Redazione
Il C.T. “Dino De Guido” di Mesagne trionfalmente in serie B2
Il C.T. “Dino De Guido” di Mesagne, con la sua squadra maschile di serie C, conquista una storica promozione in serie B2. Dopo aver trionfato nella gara di andata dello spareggio promozione con il punteggio netto di 6-0 contro il T.C. Potenza, il circolo gialloblù ha impattato 2 a 2 sui campi in erba sintetica potentini. L’incontro determinante per la promozione lo ha conquistato Davide Spina che si è sbarazzato di Antonio Lovallo col punteggio di 6-4 6-1. Successivamente si sono disputati gli altri singolari nei quali Giacinto Cirenza (T.C. Potenza) ha sconfitto Simone Pacciolla (C.T. Mesagne) per 6-7 6-4 10/5; Vasil Mladenov (C.T. Mesagne) ha superato il maestro di casa Fausto Tamburrino col punteggio di 6-4 6-3 e, infine, Nicola Summa (T.C. Potenza) si è imposto su Armando Caforio per 7-6 ritiro.
Un traguardo, questo, caparbiamente inseguito negli anni trascorsi che premia “l’impegno di tutti: dirigenti, tecnici e giocatori. Una vittoria al plurale per il bene non solo di Mesagne ma anche del Tennis Pugliese” come scrive, nel suo messaggio di congratulazioni al C.T. “Dino De Guido”, il Vice Presidente della Federazione Italiana Tennis, Isidoro Alvisi.
Intanto, sui campi in terra battuta del circolo mesagnese, si stanno disputando gli incontri del 38° Trofeo “Dino De Guido” che vede ai nastri di partenza 101 partecipanti nel singolare maschile e 43 nel singolare femminile: sicuramente un significativo successo di partecipazione.
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Emissioni odorigene a San Pietro Vernotico, lettera M5S ad Arpa e Asl: "Situazione insostenibile. Si intervenga"
"Abbiamo sollecitato Arpa Puglia e Asl Brindisi ad intervenire sulle emissioni odorigene a San Pietro Vernotico, una vicenda divenuta ormai insostenibile per i cittadini". Lo affermano in una nota congiunta la deputata brindisina Anna Macina (M5S) e la consigliera comunale Selena Nobile. "Da circa due mesi - continuano - in cittá vengono ripetutamente segnalate esalazioni nausabonde, che si intensificano dalle ore 18.30 fino alle 7.30 del mattino seguente. Le zone interessate sono la circonvallazione, via Mesagne, via Brindisi, via Pier Giovanni Rizzo. L'intensitá delle emissioni odorigene - rimarcano Macina e Nobile - sono tali da giungere all'interno delle abitazioni, anche quando gli infissi sono chiusi. In alcuni casi, in base alle segnalazioni pervenuteci, si lamentano addirittura effetti sul corpo, quali mal di testa e irritazioni alle vie respiratorie. Per questi motivi chiediamo che gli enti interessati, nel caso in cui non l'abbiano ancora fatto, intervengano e effettuino verifiche per scongiurare eventuali rischi per la salute dei cittadini. Ricordiamo che da due settimane è stata presentata un'interrogazione al Sindaco, che peró rimane ancora senza risposta. Contiamo che si intervenga tempestivamente, visto che di tempo ne è passato anche troppo" concludono.
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Il Mesagnese Lopalco nominato assessore alla Sanità e Welfare
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha nominato questo pomeriggio il professor Pier Luigi Lopalco assessore alle Politiche della Salute e al Welfare.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 19 ottobre 2020 in Puglia, sono stati registrati 5827 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 295 casi positivi: 113 in provincia di Bari, 9 in provincia di Brindisi, 31 nella provincia BAT, 91 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 46 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione. 1 caso di provincia di residenza non nota è stato attribuito e riclassificato.
Sono stati registrati 3 decessi in provincia di Foggia.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 497.031 test.
5.629 sono i pazienti guariti.
5.730 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 12.001 così suddivisi:
5060 nella Provincia di Bari;
1122 nella Provincia di Bat;
907 nella Provincia di Brindisi;
2850 nella Provincia di Foggia;
964 nella Provincia di Lecce;
1003 nella Provincia di Taranto;
89 attribuiti a residenti fuori regione;
6 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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La Virtus calcio Mesagne continua la sua attività
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Trovato in possesso di 2,7 grammi di hascisc e di materiale per la pesatura, denunciato
Fasano: trovato in possesso di 2,7 grammi di hascisc e di materiale per la pesatura, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Fasano hanno denunciato in stato di libertà un cittadino straniero di 22enne, del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, il giovane, a seguito di perquisizione personale e domiciliare è stato trovato in possesso di grammi 2,7 di hascisc, suddivisi in 6 dosi, che occultava sulla sua persona, mentre presso la sua abitazione di materiale idoneo alla pesatura e il taglio della citata sostanza. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.
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SUCCESSO PER L’INIZIATIVA DELLA PRO LOCO BRINDISI “BRINDISI AL TEMPO DELLE CROCIATE”
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Mesagne. Detengono illegalmente, armi, munizioni. Arrestati
Mesagne. Detengono illegalmente, armi, munizioni e polvere da sparo, arrestati. I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno arrestato in flagranza di reato Molfetta Vincenzo, 54enne e un 58enne, entrambi del luogo, per concorso in detenzione illegale di più armi comuni da sparo.
In particolare, nel corso di una perquisizione personale e domiciliare presso le abitazioni dei predetti, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro: un fucile doppietta e un fucile semiautomatico; kg. 1,00 circa di polvere da sparo suddivisa in 4 barattoli di latta; 30 cartucce da caccia di vari calibri; due “cani percussori” per fucile da caccia; due pugnali da caccia con lama della lunghezza, rispettivamente di 13 e 15 cm e vario materiale utilizzato per la ricarica e il confezionamento di cartucce da caccia. Il tutto di proprietà del padre.
Dopo le formalità di rito, Molfetta Vincenzo, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre il complice è stato rimesso in libertà, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Molfetta è assistito dall'avvocato Anntonio Passaro.
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GRAZIANO ZIZZI: PER LA CASSAZIONE FU "INFORTUNIO IN ITINERE"
La vigilia di ferragosto del 2009, il Sindaco di Latiano Graziano Zizzi, dopo essersi accertato che non occorreva la sua presenza presso la sede municipale, insieme al figlio (Pietro) e a due parenti si allontanava da Latiano. Intorno a mezzogiorno, veniva chiamato più volte da tre dipendenti comunali che richiedevano la sua presenza in Comune per il rilascio di una carta di identità valida per l’espatrio a un cittadino che ne aveva urgenza.Il Sindaco, accertata l’indisponibilità del Vice Sindaco e del funzionario delegato, comunicava che quanto prima avrebbe fatto rientro presso gli uffici comunali. E così fece. Giunto in prossimità dell’abitato di Latiano, a causa del manto stradale reso scivoloso dalla pioggia, perdeva il controllo dell’auto e subiva gravissime ferite. Trasportato in Ospedale e sottoposto a intervento chirurgico a distanza di circa due mesi decedeva anche in conseguenza della setticemia contratta mentre era ricoverato presso l’Ospedale Perrino di Brindisi.
Inoltrata da parte della vedova (sig.ra Rizzo) istanza all’INAIL per il riconoscimento delle indennità previste a favore dei lavoratori dipendenti, ai sensi dall’art.86 del Testo Unico degli Enti Locali (D.lgs. n.267/200), l’INAIL rigettava la domanda non ritenendo che il Sindaco rientrasse tra i soggetti assicurati ai sensi del Testo Unico sugli Infortuni sul Lavoro. Promosso il giudizio innanzi al Giudice del Lavoro emergeva che il Comune di Latiano non aveva versato all’INAIL i contributi previdenziali, contributivi e assicurativi a cui era tenuto e non aveva neanche effettuato la denuncia di sinistro, motivo per cui veniva sanzionato dal predetto INAIL.Nonostante fosse stata raggiunta la prova che il defunto fosse rimasto vittima dell’incidente mortale mentre si recava negli Uffici comunali per esplicare una attività connessa al mandato di Sindaco (il rilascio della carta di identità rientra sicuramente tra le funzioni del Sindaco), il Giudice di primo grado rigettava la domanda.A seguito della proposizione dell’appello, la Corte di Lecce statuiva che “Non vi è questione sul fatto che Zizzi Graziano sia deceduto il 21/10/2009 in seguito a incidente automobilistico del 14/8/2009, da considerarsi infortunio lavorativo in itinere”. In conseguenza di tanto, accoglieva l’appello e “condannava l’INAIL a corrispondere alla ricorrente le prestazioni assicurative conseguenti al decesso di Zizzi Graziano nell’infortunio del 14/8/2009”, oltre alle spese legali del doppio grado del giudizio.L’INAIL proponeva Ricorso per Cassazione a cui replicava con rituale controricorso la vedova (Sig.ra Rizzo) e, successivamente, una volta divenuto maggiorenne, anche il figlio (Zizzi Pietro). La Corte Suprema di Cassazione, Sezione Lavoro, all’esito di una articolata e complessa motivazione di ordine strettamente giuridico, con ordinanza n.22084/2020 del 13 ottobre 2020 ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dall’INAIL e lo ha condannato alle spese del giudizio di legittimità. In particolare la Suprema Corte ha dichiarato che “a torto o ragione non vi è contestazione alcuna sulla ricostruzione dell’incidente e sulla qualificazione dell’evento mortale quale infortunio in itinere”. In conseguenza di tanto, è divenuta definitiva la sentenza n.2186/2015 della Corte di Appello Lecce che aveva qualificato come infortunio in itinere il sinistro occorso al defunto Sindaco di Latiano con tutte le conseguenze inerenti sia l’accertamento dei fatti - non più suscettibile di essere messo in discussione - sia anche quelle di ordine previdenziale e assistenziale.Purtroppo per la moglie e il figlio del defunto Sindaco, a causa del Covid 19, questa pronuncia che, sarebbe dovuta essere adottata a marzo del corrente anno, è intervenuta dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale di Brindisi che ha rigettato la domanda di risarcimento avanzata dagli aventi causa del defunto nei confronti dell’Amministrazione Comunale in quanto il Giudice di primo grado ha ritenuto che “l’incidente verificatosi nel caso di specie non può essere qualificato come infortunio in itinere, contrariamente a quanto affermato dalla Corte di Appello di Lecce”. A distanza di undici anni dal sinistro mortale la Cassazione ha confermato che si è trattato di un infortunio in itinere dando pienamente ragione alla Corte di Appello di Lecce.Ma non è solo questo.
“La pronuncia della Suprema Corte – sottolinea l’avvocato Filomeno Montesardi - ha una portata storica non soltanto perché è la prima del genere in Italia, ma anche e soprattutto perché, a distanza di venti anni esatti dall’entrata in vigore del nuovo Testo Unico sugli Enti Locali, ha stabilito il principio che a tutti i Sindaci degli oltre ottomila Comuni Italiani devono essere versati i contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi e che la possibilità accordata ai Comuni di stipulare assicurazioni privatistiche è riferita a rischi ulteriori e diversi.Quale considerazione finale – conclude l’avv, Filomeno Montesardi, legale degli eredi del defunto ex sindaco Graziano Zizzi - può trarsi da questa complessa vicenda giuridica? Che bisogna studiare, studiare e studiare: alla fine, il diritto vince sempre”.
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Adesione del Cobas a sit in di Cerano
Il Sindacato Cobas partecipa al sit in promosso dalla campagna nazionale "Per il Clima , fuori dal fossile" Sabato 24 Ottobre alle ore 15,00 davanti la Centrale Enel di Cerano per respingere l’imbroglio di costruire Centrali a Gas , il cui unico obiettivo è drenare risorse pubbliche che invece devono essere utilizzate per costruire una vera alternativa energetica .
La richiesta di costruire Centrali a Gas a Brindisi per le richieste di punta di energia , dopo che ne abbiamo chiuse tante a causa del flop del processo di privatizzazione , suona nuovamente di imbroglio per la nostra città .
L’Italia ha un potenziale produttivo di oltre 100.000 MW ma ne consuma poco più di 50.000 MW.
Il Cobas chiede che i soldi pubblici vengano utilizzati in una direzione diversa.
La costruzione di una centrale a gas dura pochissimo ed alla fine produce con pochissimi di dipendenti.
Il Cobas propone uno scivolamento possibile per legge di 7 anni per i lavoratori dell’Enel e delle ditte appaltatrici, con l’utilizzo di una cassa integrazione speciale.
I lavoratori che non vanno in pensione attraverso questo strumento possono partecipare a corsi di formazione professionale sulle rinnovabili.
Una nuova occupazione per i lavoratori che faranno i corsi viene dalla realizzazione di “Comunità Energetiche”, una cooperativa di cittadini autoproduttori, da realizzare in tutti i Comuni della provincia di Brindisi .
Si creerebbe così quella occupazione per il loro impiego in tutta la città e provincia utilizzando i finanziamenti europei a disposizione , invece di utilizzare quei fondi per una eventuale costruzione di Centrale a Gas .
In questo modo i Comuni potrebbero mettere nelle loro tasche ed in quelle dei cittadini cifre estremamente significative, in un periodo di tagli selvaggi ai bilanci degli stessi comuni .
Il Comune di Brindisi ha ricevuto 800.000 euro da un progetto transfrontaliero per realizzare un progetto per la nostra città di “Comunità Energetica”;facciamolo diventare da progetto a realtà.
Diversi Comuni italiani hanno già realizzato questa esperienza conseguendo un grande vantaggio economico.
Il Cobas ha fatto richiesta di incontro con il Governo ed i Ministeri competenti, si tratta solo che le proposte vengano sostenute dai lavoratori e dai cittadini per vedere …..luce.
Per il Cobas Roberto Aprile
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