Redazione

E’ da tempo che, la scrivente Associazione di Categoria che mi onoro di rappresentare in qualità di Coordinatore Provinciale delle Imprese del Commercio su Aree Pubbliche, maggiormente rappresentativa a livello regionale e nazionale, unitamente a Casambulanti, chiede un incontro con l’Amministrazione Comunale di Brindisi, per rappresentare le numerose criticità che si sono avvicendate nel corso di tutti questi anni nell’Area Mercatale del rione Santa Elia.

Numerosi sono stati i tentativi di sollecito al Sindaco ed all’Assessore al ramo, ma, purtroppo, per mera sopraffazione di snobismo, ancora oggi, obtorto collo, nulla è cambiato e non è stato dato gentile riscontro.

A distanza di un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione, pur condividendo le variegate problematiche che investono l’intera Città, speravamo in un miglioramento, ma di riordino del Mercato settimanale non se ne discute minimamente, tenendo conto delle potenzialità e dell’intero indotto commerciale che rappresenta il Mercato più grosso di tutta la Provincia di Brindisi.

Una sana, ammirevole e competente azione politica, deve essere all’altezza di rappresentare egregiamente il mandato ricevuto dai Cittadini, attraverso una concertazione proficua al fine di risolvere problemi incancreniti e irrisolti da anni.

I Cittadini di Brindisi hanno fatto una scelta di campo, conferendo un mandato ben preciso che va nella direzione della semplificazione e soluzione delle problematiche e non nella elusione totale.

Noi siamo stanchi di questo modus operandi, tant’è che nelle more e nel caso in cui non dovessero esserci segnali di riscontro, saremmo costretti a chiedere un incontro con sua Eccellenza Sig. Prefetto dott. Luigi Carnevale, per rappresentare tutto il nostro totale disappunto.

Ritornando alla questione Mercato, stigmatizziamo sin da subito e siamo fortemente contrari sul tipo di approccio avvenuto in maniera violenta da parte dell’organo preposto alla vigilanza e controllo dell’intera area mercatale, nei confronti degli Operatori. Non è condivisibile agire in questa maniera, creando timore e confusione ai concessionari di posteggio nonché frequentatori assidui del mercato. Gli spazi concessi con autorizzazione amministrativa ad ogni Operatore, qualora dovessero sorgere problematiche di pubblico interesse o urgenze che impedirebbero l’utilizzo dell’Area o di alcune strade adibite a Mercato settimanale, la competenza è in capo al Consiglio Comunale con modifiche da apportare al DSC, previo parere obbligatorio  da parte delle Associazioni di Categoria (vedi LEGGE REGIONALE 16 aprile 2015, n. 24- art.3 comma 2 e3).

Ma tutto questo, come già anticipato, il Comune di Brindisi non intende minimamente recepirlo!

Confidiamo in un ravvedimento, dopo l’ennesimo sollecito, in un cortese ed immediato riscontro, creando i presupposti per una concertazione costruttiva per il bene dei Cittadini, dell’Intera Città e soprattutto per gli Operatori Commerciali che, con enormi sforzi, intendono continuare ad onorare il dovuto pagamento della nuova tassa mercatale.

Il Coordinatore Provinciale

Tommaso Attanasi

a New Virtus Mesagne piazza il colpaccio in panchina: dopo vent’anni e tantissimi successi, Davide Olive chiude il cerchio e torna sulla panchina dove tutto ha avuto inizio, quella del Palazzetto di via Udine.
Davide Olive, classe 1974, inizia la sua carriera da allenatore occupandosi del settore giovanile dell’allora Fortitudo Mesagne, dove colleziona una serie di importanti risultati che, nel 2000, gli vale la chiamata del Basket Francavilla. I successi ottenuti con i biancazzurri, sempre nel mondo degli under, contribuiscono alla sua promozione in prima squadra, dove compie un autentico miracolo portando la squadra francavillese dalla Serie C2 ai playoff per la Lega2 nel giro di pochi anni. Successivamente siede sulla panchina della Andrea Pasca Nardò, lasciando il segno con un'altra promozione dalla Serie C alla Serie B. Nel 2019 approda alla CJ Taranto in Serie C, dove conquista un'insperata salvezza per poi centrare l’ennesimo salto di categoria nell'anno seguente.
Nel frattempo, Olive non smette di occuparsi del basket giovanile e fonda insieme ad altri soci la Fortitudo Francavilla, legata ad un progetto innovativo che inizia a raccogliere i frutti, nella stagione appena conclusa, con la prima storica partecipazione alle Finali Nazionali Under 19.
Ivano Guarini, presidente della New Virtus Mesagne, commenta cosi il ritorno a Mesagne di Coach Olive: “Siamo davvero soddisfatti di aver riportato a casa un allenatore come Davide. È stata una trattativa lampo, visto il desiderio di entrambi di cominciare quest'avventura. Il suo arrivo conferma la bontà del progetto che stiamo cercando di mettere in piedi".

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«Pianeta casa», a S. Vito dei Normanni si apre una nuova pagina, scritta in maniera condivisa dagli amministratori e dai tecnici e, soprattutto, in favore dei cittadini.

Il Consiglio comunale, nell’ultima seduta di venerdì 14 giugno, con voto unanime dei consiglieri, ha infatti approvato la variazione al Piano Regolatore Generale, per gli incentivi volumetrici previsti per gli interventi di ristrutturazione (ampliamento, demolizione-ricostruzione e demolizione-ricostruzione con delocalizzazione) in specifici ambiti e di zone di intervento.

«Mi corre l’obbligo di evidenziare che si giunge all’approvazione di questa Delibera (siamo tra i primi 10 Comuni di Puglia su 257), non solo dopo il dovuto passaggio in Commissione Consiliare ma anche dopo un confronto con i tecnici del posto che hanno potuto non solo conoscerne la bozza in anteprima ma anche apportare qualche utile contributo» ha detto il vicesindaco Antonio Santoro, a conclusione del suo intervento e prima che si passasse alle operazioni di voto, concluse con un suffragio unanime.

Ma perché si volta pagina?

«La prima importante novità della nuova legge regionale è insita nella sua natura strutturale, è cioè una legge che non è vincolata ad un arco temporale determinato, nel senso che non vi è una scadenza, ma rimarrà in vigore fisiologicamente fino a quando non interverrà una nuova legge in sua sostituzione», ha spiegato Santoro, ribadendo che la Regione «ha voluto fornire ai suoi Comuni uno strumento normativo strutturale da applicare nei territori interessati mediante un unico passaggio di adozione di una Delibera di Consiglio Comunale».

«Si tratta, nella sostanza, di interventi finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente ed alla promozione degli interventi di edilizia residenziale orientata alla riduzione del degrado, del sottoutilizzo e dell’abbandono degli ambiti urbanizzati interessati, così contribuendo al contenimento del consumo di suolo, all’adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici a scala urbana», aggiunge Santoro, spiegando che la finalità perseguita «è quella di rendere il patrimonio edilizio esistente più vivibile, vissuto, idoneo, efficientato e moderno».

Non solo: «La norma prevede, inoltre, che i Comuni possono applicare la variante anche nell'ambito delle zone E, quindi nelle zone agricole. Noi, ovviamente, abbiamo inserito in delibera anche le zone E, nella loro totalità, con il limite però previsto a livello normativo, a cui quindi non si poteva derogare. Per le zone E, infatti, vige, sia nella norma, e di conseguenza nella Delibera approvata, il limite normativo che consente l’applicazione della variante solo laddove vi è una destinazione di partenza di tipo residenziale e una destinazione di arrivo sempre di tipo residenziale. È possibile applicarla cioè solo sugli immobili residenziali».

E ancora – questione certamente rilevante - «la legge regionale prevede che il 15% degli oneri di urbanizzazione sia destinata alla realizzazione di interventi di eliminazione delle barriere architettoniche. Interventi che sono stati già individuati nel PEBA, recentemente approvato in Giunta e che, dopo il periodo delle osservazioni, giungerà all’approvazione definitiva in Consiglio Comunale».

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MOBILITAZIONE: GLI AGRICOLTORI DI COLDIRETTI PUGLIA DAI PREFETTI PER EMERGENZE AGRICOLE

Dalla crisi del grano alla fauna selvatica incontrollata, dalla siccità fino alla Xylella

                                                                              

Dal ‘grano nuovo’ quotato solo 337-342 euro a tonnellata alla siccità, con la cronica mancanza di acqua a causa di una gestione fallimentare della risorsa idrica in Puglia, ma anche la mancata ‘ricostruzione’ dopo il disastro causato dalla Xylella  fino all’emergenza fauna selvatica. Sono questi i temi affrontati da Coldiretti Puglia, con gli agricoltori arrivati dalle campagne che hanno incontrato i Prefetti della Puglia, con presìdi dinanzi alle sedi dei Palazzi del Governo.

“Con la Puglia invasa dai cinghiali, non c’è solo la peste africana, ma è allarme per la sicurezza delle persone in campagna e città – denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, si fanno il bagno in mare, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno divenute l’eldorado dei cinghiali, con una frequenza preoccupante di incidenti stradali”, ma devastano i raccolti divorando lenticchie di Altamura. cicerchie, fave, ceci e piselli, broccoletti, ortaggi, piantine appena seminate di favino e grano, uva soprattutto su vite a spalliera, frutta scuotendo gli alberi, tutto il sottobosco e la biodiversità dei boschi e dei parchi.  “Coldiretti Puglia chiede l’applicazione subito a livello regionale delle misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata”, insiste Pietro Piccioni, direttore regionale di Coldiretti.

Altra emergenza è la siccità – insiste Coldiretti Puglia - con la fallimentare gestione dell’acqua e della bonifica in Puglia, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze. Lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale. Per questo Coldiretti Puglia chiede un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua e siccità che affronti senza indugio annose quanto impellenti questioni a carico di ARIF e dei consorzi di bonifica commissariati: A causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati.

Uno degli effetti più devastanti della mancanza di acqua si è manifestato – incalza Coldiretti Puglia - proprio sulla produzione di grano in Puglia, stimata quest’anno in calo del 40-45% per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. Di contro la qualità risulta straordinaria con in media 85 di peso specifico e 14 di proteine, per cui Coldiretti Puglia non accetta alcuna politica al ribasso dei prezzi del grano Made In italy, con il salasso a carico del Granaio d’Italia che rende necessari interventi per aiutare le imprese che hanno perso produzione e reddito, anche rispetto a rincari dei costi di produzione ormai insostenibili.

Ma è una ferita aperta la Xylella in Puglia, con la richiesta di Coldiretti Puglia di un tavolo regionale che affronti in maniera sinergica il completamento del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, il contrasto all’avanzamento della subspecie Pauca e delle altre due sottospecie di recente scoperta, l’avvio di un secondo piano per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa in Puglia ed un pieno e consapevole coinvolgimento delle Istituzioni Nazionali e dell’Europa sul problema Xylella.

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AEROPORTI 2030, che in pochi anni si è consolidata come uno dei principali stakeholder di riferimento del settore aereo italiano, continua a crescere ed annuncia l'ingresso nell’Associazione della Rete Aeroportuale Pugliese composta dagli  scali di Bari, Brindisi, Foggia e Taranto Grottaglie gestiti da Aeroporti di Puglia e di UrbanV, la società che si occupa di mobilità aerea urbana sostenibile fondata da Aeroporti di Roma, Gruppo SAVE, Aeroporto di Bologna e Aéroports de la Côte d'Azur. 

Con questi ingressi, AEROPORTI 2030 ora comprende 10 scali nazionali, di cui 2 intercontinentali, distribuiti su tutto il territorio italiano, incluso il sistema aeroportuale della Capitale, con Fiumicino e Ciampino, il Polo aeroportuale del Nord-Est con Venezia, Verona, Brescia e Treviso, e la rete aeroportuale pugliese con Bari, Brindisi, Foggia e Taranto.

Le nuove adesioni rappresentano un passo significativo verso la mission di AEROPORTI 2030, il polo innovativo dedicato al settore aeroportuale aperto agli stakeholders di sistema, alle start-up e alle piattaforme innovative nazionali e internazionali per consolidare ulteriormente l’impegno a guidare il cambiamento verso un futuro più verde e tecnologicamente avanzato. I quattro aeroporti della Puglia, insieme a UrbanV, garantiscono una vasta esperienza e un forte impegno verso le pratiche sostenibili, l'innovazione tecnologica e il miglioramento dell'esperienza dei passeggeri. Secondo AEROPORTI 2030, infatti, gli scali del futuro devono avere una visione di trasporto intermodale con un’impostazione che privilegi sostenibilità e innovazione. Va, quindi, implementato l’uso delle energie rinnovabili e lo sviluppo di carburanti avio sostenibili. È necessario traghettare il sistema aeroportuale verso una modalità sempre più digitale che consenta a passeggeri e compagnie aeree un utilizzo efficace e sicuro delle nuove tecnologie, anche attraverso lo sviluppo della mobilità aerea avanzata e di vertiporti.

Il Presidente di AEROPORTI 2030, Alfonso Celotto, ha accolto con entusiasmo i nuovi membri, dichiarando: "siamo estremamente lieti di dare il benvenuto nella nostra associazione ad Aeroporti di Puglia e a UrbanV. Il loro ingresso rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto finora e un incoraggiamento a continuare sulla strada dell'innovazione e della sostenibilità. Siamo convinti che la collaborazione tra questi importanti attori del settore aeroportuale porterà a significativi progressi in termini di efficienza operativa e di riduzione dell'impatto ambientale. La loro esperienza e il loro impegno saranno fondamentali per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi. Inoltre, il rafforzamento di AEROPORTI 2030 che, oggi, grazie al nuovo Statuto, è la prima Associazione italiana a rappresentare i gestori aeroportuali, degli spazioporti e dei vertiporti, ci offre la possibilità di esplorare nuove dimensioni della mobilità, di sviluppare sinergie e di integrare le infrastrutture aeroportuali con le soluzioni di trasporto del futuro".

“Questo traguardo – ha dichiarato il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile - rappresenta non solo il riconoscimento del nostro impegno verso l'innovazione e la sostenibilità, ma anche una conferma che la nostra visione del futuro è condivisa dai principali attori del settore. Aeroporti di Puglia, società controllata dalla Regione Puglia e unica rete aeroportuale italiana ai sensi della direttiva europea, vuole portare in seno all’associazione la propria idea di quello che sarà il futuro del trasporto aereo, svincolandolo da una visione destinata a non essere più attuale rispetto alle nuove esigenze di trasporto. Il nostro vuole essere un impegno concreto verso l'adozione delle tecnologie più avanzate in materia di sostenibilità e digitalizzazione che avranno un forte impatto sulla ‘passenger experience’ come fattori abilitanti chiave di posizionamento lungo la catena del valore e di reinvenzione di modelli di business aeroportuale. Lo sviluppo tecnologico dei voli suborbitali vede lo Spazioporto di Grottaglie come infrastruttura strategica per l'accesso autonomo allo Spazio da parte delI’Italia, così come lo sviluppo del mercato dell'aviazione dell'ultimo miglio, in termini di evoluzione della Rete Regionale di secondo livello dei Vertiporti.  Aeroporti di Puglia, quale gestore aeroportuale operante nel Mezzogiorno coglie le peculiarità del territorio e si pone come soggetto attuatore di politiche di sviluppo dell'accessibilità nelle aree periferiche del paese di attrazione degli investimenti anche nell'ottica della ZES (Zona Economica Speciale) unica. In questo viaggio verso il futuro del trasporto aereo operiamo in grande sintonia e unità di intenti con l’ENAC, Enav e tutti gli stakeholder del settore”.

"Siamo molto orgogliosi – ha commentato Carlo Tursi, Amministratore Delegato di UrbanV – di entrare a far parte di AEROPORTI 2030. Questa adesione rappresenta per noi un'importante occasione di collaborazione con altri player del settore aeroportuale italiano e una grande opportunità per condividere la nostra esperienza nel campo della mobilità aerea urbana sostenibile. Il recente annuncio da parte di ENAC sull’entrata in vigore del primo Regolamento sugli aeromobili a decollo e atterraggio verticale rappresenta per il nostro Paese un'opportunità unica di posizionarsi come leader nella mobilità sostenibile e innovativa. Come UrbanV accogliamo con favore questa sfida e il nostro ingresso in AEROPORTI 2030 ne è la conferma: insieme, possiamo lavorare per promuovere soluzioni innovative che riducano l'impatto ambientale e migliorino l'esperienza dei passeggeri."

Dopo tre mesi di indagini si è conclusa con l’emissione di due daspo, da parte del questore di Brindisi, nei confronti di altrettanti ventenni, la vicenda che nel marzo scorso le aveva viste protagoniste di un’aggressione a una loro coetanea. Alla base dell’aggressione una vicenda tutta privata e passionale. Per un anno le due ragazze sono state diffidate dal frequentare locali pubblici come bar, ristoranti, pub, pena una denuncia penale e un’ammenda. Dunque, nei giorni scorsi, a due ragazze ventenni, una di Mesagne e l’altra di Latiano, è stato notificato il “Daspo Willy”, per essersi rese responsabili alla fine di marzo di una violenta aggressione ai danni di un’altra ragazza mesagnese nei pressi di un bar. Il “Daspo Willy” è una misura di prevenzione personale di competenza del questore, nella sua veste di autorità provinciale di pubblica sicurezza, che rientra nella categoria dei “divieti di accesso alle aree urbane”, la cui disciplina è stata potenziata a dicembre 2020, dopo i tragici fatti che portarono all’omicidio del ventiduenne Willy Monteiro a Colleferro in provincia di Roma. Nel caso di Mesagne le indagini avviate dagli agenti del commissariato di Mesagne e della divisione Anticrimine della questura di Brindisi successivamente all’aggressione hanno chiarito che l’aggressione era stata consumata dalle due ragazze verso la loro coetanea per futili motivi, in un luogo pubblico altamente frequentato da giovani e prospicente un viale ad intenso flusso veicolare, con conseguente pericolo per la circolazione stradale. Davanti a questi fatti il questore della provincia di Brindisi ha emesso il provvedimento del daspo urbano, così detto “Daspo Willy”, della durata di un anno. Per le due giovani, la misura comporta il divieto, nelle ore serali e notturne, di accedere e stazionare nei luoghi e nelle immediate vicinanze di tutti i pubblici esercizi, dai bar ai pub, ristoranti, pizzerie, osterie, fast food, e dei locali di pubblico intrattenimento che insistono nei pressi del luogo in cui è avvenuta l’aggressione. L’inosservanza del provvedimento è punita con la reclusione da uno a tre anni e dalla multa da 10mila a 24mila euro.

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La XIII edizione della Regata del Grande Salento «Brindisi-Valona» è stata ufficialmente presentata oggi (19 giugno 2024) nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sala «Mario Marino Guadalupi» di Palazzo di Città. Col presidente della Lega Navale Italiana di Brindisi, Salvatore Zarcone, erano presenti il sindaco Giuseppe Marchionna, l’assessore comunale al marketing Luciano Loiacono, il comandante della Capitaneria di Porto Luigi Amitrano, il presidente della VIII Zona FIV Alberto La Tegola. Sono intervenuti anche il Capitano di Fregata Guido Paganelli (Marina Militare
/ MariVela), il presidente del Circolo della Vela Nino Caso, l’organizzatore dell’Adriatic Cup di motonautica Giuseppe Danese e quello dello SNIM Giuseppe Meo. La presentazione della Brindisi-Valona - che partirà il 4 luglio dopo una serie di eventi collaterali - è stata utile occasione per rimarcare l’importanza degli eventi del mare che la città sta vivendo con grande partecipazione e con risultati lusinghieri sul piano tecnico-organizzativo e dell’immagine. È il caso di ricordare che Brindisi si appresta da ospitare (per la prima volta in Puglia) il campionato italiano di vela d’altura, organizzato dallo stesso Circolo della Vela.
Come ha sottolineato l’assessore Loiacono, la regata velica Brindisi-Valona è «una delle manifestazioni che fanno parte di un palinsesto molto importante per la città e che riguarda soprattutto il mare, ma oltre al mare vanno utilizzati anche gli sport e questi eventi affinché Brindisi sia sempre più attrattiva e sempre più accogliente nei confronti dei numerosi turisti già presenti e di quelli che verranno».
La prima edizione della regata si tenne nel 2011, a venti anni dallo sbarco a Brindisi dei profughi albanesi e col nobile scopo di ricordare e ripercorrere quella rotta con altri obiettivi e significati. La prima classificata in tempo reale riceverà il «Trofeo dell’Accoglienza», la prima classificata in tempo compensato nella classifica Over-All si aggiudicherà il Trofeo «Mirko Gallone». La cerimonia della premiazione si terrà nel Marina di Orikum, partner della Lega Navale Italiana di Brindisi, con l’intervento delle autorità albanesi e italiane.
«Sono molto soddisfatto dell’entusiasmo che si avverte intorno alla nostra regata e siamo lieti e orgogliosi di far parte del ‘cartello’ di eventi dedicati al mare», ha commentato il presidente LNI Salvatore Zarcone. Per il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna «la regata Brindisi-Valona rappresenta
un ricordo storico fondamentale, ripercorrendo le tappe di quel tragico ma entusiasmante evento che fu l’approdo degli esuli dei profughi albanesi in questa città. Per noi questo appuntamento, ovviamente, ha una rilevanza storica straordinaria ma questa volta si aggiunge anche un interesse per lo sviluppo delle relazioni tra le due città visto che il Consiglio comunale ha già deliberato la proposta di gemellaggio con la città di Valona».
«Questa regata - ha commentato Alberto La Tegola, presidente VIII Zona FIV - consolida il ruolo di Brindisi quale capitale della vela in questo momento storico dopo il vertice G7. Dopo la Brindisi-Corfù, la città vivrà la prestigiosa esperienza del campionato italiano di vela d’altura e quindi la Brindisi-Valona». Per il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi Luigi Amitrano, un’altra importante regata che parte dal porto di Brindisi. Noi siamo molto molto felici di esserci e io sono personalmente soddisfatto di essere il comandante del porto in questo momento storico che vede Brindisi al centro del mondo». «Come Marina Militare abbiamo accolto con grande piacere l’invito della Lega Navale Italiana di partecipare a questa importante competizione, che sta acquisendo maggior importanza contribuendo a comporre la costellazione di manifestazioni internazionali
che danno lustro alla città, alla marineria, alla regione e alla nazione», ha commentato il Capitano di Fregata Guido Paganelli di MariVela.
Alla vigilia della partenza, il 3 luglio (ore 18.30) la regata Brindisi-Valona sarà pubblicamente presentata alla città nel corso di un evento che si terrà sul lungomare Regina Margherita, ai piedi della Scalinata Virgilio, alla presenza delle autorità civili e militari.

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La Salute e la Sicurezza Sono un Diritto Inviolabile. La UIL FPL Brindisi denuncia gravi disservizi e mancanze organizzative durante il G7, paragonando la situazione a quella vissuta durante la pandemia. Nonostante i milioni di euro stanziati, i lavoratori del servizio 118 sono stati trattati in modo disumano, senza accesso a servizi igienici adeguati e costretti a lavorare in condizioni precarie.
I dipendenti della ASL e Sanitaservice di Brindisi, esposti a condizioni lavorative inaccettabili, sono stati collocati in postazioni isolate, senza acqua e con bagni chimici inutilizzabili. La UIL FPL Brindisi chiede la rimozione immediata del Capo Dipartimento del 118, Dott. Massimo Leone, e annuncia lo stato di agitazione per il servizio 118 per mancata ottemperanza della legge sulla sicurezza sul lavoro.
La UIL FPL vigilerà affinché vengano presi provvedimenti necessari per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori.

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In riferimento a quanto segnalato tramite gli organi di stampa da un’organizzazione sindacale circa la situazione dell’Unità di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Perrino di Brindisi, la direzione strategica della Asl afferma che non c’è alcun rischio di chiusura del reparto.

La situazione di criticità, già nota da tempo, ha reso necessaria l’attivazione di diverse procedure di ricerca di personale, attraverso concorsi, avvisi pubblici e di mobilità, comprese richieste di disponibilità in graduatorie regionali. Le prime unità, ad integrazione del personale attualmente in servizio, saranno disponibili dal primo settembre.

Nel frattempo la direzione strategica ha disposto, a partire dal primo luglio, la copertura dei turni attraverso la collaborazione dei medici dei reparti di Pediatria del Camberlingo di Francavilla Fontana e la mobilità in urgenza di un medico della Pediatria del Perrino.

A breve sarà avviata anche la procedura per affidare l’incarico di direttore di struttura complessa e sostituire il primario andato in pensione dal primo giugno.

Si rassicura la popolazione, e il sindaco di Brindisi che come massima autorità sanitaria aveva sollecitato la ricerca di soluzioni, che tale servizio essenziale sarà garantito.

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A Brindisi, presso “Movimenti Laboratorio Urbano”, le delegazioni provinciali delle organizzazioni regionali aderenti al Forum del Terzo Settore Puglia, alla presenza del portavoce regionale Davide Giove, hanno costituito il Forum del Terzo Settore Brindisi. L’assemblea ha nominato componenti del coordinamento provinciale i sigg.ri Vincenzo Catamo per ARCI Brindisi, Giuseppe Valerio D’Ancona per Legacoop, Francesco Fiera per Modavi, Cosimo Galasso per UNPLI, Maurizio Guadalupi per CNCA, Francesco Parisi per Confcooperative Federsolidarietà, Adriana Policicchio per Auser, Ivano Rolli per CSI, Antonio Verdura per l’Associazione Comunità Emmanuel.

È stato eletto portavoce Francesco Parisi, già componente della Consulta Welfare del Forum del Terzo Settore Nazionale e del Coordinamento del Forum Terzo Settore Puglia. A lui il mandato di riorganizzare la rete del Terzo Settore provinciale, restituirle visibilità e giusto riconoscimento, accompagnarla nella capacità di esprimere la propria rappresentanza in modo che, entro 24 mesi al massimo, un’assemblea territoriale - si auspica molto più nutrita - possa esprimere in autonomia la propria rappresentanza a livello territoriale. Il Forum Terzo Settore Brindisi è articolazione provinciale del Forum del Terzo Settore ETS, un ente non profit, principale organismo di rappresentanza unitaria del Terzo settore italiano. Si è ufficialmente costituito il 19 giugno 1997 ed è parte sociale riconosciuta.

Nel maggio 2024 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso noto che il Forum Nazionale del Terzo Settore, a conclusione della procedura di avviso pubblico per l’attuazione degli articoli 59 e 64 del Codice del Terzo Settore, è risultato essere l’associazione di enti del Terzo settore maggiormente rappresentativa sul territorio nazionale, in ragione del numero degli enti aderenti. Il Forum del Terzo Settore di Brindisi è aperto a tutte le organizzazioni di ambito provinciale legalmente costituite, con sede nella Regione. Al Forum del Terzo settore di Brindisi possono presentare richiesta di associazione gli enti iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo settore o enti senza scopo di lucro, purché con ordinamento democratico, composti in misura prevalente da enti iscritti al RUNTS di cui al D.lgs. 117/17 art 45 che, ai sensi degli artt. 2 e 3 della Costituzione promuovono una società aperta, solidale ed inclusiva, “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” contribuendo “a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”; che sono presenti in almeno 3 Comuni della Provincia di Brindisi con una base associativa stabile e organizzata oppure associano, direttamente o indirettamente, almeno 5 ETS o almeno 2.000 persone fisiche. Previa richiesta, possono essere iscritte nel Forum del Terzo Settore di Brindisi, le articolazioni provinciali dei Soci aderenti ai Forum Nazionale e/o Regionale.

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