La M dai luoghi del “No Tap” lancia un appello agli amministratori mesagnesi

Aprile 04, 2017 2120

2017-04-04 074101A Mesagne l’eco della Tap al momento è arrivata solo tramite i giornali, alcuni servizi tv e qualche post on line. Nella nostra città non se ne parla, non è argomento di discussione delle forze politiche locali e il disinteresse è generalizzato, tutto ciò nonostante il fatto che la Tap, dopo aver attraversato il Salento, approderà proprio a Mesagne per poi collegarsi alla rete nazionale del gas.

Video intervista al portavoce del Presidio No Tap Gianluca Maggiore a fondo pagina.

Intervista al portavoce del Presidio No Tap Gianluca Maggiore

Noi de “La M” abbiamo sin da subito preso una posizione contraria alla Tap e per portare la nostra solidarietà alla popolazione salentina, ma anche per poter comprendere direttamente e meglio questa intricata questione, abbiamo deciso di fare una passeggiata domenica 2 aprile a Melendugno. Qui abbiamo fatto visita al presidio No Tap costituito spontaneamente da tanti cittadini che si sono organizzati per difendere orgogliosamente il proprio territorio convinti come noi che la Tap, oltre che di dubbia utilità, abbia un impatto ambientale enorme che vede nel sacrificio degli ulivi solo la punta dell’iceberg; in tal senso basti pensare alle varie inchieste giornalistiche come quella di “Report” o quella de “L'Espresso” che proprio in questi giorni pubblica notizie riguardanti i rapporti tra aziende che “odorano” di mafia e Tap.

Abbiamo potuto così vedere con i nostri occhi che a Melendugno c'è forte delusione, amarezza e rabbia contro una classe politica che non vuole ascoltare e che vuole solo imporre scelte calate dall’alto per poi portarle a compimento utilizzando, se necessario, anche la forza. Abbiamo potuto constatare direttamente che a tutto ciò la popolazione salentina reagisce con orgoglio, coraggio e con la volontà di lottare per difendere la propria terra e il proprio futuro.

La nostra prima tappa è stata il porto di San Foca dove liberi cittadini organizzano dei forum durante i quali è possibile informarsi e intervenire direttamente ed esprimere la propria opinione. Ci siamo poi spostati nell’entroterra, verso il cantiere della discordia, dove in modo ininterrotto in questi giorni i cittadini si sono organizzati in un presidio spontaneo: qui i cittadini dormono nelle tende, mangiano sotto gli ulivi e si organizzano in turni per poter andare a lavoro e poi ritornare ancora al presidio; tutto ciò impegnandosi direttamente e sacrificando anche gli affetti. Questo perché, ci tengono a dirci più volte, la loro lotta è proprio per i loro figli perché possano crescere in un posto migliore. Abbiamo parlato a lungo con questi cittadini coraggiosi e abbiamo potuto vedere con i nostri occhi cosa sta succedendo. Ci siamo così resi conto direttamente delle motivazioni di questa gente e in noi si è rafforzata la convinzione di quanto sia necessario stare loro vicino.

In tarda serata siamo poi rientrati a Mesagne con un “leggero senso di colpa”: da domani questa gente ricomincerà a lottare, protestare pacificamente e bloccare i camion ma, pur condividendo la loro battaglia, noi non potremo essere con loro. Per questo, convinti che essere pugliesi significhi sostenersi l’un l’altro, facciamo una proposta ai nostri amministratori: sarebbe un bel segnale se il Sindaco e la Giunta della nostra Città prendessero posizione a sostegno di quella gente che ora sta lottando anche per noi mesagnesi. Sarebbe auspicabile anche che l'intero Consiglio Comunale insieme ai nostri rappresentanti politici alla Regione Puglia e al Parlamento prendessero una posizione netta e chiara. E’ infatti proprio di questi giorni l’impegno diretto di Sindaci, Comuni e parlamentari nazionali e crediamo che sarebbe bello e giusto se anche Mesagne potesse dire la sua sulla vicenda. Per questo noi de “La M” lanciamo un appello a chi ricopre cariche istituzionali e rappresentative. Fatevi sentire!

Ultima modifica il Martedì, 04 Aprile 2017 07:47