizzare la filiera del legno 100% Made in Italy anche al fine di scongiurare le importazioni illegali di legno. Un obiettivo che richiede una programmazione pluriennale della messa a dimora, coltivazione e manutenzione delle foreste da parte degli agricoltori e degli imprenditori del verde rilanciando i servizi di consulenza e le attività turistiche ricreative in tali aree.

Il progetto proposto da Coldiretti e Federforeste è coerente con gli obiettivi di politica ambientale dell’Unione Europea e potrebbe trovare dunque opportunità di finanziamento attraverso il Programma Next Generation UE.

-------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci