Redazione
RACE FOR THE CURE: COLDIRETTI PUGLIA, CIBO LOCALE PER LA SALUTE; 3 TUMORI SU 10 DA CATTIVA ALIMENTAZIONE
RACE FOR THE CURE: COLDIRETTI PUGLIA, CIBO LOCALE PER LA SALUTE; 3 TUMORI SU 10 DA CATTIVA ALIMENTAZIONE.
Dalle allergie ai tumori sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao - Oms.
L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità, perché secondo l'American Institute for Cancer Research le cattive abitudini alimentari sono responsabili di circa tre tumori su dieci, con la Puglia che ha la maglia nera per il consumo di frutta e verdura. Per questo Campagna Amica sostiene la Race For The Cure e la Susan G. Komen Italia impegnata da sempre contro la lotta ai tumori al seno, al Villaggio allestito a Bari, nello stand con giochi e cibo della salute con un bicchiere di ciliegie primizie di stagione, quando in Puglia nelle donne il 29% dei casi riguarda proprio i tumori della mammella.
La scorretta alimentazione è, insieme alla minor attività fisica, una delle cause principali della crescente diffusione di casi di obesità e di sovrappeso che aumentano in misura esponenziale i fattori di rischio di malattie cardiovascolari. L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità, perché il 35% dei tumori, secondo i dati della Lilt, si sviluppa a seguito di una alimentazione scorretta. Ciò dimostra l’importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della ‘buona e sana tavola’, educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare per formare consumatori maturi per vivere meglio e più a lungo.
E’ sceso il consumo individuale – sottolinea Coldiretti - sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana. Un dato ancora più allarmante, siamo intorno ai 250 grammi di consumo medio pro capite – denuncia Coldiretti – se si considera che a consumare meno frutta e verdura sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, con quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate, con una potenziale esplosione della spesa sanitaria.
“Dalle allergie ai tumori sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao - Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione considerata piu’ chiara rispetto al termine “coltivato” preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali, secondo il Rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ritiene anche discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce”, afferma Maddalena Rignanese, responsabile di Coldiretti Donne della Puglia.
Il documento di 134 pagine evidenzia – sottolinea la Coldiretti – la necessità di garantire la sicurezza alimentare con l’identificazione dei pericoli potenziali nella catena di produzione per valutare ulteriormente i rischi associati, prima della diffusione commerciale su larga scala.
I pericoli potenziali interessano le quattro fasi della produzione di cibo a base cellulare: la selezione delle cellule, la produzione, la raccolta e la trasformazione. In particolare – conclude la Coldiretti - i rischi secondo gli esperti consultati da Fao e Oms riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la contaminazione microbica oltre alla necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti come fattori della crescita e ormoni usati nei bioreattori e su come queste molecole attive possono interferire con il metabolismo o essere associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro. Inoltre secondo il Rapporto Fao – Oms gli ingredienti aggiunti per migliorare le caratteristiche del prodotto possono essere causa di reazioni allergiche.
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Rinnovato il direttivo dell'Inter club di Mesagne
È stato eletto giovedì 11 maggio il nuovo consiglio direttivo dell’Inter Club Mesagne “Sandro Mazzola”, nominato dall’assemblea ordinaria dei soci riunitasi presso la sede di via Federico II Svevo, 82 ed in carica per il triennio 2023-26. In veste di presidente è stato riconfermato all’unanimità Mario Nacci. Sono inoltre state assegnate le altre cariche previste dallo statuto: Massimo Pellegrino (Vicepresidente), Angelo Mingolla (Segretario Amministrativo), Alberto Campana (Segretario Generale), Carmelo Perrucci (Addetto alla sede), Massimo Caponegro(Consigliere), Gaetano Detomaso (Consigliere) e Gianni Manfredi (Consigliere). Danilo Cavallo(Tesoriere), Massimo Vitali (Responsabile Comunicazione) e Franco Destino (Referente Web). Si è provveduto inoltre alla nomina dei Revisori dei Conti individuati nelle persone di Antonio Stanisci, Carmelo Profilo e Antonio Passaro e dei componenti del Collegio dei Probiviri, nominando Osvaldo Russo, Vincenzo Leopardi e Giuseppe Potì. Dopo la relazione del presidente è stato approvato anche il rendiconto finanziario (sostanzialmente il bilancio) per l'anno sociale 2022/2023. “Esprimo la mia gratitudine a tutti i soci - dichiara il presidente Mario Nacci - che hanno riposto, senza esitazioni, estrema fiducia alla mia persona nel conferirmi la carica di Presidente. È per me uno stimolo in più per continuate sul lavoro fin qui svolto, atto a far crescere sotto tutti i punti di vista la nostra famiglia nerazzurra. Ho ribadito più volte quanto la condivisione di idee, di principi morali, abbinati ad una gestione sana e trasparente, siano propedeutici a raggiungere equilibri indispensabili alla vita del Club. Il Direttivo, a prescindere dai nominativi comunicati al Coordinamento Nazionale, sarà sempre partecipato ed allargato a tutti quei soci che vorranno presenziare e dare il proprio contributo in termini di idee e proposte. Grazie ancora. Buon lavoro a tutti noi”.
Latiano: Evento finale della Mostra fotografica “Mater” di Luciana Trappolino. Dopo il grande successo riscontrato, la mostra fotografica “Mater” giunge al termine domenica 14 Maggio.
Ieri mattina presso il comune di Mesagne si è svolto un summit tra l’assessore alle Attività produttive, Antonello Mingenti, i funzionari Ambiente ed Ecologia, e un gruppo di ristoratori. All’ordine del giorno la soluzione da adottare per evitare la bruttura dei “cassonetti dei rifiuti”. Troppo lenta, infatti, è la soluzione relativa all’approvazione del regolamento comunale per disciplinare la gestione dei cassonetti nel centro storico. Secondo alcuni calcoli, sull’iter amministrativo, l’approvazione dovrebbe arrivare nel prossimo autunno. Pertanto, per l’imminente estate non ci sarà questa disposizione di legge che possa evitare i disagi lamentati dai residenti. Più realistica la proposta di un’ordinanza sindacale che regoli la materia fino all’approvazione del regolamento. Ed è questa la via prescelta dagli assessori alle Attività produttive, Antonello Mingenti, ed Ecologia ed Ambiente, Maria Teresa Saracino, che hanno prospettato al sindaco Toni Matarrelli. “Come amministrazione comunale – ha spiegato l’assessora Maria Teresa Saracino - abbiamo predisposto un regolamento che disciplini l’incresciosa situazione della gestione dei cassonetti nel centro storico, e non solo. L’iter burocratico, però, è alquanto lungo. Per questo motivo ci stiamo organizzando con l’emanazione di un’ordinanza non prima, però, di aver svolto un incontro con il sindaco, gli assessori al Suap, Ecologia e Ambiente, i relativi funzionari, i ristoratori e i commercianti del centro storico. L’obiettivo è risolvere i disagi lamentati dai residenti”.
Anche i ristoratori sono disposti a un accordo che risolva il gap. “Quello sollevato dai residenti è un problema serio – ha spiegato Fabrizio Dipietrangelo, presidente dell’associazione Ristoratori riuniti – ci rendiamo conto del disagio lamentato dai residenti. Ecco perché ieri mattina abbiamo tenuto un incontro informale con gli assessori preposti per cercare, dopo la commissione consiliare che dovrà affrontare la discussione sul regolamento dei rifiuti, una soluzione a questo gravoso problema. Tuttavia, mi preme sottolineare che anche l’azienda che ha in gestione la raccolta dei rifiuti nel centro storico deve adottare una politica differente del ritiro dei rifiuti con una maggiore pulizia dei cassonetti”. La vicenda della gestione dei cassonetti della spazzatura delle attività commerciali nel centro storico è stata sollevata da alcuni residenti preoccupati che con l’arrivo dell’estate e l’inizio delle manifestazioni ludiche i contenitori con il caldo afoso emanano un tanfo nauseabondo, percepito da residenti e turisti, e fanno proliferare insetti e blatte oltre che non fanno bella mostra poiché collocati a pochi metri dai monumenti storici.
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Incidente mortale sulla statale 379
CINGHIALI: COLDIRETTI PUGLIA, BRANCHI
CINGHIALI: COLDIRETTI PUGLIA, BRANCHI A MONOPOLI, ALTAMURA E TRA RIGNANO E SAN MARCO IN LAMIS; NEI CAMPI AGRICOLTORI ALLO STREMO.
Non è più rinviabile il piano nazionale per la gestione delle specie selvatiche, con i cinghiali che continuano a scorrazzare indisturbati in Puglia con quotidiani raid nelle campagne e nei pascoli. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento all’ennesimo avvistamento di branchi di cinghiali a Monopoli sul Monte San Nicola, ad Altamura e tra Rignano Garganico e San Marco in Lamis in provincia di Foggia.
Con la Puglia invasa da 250mila selvatici non c’è solo la peste dei cinghiali, ma è allarme – aggiunge Coldiretti Puglia - per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno divenute l’eldorado dei cinghiali.
I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.
Si tratta – evidenzia la Coldiretti regionale - solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.
Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè la fauna selvatica rappresenta un problema per la stragrande maggioranza dei cittadini (90%) considerato poi che nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps.
In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti Puglia - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 16 milioni di euro. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali che distruggono strutture e produzioni. Si tratta di una situazione insostenibile – insiste la Coldiretti regionale - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.
Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà dei cittadini (53%) è dell’opinione che spetti alle Regioni, mentre per un 25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni. In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo. La maggioranza dei cittadini considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate, conclude Coldiretti nel sottolineare l’esigenza di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale.
Bandiere Blu 2023, Fasano tra le migliori spiagge italiane
Bandiere Blu 2023, Fasano tra le migliori spiagge italiane per il 13mo anno consecutivo. Fasano ha fatto 13. Come gli anni della bandiera blu che anche per il 2023 sventolerà sul nostro mare.
Oggi, venerdì 12 maggio, viene celebrata la Giornata mondiale della fibromialgia, una condizione caratterizzata da dolore e rigidità muscolare diffusi spesso associati a cefalea, astenia, disturbi della minzione, dell'umore e del sonno, alterazione della soglia del dolore, problemi cognitivi.
L'unità operativa di Reumatologia della Asl Brindisi ha sempre dedicato particolare attenzione a questa patologia e ha attivato un ambulatorio, in via Dalmazia, con apertura in due date mensili: il primo giovedì e il terzo venerdì di ogni mese. Le visite nell'ambulatorio, a cura del dottor Paolo Di Giuseppe, direttore dell'Unità, e della dottoressa Norma Carrozzo, sono prenotabili attraverso i canali del Cup.
"La fibromialgia - spiega Di Giuseppe - è una condizione che a volte nasconde altre patologie che possono dare un quadro doloroso spesso sovrapponibile. La fibromialgia colpisce in media il tre per cento della popolazione e prevalentemente il sesso femminile: si calcola che il 25-30 per cento delle pazienti in età fertile che si sottopone a visita reumatologica sia affetto da fibromialgia. L'Unità operativa di Reumatologia - continua - segue da molti anni i pazienti con questa patologia ponendo anche particolare attenzione alla diagnostica differenziale. Il problema del follow up dei pazienti è aumentato ulteriormente di dimensione anche per la grande attenzione mediatica: per questo motivo abbiamo deciso di istituire un ambulatorio dedicato".
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Sono giunti a termine, presso l’Istituto Comprensivo Commenda di Brindisi, i progetti “CSI IN MOVIMENTO 2022” e “CHILDREN IN SPORT 2022”, organizzati dal Comitato Territoriale CSI Brindisi APS e dal Comitato Regionale Puglia APS, finanziato dalla Regione Puglia avviso A e D P.O. 2022, avuto come finalità principale quella di promuovere e diffondere percorsi educativi e di alfabetizzazione motoria per alunni della scuola dell’infanzia.
Il progetto ha avuto una durata di 7 mesi e ha coinvolto i bambini dai 3 ai 5 anni dei plessi “Cicerone” e “Parco Di Giulio” dell’ Istituto Comprensivo Commenda di Brindisi, avvalendosi della professionalità di Istruttori qualificati CSI e riconosciuti dal CONI.
Durante le lezioni sono state proposte una serie di attività di carattere ludico per stimolare i bambini nello sviluppo e consolidamento delle capacità coordinative generali e speciali e degli schemi motori di base, apprendimenti fondamentali in questa fase evolutiva per la strutturazione dello schema corporeo.
Attraverso il gioco, i bambini hanno potuto esplorare e scoprire il proprio corpo ed esercitare il proprio repertorio di abilità, capacità motorie, coordinative ed emotive attraverso il divertimento.
E’ stata utilizzata la metodologia dello storytelling e della libera esplorazione al fine di stimolare anche la loro fantasia motoria. I bambini hanno dimostrato un alto livello di coinvolgimento ed interesse. Attraverso attività propedeutiche e graduali, gli alunni sono stati guidati alla scoperta del maneggio dei piccoli attrezzi come il cerchio, la fune e la palla imparando ad utilizzare l’attrezzo sia in maniera statica che in maniera dinamica. Per lo sviluppo della capacità di ritmico, nel corso delle lezioni sono state proposte delle semplici coreografie attraverso il metodo dell’ imitazione e con il supporto di musiche e filastrocche.
Particolare attenzione è stata posta in attività ludiche e multilaterali per lo sviluppo degli schemi motori di base come camminare, strisciare, correre, rotolare, saltare, lanciare ed afferrare, nelle loro differenti varianti esecutive (es. camminare lentamente, velocemente, avanti, dietro oppure saltare a piedi uniti, a gambe divaricate, saltare dentro e fuori, lontano e vicino).
Tra le diverse forme organizzative sono state preferite l’attuazione di percorsi motori e circuiti.
Sono state proposte attività sulla quadrupedia ed elementi di base della ginnastica per promuovere l’apprendimento della capovolta.
Soprattutto con le classi di 4 e 5 anni sono state attuate forme organizzative di lavoro finalizzate a favorire la socializzazione attraverso attività in coppia o in piccoli gruppi, con l’utilizzo dei piccoli attrezzi o a corpo libero.
Il progetto si è concluso con due manifestazioni, che hanno coinvolto i bambini, le maestre e i genitori, alla presenza della dirigente scolastica Patrizia Carra, del Presidente Regionale CSI Puglia Ivano Rolli e tutto lo staff del CSI Brindisi, durante le quali hanno potuto mettere in pratica una parte degli apprendimenti dei mesi precedenti.
I bambini hanno eseguito un percorso multilaterale che prevedeva la realizzazione della capovolta o di un rotolamento, diverse andature, dei saltelli a piedi uniti e divaricati, la quadrupedia e dei salti sul trampolino.
Successivamente sono stati coinvolti in coreografie a corpo libero e con l’utilizzo del cerchio e di un foulard.
In conclusione di queste giornate sono state effettuate delle premiazioni con la consegna delle medaglie che i bambini hanno portato felicemente a casa.
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Deve espiare 3 anni e mezzo di reclusione, arrestato
Fasano. Deve espiare 3 anni e mezzo di reclusione, arrestato.