Questa pulsione, che in un contesto civile non dovrebbe avere alcuna titolarità, viene invece rilanciata ed amplificata sui social, ulteriormente degenerando, da indegna a pericolosa. È infatti allarmante l'episodio accaduto a Tea Sisto, giornalista democratica dalla lunga biografia pubblica in tema di battaglie civili, minacciata ignobilmente soltanto per aver portato avanti la battaglia contro il razzismo.
A Tea Sisto in quanto donna, professionista, antifascista, intellettuale militante, intendo destinare pubblicamente i miei sentimenti di solidarietà e vicinanza, offrendole ogni sostegno personale ed istituzionale nella sua lotta contro lo squallore dei vigliacchi e le brutture di chi ancora si ostina, anche contro il dettato costituzionale, a distinguere l'umanità per "sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali".
Toni Matarrelli
Deputato Articolo 1 MDP
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