Redazione
Servizio di controllo del territorio
Fasano. Servizio di controllo del territorio. Una denuncia e una segnalazione amministrativa.
I Carabinieri della Compagnia di Fasano, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio per la prevenzione dei reati predatori, hanno:
- denunciato in stato di libertà un 55enne di Fasano, per violazione degli obblighi di custodia; l’uomo, in qualità di custode di un autoveicolo di proprietà sottoposto a sequestro disposto dall’Autorità Amministrativa, ha violato i prescritti obblighi, rottamando il mezzo in assenza di autorizzazione;
- segnalato alla Prefettura di Brindisi un 23enne di Fasano, per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti; il giovane, nel corso di un controllo in una via dentro abitato, è stato trovato in possesso di 1,1 grammi di marijuana, occultati in una tasca del giubbotto, sottoposti a sequestro.
Complessivamente sono stati controllati 91 veicoli e identificate 114 persone, di cui 19 di interesse operativo.
Positivo al Covid si mette alla guida di un'auto. Denunciato
San Pietro Vernotico. Positivo al Covid–19, viola la quarantena ponendosi alla guida dell’auto, denunciato. I Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico hanno denunciato in stato di libertà un 20enne del luogo, per inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimore per le persone in quarantena risultate positive al virus Covid–19. Il giovane, infatti, è stato controllato mentre era alla guida della sua autovettura nonostante fosse positivo al SAR–CoV–2 e con in atto il provvedimento di quarantena disposto dall’Autorità Sanitaria.
CANNABIS: COLDIRETTI PUGLIA, BENE CORTE UE; COLTIVAZIONI AUMENTATE DI 10 VOLTE IN ULTIMI 5 ANNI
CANNABIS: COLDIRETTI PUGLIA, BENE CORTE UE; COLTIVAZIONI AUMENTATE DI 10 VOLTE IN ULTIMI 5 ANNI. La sentenza della Corte Ue apre nuove opportunità per centinaia di aziende agricole, con il boom della coltivazione della Canapa in Puglia che conta più di 230 aziende e 400 ettari coltivati, aumentati di 10 volte in 5 anni. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia in riferimento al pronunciamento della Corte di giustizia dell’Unione europea che ha sancito la possibilità di libera circolazione dell'olio di cannabidiolo (CBD) nel mercato interno ricordando che non è uno stupefacente.
La Corte è intervenuta in merito alla commercializzazione di una sigaretta elettronica all’olio di cannabidiolo facendo finalmente fatto chiarezza – sottolinea la Coldiretti - sulla possibilità di distribuire e immettere al consumo in tutti gli stati membri tale sostanza ottenuta da piante di canapa legalmente coltivate. La controversia, che ha origine dal divieto contenuto nella legislazione francese di commercializzare il CBD, apre – continua la Coldiretti - alla possibilità di un utilizzo in quanto sostanza diversa da uno stupefacente non risultando avere effetti psicotropi e nocivi per la salute umana. Viene meno, dunque, la scelta di classificare le composizioni per la somministrazione ad uso orale di cannabidiolo come medicinali insieme a interpretazioni restrittive che le autorità di controllo hanno ancora di recente adottato ai fini del rilascio del mantenimento e del rinnovo delle autorizzazioni alla vendita di prodotti tipici da inalazione.
“L’affermarsi di stili di vita più ecologici ha favorito – spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - la diffusione della canapa che è particolarmente versatile negli impieghi, ma anche in grado dal punto di vista colturale a basso impatto ambientale di ridurre il consumo del suolo, la percentuale di desertificazione e la perdita di biodiversità. Considerata l’importanza economica del settore, occorre formare le aziende agricole per favorire la qualità della produzione nazionale e supportarle nella trasformazione del prodotto, scongiurando l’alterazione della legge italiana di riferimento anche attraverso un sistema di controllo nei confronti degli operatori delle filiere per favorire la legalità e prevenire truffe e comportamenti illeciti. Valorizzare la canapa italiana, di nostra tradizione, considerato che negli anni Quaranta eravamo il secondo Paese mondiale a produrla, dopo la Russia e promuoverla all’estero per sostenere le aziende italiane anche nelle esportazioni”, conclude il presidente Muraglia.
Si aprono, dunque – sostiene la Coldiretti - prospettive commerciali del tutto inesplorate perché, sempre che i dati scientifici disponibili consentono di escludere l’assenza di rischi reali sulla salute in base a indici oggettivi e non ipotetici, è possibile costruire una filiera che dal campo arrivi alla immissione al consumo di prodotti da impiegare per sigarette elettroniche.
Il boom della coltivazione della cannabis in Puglia è stato contraddistinto dal moltiplicarsi di terreni e produzione – aggiunge Coldiretti Puglia - oltre ad idee innovative nella trasformazione della canapa, ‘pianta’ dai mille usi, dalla birra alla ricotta e agli eco-mattoni isolanti, dall’olio antinfiammatorio alle bioplastiche, fino a semi, fiori per tisane, pasta, taralli, biscotti e cosmetici e ancora vernici, saponi, cere, detersivi, carta o imballaggi, oltre al pellet di canapa per il riscaldamento che assicura una combustione pulita.
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Si tratta in realtà – rileva Coldiretti Puglia – del ritorno ad una coltivazione che fino agli anni ‘40 era più che familiare in Italia, tanto che il Belpaese con quasi 100mila ettari era il secondo maggior produttore di canapa al mondo (dietro soltanto all’Unione Sovietica). Il declino è arrivato per la progressiva industrializzazione e l’avvento del “boom economico” che ha imposto sul mercato le fibre sintetiche, ma anche dalla campagna internazionale contro gli stupefacenti che ha gettato un ombra su questa pianta.
Coldiretti sta lavorando da tempo con la Federazione nazionale dei tabaccai per costruire una filiera di produzione certificata che possa offrire tutte le garanzie necessarie alla tutela della salute e naturalmente conforme alla disciplina previsa per le rivendite di generi di monopolio, essendo i prodotti da fumo assimilati al tabacco.
La Gdf sequestra beni per 400 mila euro
Questa mattina i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Brindisi hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di beni, finalizzato alla confisca, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di un noto pregiudicato brindisino, gravato da precedenti penali per contrabbando di sigarette e traffico di sostanze stupefacenti.
Gli accertamenti di natura economico patrimoniali, effettuati dalla citata P.G. e disposti dai sostituti procuratori di questa Procura dr. Luca Miceli e dott.ssa Simona Rizzo, hanno permesso di appurare che il pregiudicato aveva accumulato un patrimonio risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
L’indagato ha riciclato i proventi delle attività illecite svolte, attribuendo fittiziamente a due soggetti compiacenti, indagati a vario titolo per i reati di intestazione fittizia di beni e auto-riciclaggio, la titolarità di una tabaccheria nel pieno centro di Brindisi e di due terreni siti a Brindisi e San Vito dei Normanni, per un valore complessivo di circa 400 mila euro.
L’odierna operazione prova ancora una volta il costante impegno delle Fiamme Gialle nell’aggressione alle ricchezze accumulate illecitamente e il proficuo coordinamento con questa Procura, nonché la valenza dello strumento degli accertamenti economico-patrimoniali che rappresentano lo strumento di intervento più incisivo nella lotta alla criminalità comune ed organizzata.
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Regala un albero alla tua Città
Francavilla Fontana. La trasformazione dell’ambiente urbano in un orizzonte di sostenibilità ambientale non può prescindere da un coinvolgimento attivo della cittadinanza. Negli ultimi anni, dopo una fase di espansione incentrata sul cemento, il futuro delle Città sembra ormai orientato in una direzione sempre più “green”.
Consapevole del processo ormai in atto a livello globale, l’Assessorato al Verde Pubblico ha promosso, di concerto con l’Amministrazione Comunale, l’Avviso Pubblico “Regala un albero alla tua Città”.
Con questa iniziativa la cittadinanza avrà un ruolo di primo piano nella pianificazione e gestione delle nuove aree verdi e nel ripopolamento di specie arboree in quelle esistenti.
“Accrescere il numero di alberi nel contesto cittadino favorisce la biodiversità, una diminuzione dell’anidride carbonica nell’aria, una migliore risposta agli eventi meteorologici e un accrescimento del decoro urbano – spiega l’Assessore all’Ambiente e Verde Pubblico Antonio Martina – si tratta di un intervento che ha delle ricadute importanti in termini di qualità della vita.”
L’iniziativa consiste nella possibilità da parte di associazioni, imprese e liberi cittadini di donare un albero, indicando un punto della Città in cui collocare la pianta. L’Ufficio Ambiente valuterà se il luogo è idoneo alla piantumazione della specie arborea prescelta o meno, fornendo eventuali alternative.
La cura della pianta per i primi 2 anni sarà affidata al donatore che dovrà provvedere, oltre alla piantumazione, alla realizzazione di eventuali opere di sostegno e protezione, innaffiamento periodico e all’eventuale rimozione, trasporto e smaltimento in caso di mancato attecchimento.
“Abbiamo scelto di affidare alla cittadinanza anche la cura della pianta – prosegue l’Assessore – prendersi cura di un albero per il bene comune è un messaggio positivo che vogliamo lanciare con forza in particolare a quei ragazzi che impiegano il loro tempo a distruggere i beni pubblici anziché preservarli. È un modo diverso di intendere la responsabilità individuale verso il patrimonio collettivo.”
Su ogni singolo albero donato potrà essere apposta una targhetta con una dedica ad una persona o con un ricordo legato ad un evento. Presso l’Ufficio Verde Pubblico verrà istituito un registro di donatori di alberi e ogni persona che ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa riceverà un attestato.
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DONNE PD: SPIACE CHE LE SCELTE DEL PRESIDENTE EMILIANO NON ABBIANO RISPETTATO L’EQUILIBRIO DI GENERE
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Ceduta l'ex base Usaf al World Food Programme di Brindisi
Difesa: Calvisi, ceduta al World Food Programme area demaniale San Vito dei Normanni. “Oggi, su delega del Ministro Lorenzo Guerini, ho firmato l’Addendum I all’Implementation Agreement (IA) che definisce le nuove aree ed infrastrutture che la Difesa concede in uso al World Food Programme (WFP) sul sedime di San Vito dei Normanni (BR), in aggiunta a quelle già concesse nel 2007.” – rende noto il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi.
“Siamo particolarmente lieti di rafforzare la sinergia con le Nazioni Unite ed in particolare con il WFP, prestigiosa organizzazione dell’ONU che ha ricevuto lo scorso 12 ottobre l’ambito premio Nobel per la Pace, conferito per gli sforzi profusi per combattere la fame e migliorare le condizioni di pace nelle aree colpite dai conflitti.
Con questo atto formale, il WFP potrà utilizzare un ulteriore area di 84.152 mq, del demanio ascritto all’Aeronautica Militare, ad uso esclusivo delle Nazioni Unite per le proprie finalità inerenti il supporto alle operazioni di Peace Keeping, umanitarie e ad esse connesse.
La cessione di questa parte di territorio, che non comporta oneri finanziari aggiuntivi per la Difesa, rientra nell’accordo internazionale del 1994 che regola la concessione in uso gratuito delle infrastrutture militari in Italia a favore dell’ONU.
Oggi si rafforza ulteriormente la collaborazione tra la Difesa italiana e le Nazioni Unite, sinergia che segue l’importante accordo di collaborazione del 20 dicembre 2019 con il Global Service Center delle Nazioni Unite dislocato proprio a Brindisi.
Un’intesa ormai consolidata, visto anche il fondamentale supporto e l’attuale partecipazione delle nostre Forze Armate a cinque missioni internazionali a guida ONU.” – conclude Calvisi.
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Covid- Le nuove misure restrittive del sindaco Matarrelli
Pochi minuti fa il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha firmato tre ordinanze che limiteranno ancor di più la libertà di movimento dei mesagnesi a causa dell'aggravrasi della situazione sul fronte dei contagi da Covid. Le ordinanze entreranno in vigore da domani. Dopo la già nota ristrettezza di fruibilità delle giostrine dei bimbi, la nuova ordinanza limita gli assembramenti di persone nei parchi dove non ci si potrà più sedere e discutere, o fare capannelli di gente, bensì si potrà solo transitare. L'ordinanza impone questo divieto dalle 5 del mattino alle 22 di sera. L'altra ordinanza riguarda i rifiuti delle famiglie in cui sono presenti soggetti risultati positivi al Covid. In questo caso i rifiuti andranno depositati tutti come indifferenziati in doppia busta. Sarà cura del Comune ritirarli e separarli dai rifiuti non contaminati.
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Videomessaggio del sindaco Toni Matarrelli del 19 novembre 2020
Ottenere il permesso di raccolta rilasciato dai Comuni; far esaminare e certificare i funghi raccolti da un esperto micologo della Asl; acquistare solo funghi spontanei certificati e in buono stato di conservazione. Sono alcuni consigli per prevenire le intossicazioni, elencati dal direttore del Centro di Controllo micologico della Asl, Liborio Rainò.
“I funghi – spiega – vanno trasportati e conservati, per breve tempo, in ambiente aerato, fresco e asciutto. Devono essere sottoposti a cottura in umido per almeno 25-30 minuti, poiché scarsamente digeribili, e vanno assunti in piccole quantità e non in pasti frequenti. I funghi epigei spontanei, inoltre, non vanno consumati da anziani, bambini e donne incinte”.
“La strada che porta all’intossicazione – aggiunge - passa anche attraverso le credenze popolari o gli ‘espedienti’ della tradizione: il test dell’aglio o del cucchiaino d’argento che dovrebbero annerire durante la cottura se il fungo è velenoso, o al contrario, la convinzione che i funghi sarebbero commestibili se rosicchiati da insetti o altri animali”.
Prima del consumo il raccolto deve essere esaminato da un esperto del Centro di Controllo che, nel caso di raccolta amatoriale, certifica i funghi in modo gratuito.
Il calendario dell’ispettorato micologico, valido fino al 31 gennaio 2021, è disponibile nei Comuni e negli Uffici d’Igiene Asl, con indicazione delle sedi e degli orari osservati dai micologi (in allegato il calendario con i nomi degli esperti Asl: Giampaolo Amatori, Pancrazio Sanasi e Antonio Tursi).
L’acquisto dei funghi da raccoglitori professionali o altri esercenti deve avvenire alla presenza del certificato di commestibilità rilasciato dalla Asl: va obbligatoriamente esposto e riportare, tra l’altro, il tipo, la quantità e la data di certificazione dei funghi in vendita, incluse le raccomandazioni per il consumo.