Redazione
Non si sono ancora sopiti gli echi dell'acquisto di Alessio Ristani che subito da casa Omega Annunziata viene l'annuncio di ben altri 3 arrivi di notevole spessore. Trattasi di giovani dalle notevoli capacita' tecniche condite da esperienze nella categorie superiori. Essi rispondono ai nomi di Gianluca Solazzo, Michele Olimpio ed Antonio Vinci. Per il primo e' un gradito ritorno dopo aver indossato la casacca giallo ble' nel 2018 sotto l'egida di Mister Raffaele Capozziello. Con lui in regia l'allora Annunziata Volley raggiunse l'accesso ai playoff Promozione per la Serie C . Classe 98 Gianluca palleggiatore di 1.83m Francavillese cresciuto nel S. Lorenzo dotato di un palleggio "educato " e preciso si fa' valere anche a muro e in difesa. Dopo aver lasciato Mesagne ha difeso i colori del Laica Lecce Volley prima di approdare a Grottaglie in Serie B. Il secondo Michele Olimpio giovanissimo cresciuto nell'Ugento proviene dal Leverano Michele e' un ragazzo dalle molteplici capacita' tecniche. La stagione passata e' stato impiegato come 2° opposto a Leverano avendo davanti a lui un mostro sacro che risponde al nome di Alessandro Orefice. Quest'anno nella Omega coprira' il ruolo di martello a conferma delle sue straordinarie doti eclettiche. Infine a completare il trittico troviamo Antonio Vinci classe 2001 lato di grandi qualita' proveniente dal Grottaglie. Anche Antonio nativo di Martina Franca a dispetto della sua giovanissima eta' vanta esperienze con il Conad Lecce e la Pallavolo 2000 Ostuni. Da lui si attendono tutti grandi cose.
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Impianto di climatizzazione del Perrino: l’Area Tecnica al lavoro per ripristinare il corretto funzionamento in tutti i reparti
Nella prima settimana di luglio si era verificato un guasto ai gruppi frigo che aveva causato un blocco nell’impianto di climatizzazione dell’ospedale Perrino di Brindisi. D’intesa con la direzione strategica, l’Area Tecnica ha stabilito di procedere al noleggio di tre grosse macchine per sostituire con urgenza quelle andate in avaria.
I gruppi sono stati installati e attivati in pochi giorni con l’avvio delle operazioni di taratura utili al corretto funzionamento Durante il riavvio si sono verificate rotture discontinue e isolate nei tubi a causa della vetustà cui sono seguiti interventi immediati di riparazione delle canalizzazioni. Nella giornata di ieri si è verificata, inoltre, una interruzione della linea elettrica in tutto il Perrino con distacchi continui per problemi imputabili al gestore della fornitura.
I lavori sono in corso senza sosta, nel frattempo nei reparti in cui si è verificata l’interruzione del funzionamento dell’impianto di climatizzazione sono stati messi a disposizione condizionatori portatili come soluzione temporanea.
La direzione strategica si scusa per il disagio causato a degenti e operatori, assicurando che si sta facendo il possibile per riportare tutto alla normalità.
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MESAGNE. RADUNO PER GIOVANI CALCIATORI
GIOVEDI 20 LUGLIO ALLE ORE 18.00 PRESSO LO STADIO COMUNALE DI MESAGNE, CI SARA' IL 2° RADUNO PER GIOVANI CALCIATORI NATI NEGLI ANNI 2005/06/07/08 IN VISTA DELLA COMPOSIZIONE DELLE ROSE DI CALCIATORI CHE PARTECIPERANNO AI CAMPIONATI REGIONALI JUNIORES E ALLIEVI NELLA PROSSIMA STAGIONE SPORTIVA 2023/24.
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Mesagne: affittasi casa, ma non a gente di colore
Una incredibile storia di razzismo si è verificata a Mesagne, anche se poteva essere benissimo un’altra realtà. Una ragazza cerca casa telefonicamente, la trova, ma quando la proprietaria apprende che dall’altro capo del telefono c’è una ragazza di colore, senza scusarsi, gli dice che non è più disponibile per impegni presi in precedenza. Dopo qualche ora un amico della ragazza richiama il numero della proprietaria dell’abitazione, si presenta come un professionista e, magicamente, l’appartamento è ritornato di nuovo libero e disponibile tanto da fissare un appuntamento per il giorno successivo per vederlo. Storie di straordinario razzismo verificatesi in una città che il razzismo lo ha messo alle porte da sempre. Infatti, Mesagne è la città dell’accoglienza, città della Cultura 2023, città Mariana, città d’Arte, ma da ieri ha anche un preoccupante rigurgito razzista.
I fatti. Alina, nome di fantasia, è una ragazza africana trentenne che da diversi anni risiede regolarmente in Italia. Da qualche anno lavora in un ristorante mesagnese per mantenere sia lei sia la sua famiglia rimasta in Africa. Anzi Alina, grazie al suo lavoro, mese dopo mese invia i risparmi ai suoi genitori che stanno costruendo un’abitazione per tutta la famiglia. Chi conosce Alina ci ha raccontato che è una ragazza stupenda e grande lavoratrice. L’abitazione in cui vive, piuttosto piccola, è un esempio di pulizia. Il suo datore di lavoro, che l’ha assunta già da diversi anni, è particolarmente contento e grato del lavoro che svolge la ragazza. Peraltro gran parte delle polpette, panzerotti, e tante altre leccornie salentine sono preparate da lei in cucina. Qualche giorno fa Alina ha deciso di trovare un altro appartamento più accogliente. Pertanto, ha sfogliato gli annunci degli immobili da affittare su Mesagne e ha trovato un bilocale. Il costo è di 450 euro mensili oltre le spese condominiali. Una richiesta che ha soddisfatto Alina che ha preso il telefono e ha chiamato il numero indicato in calce all’avviso.
Gli ha risposto una signora che l’ha delucidata sulla tipologia dell’appartamento e gli ha comunicato l’importo del canone mensile dell’affitto. La ragazza ha accettato, ma quando gli ha detto di essere africana l’atteggiamento della donna è cambiato e gli ha comunicato con voce sbrigativa che, tuttavia, non può affittare l’appartamento perché già impegnato. La ragazza è rimasta delusa e perplessa. Dopo qualche ora ha raccontato l’episodio a un suo amico che, senza pensarci due volte, ha preso il telefono e ha chiamato il numero della proprietaria dell’immobile. Ha risposto la stessa signora alla quale l’amico si è presentato come un professionista di Mesagne, un medico, in cerca di un’abitazione. La signora con voce gentile lo ha erudito sull’appartamento e sul costo di affitto. Si sono lasciati con l’impegno di risentirsi il giorno dopo per visitare l’immobile. Due telefonate, due risposte differenti un unico sostantivo: razzismo.
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L'ARTE è il lavoro, qualsiasi lavoro, che permette di creare ciò che prima non c’era
L'ARTE è il lavoro, qualsiasi lavoro, che permette di creare ciò che prima non c’era, esprimendo se stessi.
Riceviamo e pubblichiamo una noticina da parte di alcuni frequentatiri del parco "Potì".
Egregio signor direttore,
- è possibile che in un parco pubblico, per poter accedere ai bagni, si debba chiedere la chiave al gestore dell’unico bar esistente?
- è possibile che per poter avere la chiave bisogna fare una consumazione obbligatoria?
- Da parte del gestore può anche starci, il problema sta a monte, cioè l’amministrazione che ha preparato il bando per la concessione del bar ha previsto questo disagio?
- Se un parco è pubblico, i bagni devono essere pubblici, ed essere gestiti dal Comune, come già si fa nella villa comunale, con il personale che cura la pulizia, l’apertura e la chiusura, sbagliamo?
Per la verità le toilette sono sempre state aperte, solo che i soliti imbecilli più volte le hanno vandalizzate. Da qui la necessità di chiuderle e aprirle solo su richiesta. Per la richiesta di consumazione obbligatoria per aprire le toilette rivolgiamo la segnalazione alle autorità competenti.
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POLIZIA STRADALE E ANAS, SICUREZZA STRADALE (GUARDA IL VIDEO)
POLIZIA STRADALE E ANAS, SICUREZZA STRADALE: IL NUOVO SPOT DELLA CAMPAGNA “GUIDA E BASTA” CONTRO L’USO DEL CELLULLARE E DISTRAZIONI ALLA GUIDA.
Basta con le distrazioni. Basta con l’uso del cellulare. Basta con l’uso di alcol e droghe. Mettersi alla guida dell’auto è un atto di responsabilità e di rispetto delle regole. Il viaggio su strada non può rappresentare un rischio per la propria vita e quella degli altri.
Nel nuovo spot sulla sicurezza stradale, presentato oggi, Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) rilancia questi messaggi che dal 2015 sta divulgando nella sua campagna con uno slogan diretto e chiaro: “Quando guidi, Guida e Basta”
Il video è stato realizzato da Anas in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Polizia di Stato, in versione televisiva e radiofonica.
“L'impegno di Anas per garantire sicurezza sulle nostre strade è costante e quotidiano – ha dichiarato l’AD Aldo Isi – attraverso la manutenzione, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture. Ma si deve affiancare il comportamento corretto alla guida. Rispettare il codice della strada e guidare senza distrazioni non può essere un optional, ma un dovere di tutti. Solo così possiamo raggiungere l'obiettivo, in linea con le strategie della Capogruppo FS, di riduzione degli incidenti del 50% entro il 2030 e zero vittime entro il 2050. Ricordiamo che oltre il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento del guidatore: distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione. E’ responsabilità e priorità di tutti noi – sottolinea l’ad di Anas - sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni e diffondere in ogni settore sociale una nuova cultura della sicurezza stradale. La campagna “Guida e Basta” nata nel 2015 – ha proseguito Isi - è dedicata proprio ai rischi che derivano dalle cattive abitudini alla guida. Siamo impegnati anche in numerosi progetti educativi realizzati con il supporto di testimonial del mondo dello spettacolo e dello sport, finalizzati alla prevenzione e al contrasto dell’incidentalità”
“Purtroppo, quest’anno stiamo registrando, nell’incidentalità stradale, un trend lineare con dati che devono far riflettere seriamente sulle strategie da adottare per aggredire l’obiettivo europeo del 2030 del dimezzamento del numero di vittime sulle nostre strade.” Dichiara Filiberto Mastrapasqua, direttore del Servizio Polizia Stradale – “Fra le altre, la prevenzione realizzata attraverso la comunicazione è senza dubbio la chiave di volta per affrontare efficacemente il fenomeno dell’incidentalità che vede, quale prima causa, la distrazione seguita dalla velocità. Telefonare, chattare o riprendersi mentre si guida, sono comportamenti azzardati e pericolosi che devono essere evitati. Guidare con prudenza deve entrare a far parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi.”
Il nuovo spot di Anas, diventato un appuntamento annuale, è stato realizzato nelle due versioni da 30 e 15 secondi e sarà trasmesso, a partire da domenica 16 luglio, sui principali circuiti radio-televisivi nazionali.
Lo spot sarà presente anche sui profili social di Anas: Facebook, Twitter, Instagram e sul canale Youtube e tutte le informazioni sulla campagna “GUIDAeBASTA” sono disponibili alla pagina guidaebasta.it
L’impianto della narrazione dello spot è incentrato su due gruppi di giovani, il target principale a cui destinato il messaggio, che stanno andando in discoteca su due diverse vetture. Con un montaggio alternato e l’uso di inquadrature verticali, che richiamano il linguaggio dei social network, si notano i comportamenti contrapposti: la condotta scorretta degli uni (uso del cellulare, realizzazione di video e foto, cintura di sicurezza non indossata) contro quella corretta degli altri.
Solo questi ultimi giungeranno a destinazione. Il messaggio è chiaro: la distrazione, l’uso smodato del telefono e dei social durante la guida sono comportamenti pericolosi per sé e per gli altri.
Molto spesso risultano fatali. Oltre alla distrazione, anche l’eccessiva sicurezza nel comportamento alla guida è un dato significativo che contribuisce all’aumento degli incidenti stradali…
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Quest'anno a vigilare sul regolare svolgimento degli eventi di mesagnestate 2023 e delle visite alla mostra di Caravaggio ci sono i volontari dell'associazione europea operatori di polizia che ha la sede operativa a Latiano ed è gestita da Cosimo Demaria e Pietro Bellanova. "In questi mesi estivi - hanno spiegato dall'associazione - collaboreremo con il Comune di Mesagne per l'apertura straordinaria del Castello Normanno-Svevo in occasione della Mostra dedicata a Caravaggio, per il controllo dei monumenti pubblici e collaboreremo a sostegno del sistema di vigilanza sui luoghi che accolgono gli eventi del cartellone Mesagnestate 2023", hanno chiosato dall'associazione. In caso di anomalie riscontrate gli operatori allerteranno le forze dell'ordine preposti al controllo ed eventuale sanzionamento degli abusi o di atti di inciviltà.
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Grande è la confusione sotto il cielo del PNRR. Da mesi si parla di PNRR di bandi, di riformulazione di progetti ma la verità è che il PNRR continua ad essere una piano misterioso: siti istituzionali incompleti, dati che non coincidono, una trasparenza che viaggi su binari diversi e mai coincidenti. La denuncia arriva da Libera e Gruppo Abele che presentano la II Edizione del rapporto “Il PNRR ai raggi X” che fotografa l'attivazione e la conoscibilità dei progetti del PNNR. Il rapporto curato Progetto Common - Comunità monitoranti di Libera e Gruppo Abele in collaborazione con la rivista lavialibera è un monitoraggio civico che ha visto la partecipazione di 124 volontarie e volontari dei presidi territoriali di Libera.
Il rapporto parte dal presupposto che visto l'assenza e la carenza di dati a livello centrale come Libera e Gruppo Abele abbiamo monitorato e censito i progetti dal basso, chiedendo conto direttamente ai 109 comuni capoluoghi di provincia, in quanto soggetti attuatori di PNRR, nel momento in cui hanno certificato e messo a bilancio le risorse del Piano. Con la nostra metodologia è stato possibile mappare 1731 progetti per 92 dei 109 Comuni capoluogo di provincia" per una spesa totale di circa 6 miliardi di euro. Per 133 dei 1731 progetti mappati non è stato possibile individuare il CUP (codice unico di progetto) una sorta di “codice fiscale” dato essenziale per l’identificazione di un progetto. Confrontando il dataset di Libera con i dati sui progetti di PNRR rilasciato in Italia Domani (giugno 2023) c’è una gigantesca differenza che non si riesce a spiegare: 900 progetti (o meglio CUP, codici unici di progetto) dei 1598 mappati da Libera non sono presenti (o almeno non sono coincidenti) nel database istituzionale: una differenza per il 56%, ben oltre la metà.
I dati risultano ancora diversi se si va a incrociare il database di Libera con quello reso disponibile dall’Autorità anticorruzione (ANAC) . Di 1598 risultano 328 progetti (o meglio CUP) mappati da Libera (il 21% di quelli verificabili) non presenti o almeno non coincidenti con questo database istituzionale al 05/06/2023 . Se proviamo a comparare il database di Libera con entrambi i database (Italia Domani e “ANAC/OpenBDAP sono166 (10% di quelli del nostro database) i progetti (o meglio i CUP) che esistono solamente nel nostro database.
In Puglia con la nostra metodologia è stato possibile mappare 145 progetti nei capoluogo di provincia per una spesa totale di circa circa 370 milioni di euro. Per 13 progetti non è stato possibile individuare il CUP (codice unico di progetto) una sorta di “codice fiscale” dato essenziale per l’identificazione di un progetto. Confrontando il dataset di Libera con i dati sui progetti di PNRR rilasciato in Italia Domani (giugno 2023) in Puglia c’è una differenza che non si riesce a spiegare:50 progetti dei 132 mappati da Libera non sono presenti (o almeno non sono coincidenti)nel database istituzionale: una differenza per il 38%.
Ai capoluoghi di provincia è stato chiesto attraverso la domanda di accesso civico “generalizzato” (cosiddetta FOIA, acronimo di Freedom Of Information Act) di fornire informazioni e dati circa la quantità di denaro speso per singolo progetto, l’origine di quel denaro (chi è il soggetto titolare) e l’obiettivo di ogni progetto. In Puglia hanno risposto positivamente inviando i documenti richiesti 5 su 8 capoluoghi di provincia (63%)
Davanti questa fotografia non ci sorprende se Secondo una recente indagine di Demos per Libera il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) viene dipinto come un oggetto misterioso nella percezione delle cittadine e dei cittadini. Circa sette intervistati su dieci (68%) affermano di averne “nessuna” o “scarsa conoscenza”. Contestualmente, la stessa indagine mostra che è alta la preoccupazione che la grande mole di denaro impiegata in investimenti pubblici possa favorire infiltrazioni mafiose. Infatti, ben l’88% degli intervistati ritiene che il PNRR – per quanto avvolto in una nebbia di incertezza sulla sua reale natura – sia comunque a rischio di corruzione e infiltrazioni mafiose, presumibilmente al pari di ogni altra forma di investimento di risorse pubbliche in Italia.
“In Puglia – commenta Federica Bianchi, coreferente di Libera Puglia - considerando i dati dei soli capoluoghi di provincia, il quadro dei dati non ci permette di sapere dove il PNRR si stia concretizzando. Chiediamo trasparenza e inclusione nelle scelte e nella rendicontazione del PNRR a livello locale. Per capire davvero dove sia il PNRR, il rispetto dei principi della completezza e della certezza dei dati dovrebbe essere un’indispensabile premessa. Tuttavia, i risultati che presentiamo vanno nella direzione opposta e la trasparenza è ancora una chimera. Non possiamo perdere l’occasione del PNRR. Il cambiamento passa per la capacità dello Stato di garantire partecipazione e rendicontabilità.”
Cinque le questioni sollevate dal rapporto di Libera e Gruppo Abele al decisore nazionale e locale, rispetto al PNRR:
Perché i dati da noi raccolti interpellando i Comuni non coincidono con quelli istituzionali? E che ne è dell’unicità del dato per i progetti di PNRR?
Come facciamo a ricostruire la filiera informativa dei progetti di PNRR fin dalla fase decisionale, se vengono cambiati in corsa gli elementi tramite i quali poter confrontare i dati?
Quando è prevista la pubblicazione del portale di PNRR fondato su “trasparenza, semplicità, immediatezza e personalizzazione”, per come promesso nel PNRR stesso?
Perché questo duplice rilascio con tempistiche inusuali? E con quale frequenza saranno aggiornati i dati d’ora in avanti?
Quanti e quali sono quindi i progetti di PNRR oggi attivi in Italia?
In seguito alla gran confusione e l'impossibilità di ottenere informazioni pulite e chiare in un clima politico insofferente a qualsiasi forma di controllo esterno, Libera e Gruppo Abele avanzano al Governo due proposte: istituire un portale unico nazionale che diffonda i dati aggiornati e trasparenti sul Piano; alle amministrazioni comunali di dotarsi di pagine specifiche per i progetti, così che non possano esserci dubbi sul come e il perchè un comune decida di utilizzare le risorse del Piano.
Come Libera e Gruppo Abele riteniamo che un buon modo per generare un modello di attuazione del PNRR che risulti più resistente all’infiltrazione corruttiva e dei clan è nella ricerca di risposte alle cinque domande che presentiamo in questo report, capaci di attivare un processo virtuoso che può e deve tradursi in soluzioni organizzative concrete da parte dei decisori, tanto a livello nazionale che locale
“In questi ultimi due anni- dichiara Francesca Rispoli, ufficio Presidenza di Libera- si è riscontrata una crescente difficoltà nell’attivare forme di monitoraggio civico del Piano, in ogni sua fase. La negazione di un reale processo di consultazione e co-progettazione, ha rappresentato soltanto il primo passo di un cammino che, a più riprese, ha formulato e attuato le corrispondenti politiche come espressione di processi decisionali centralizzati e autoreferenziali. Oltre alle mancate risposte dei Governi (i due precedenti e l’attuale) alle richieste di maggior trasparenza e coinvolgimento diffuso formulate dai soggetti civici, è andato maturando un clima di insofferenza verso ogni tipo di supervisione e controllo esterno, tanto quello diffuso, che quelli di carattere istituzionale. Il decisionismo forzoso dell’esecutivo, dettato dalla paura delle scadenze incombenti, pare voler rifuggire dai lacci e lacciuoli – e dunque anche dalle responsabilità – della trasparenza e della verificabilità.”
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Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato nel pomeriggio di oggi i vertici di Aeroporti di Puglia. Ad accogliere il Ministro il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, accompagnato dal Direttore Generale, Marco Catamerò, e dal Direttore progetti speciali, dott. Patrizio Summa. All’incontro ha preso parte il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Nel corso della riunione il presidente e i dirigenti di Aeroporti di Puglia hanno illustrato al Ministro gli elementi caratterizzanti del Piano strategico che la società si appresta a presentare, soffermandosi in particolare su quanto previsto per l’aeroporto Gino Lisa di Foggia e per lo spazioporto di Grottaglie.
Per il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile “la gestione dei quattro aeroporti che, all’inizio poteva apparire come un problema, lo abbiamo trasportato in opportunità, in un’idea strategica che esaltasse le peculiarità di ogni singola infrastruttura garantendo benessere e sviluppo alla nostra regione e al Paese. Abbiamo già centrato, in termini di traffico, i risultati che prevedevamo di raggiungere nel 2028. Questo ci spinge a proseguire su questa strada e a individuare nuove opportunità di sviluppo. In questo, fondamentale è il ruolo e il supporto che viene garantito da ENAC e Regione Puglia la cui vicinanza è fondamentale in questa delicata fase”.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha dichiarato: “Desidero innanzitutto ringraziare il Ministro per l’attenzione con la quale segue il processo di trasformazione e crescita del nostro sistema dei trasporti. Ogni occasione di dialogo rappresenta per noi un momento di crescita e confronto. Vorremmo mettere a disposizione del Paese le nostre esperienze, non solo per quanto realizzato in ambito aeroportuale, che comunque costituisce un esempio lampante della nostra capacità di affrontare temi importanti per lo sviluppo del nostro sistema economico e sociale. Abbiamo dimostrato grande capacità nel vincere le diffidenze che hanno accompagnato i nostri programmi, come nel caso dello spazioporto di Grottaglie, risorsa per il sistema Paese, attorno al quale abbiamo catalizzato l’attenzione e l’interesse di partner di primo piano, come l’ASI, l’Aeronautica Militare e l’ENAC”.
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