ha risolto al fotofinish il problema del trasporto pubblico urbano per gli studenti delle scuole superiori mentre resta ancora insoluta la questione, altrettanto importante, degli scuolabus per i ragazzi delle scuole dell’infanzia e primaria, in particolare, per gli utenti che abitano in città, che, non potranno più usufruire di questo essenziale servizio pubblico, perché alcuni autisti sono andati in pensione e non sarebbe possibile assumere altro personale vista la precaria situazione finanziaria dell’Ente. “Le cose non stanno proprio così. Da quanto ci risulta nessun autista che assicurava il servizio scuolabus negli anni precedenti è andato in pensione e neppure si può parlare di problemi finanziari, atteso che, proprio nel settore del trasporto pubblico, dal 2016, è stata ridotta la spesa annua da circa 80 mila euro a 40 mila per il trasporto degli studenti delle scuole superiori”, hanno spiegato Antonio Calabrese di Progettiamo Mesagne e Angelo Pacciolla del Meetup Mesagne 5 stelle secondo cui “alla base sembrerebbero esserci discutibili scelte politiche amministrative che hanno determinato lo spostamento di due autisti di provata esperienza in altri settori, rei, a quanto pare, di aver rivendicato, legittimamente, alcuni loro diritti lavorativi poiché da moltissimi anni svolgevano mansioni superiori rispetto al loro inquadramento professionale”. Non è tutto poiché i due coordinatori hanno fatto notare che “non risponderebbe al vero il fatto che non si può assumere altro personale visto che di recente sembrerebbe essere stato ingaggiato un autista, attraverso una agenzia interinale, per poter garantire la corsa verso la struttura socio sanitaria della “Nostra Famiglia” per una spesa presunta di circa 25 mila euro”. Per Calabrese e Pacciolla: “La giunta Molfetta ha operato la scelta scellerata di mettere arbitrariamente “a riposo” i dipendenti autisti per finalità tutt’’altro che nobili, ben sapendo di ledere e sacrificare un generale interesse e diritto della comunità mesagnese al corretto svolgimento di un servizio qual è quello del trasporto pubblico”. Una situazione piuttosto nebulosa quella denunciata dai due esponenti politici di minoranza. “Ci auguriamo – hanno concluso - che venga fatta chiarezza e stante la disponibilità economica, così come indicato in premessa, venga ripristinato un servizio essenziale e fondamentale per la comunità, che non deve mai essere subordinato ad alcun altro interesse, specie se fatto per mera “ritorsione””.
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