In un anno ha lavorato bene. E il Pd riconferma Rogoli alla segreteria

Ottobre 24, 2017 1477

rogoli francescoE' stato riconfermato a Mesagne

il segretario uscente Francesco Rogoli a capo della segreteria del Partito democratico per il prossimo anno sociale. La riconferma è giunta dopo un week end politico dedicato al congresso cittadino. «Abbiamo l’occasione di celebrare questo nostro congresso mentre ricorre il decennale della del Partito democratico e dovremmo, a mio avviso, approfittare per fare il punto sull’utilità di questo strumento e su ciò che dobbiamo fare per renderlo funzionale ad affrontare le sfide, enormi, che si parano davanti a noi», ha esordito il segretario cittadino nell'aprire il congresso cittadino alla presenza di un gran numero di iscritti e simpatizzanti davanti ai quali ha analizzato lo scenario politico nazionale e locale. E nella microstoria locale Rogoli ha puntato il dito sulla rimodulazione del piano di riordino sanitario che sta creando enormi disagi all'utenza. Il tutto anche alla luce dell'allarme lanciato dalla Regione Puglia sull'aumento della mortalità in provincia. «L’indagine epidemiologica commissionata dalla regione ci ha consegnato dati preoccupanti - ha fatto notare il segretario -. C’è materia di lavoro per le Amministrazioni su questioni quali la vivibilità dei centri urbani, su politiche di moderazione del traffico, sugli stili di vita». Purtroppo, Rogoli, ha anche messo in evidenza la mancanza di dialogo con l'Amministrazione Molfetta: «Porteremo a termine il mandato che gli elettori ci hanno assegnato dalla posizione che gli elettori ci hanno chiesto di occupare e cioè dall’opposizione. Devo, però, ammettere che non molte sono state in questi anni le occasioni di partecipazione e di confronto sui problemi della città». Il Pd oltre ai problemi derivanti dal piano ospedaliero e dell'incomunicabilità con l'Amministrazione Molfetta ha posto sul tavolo anche l'adeguamento della zona Pip. «Si è riproposta - ha spiegato - in tutta la sua emergenza la discussione sullo sviluppo economico della città, in particolare a cavallo dell’approvazione del Pip e dell’autorizzazione a procedere dell’ampliamento del parco commerciale. Una scelta più dettata dall’emergenza, superando anche le perplessità della regione, pur di cogliere un’occasione che si temeva di perdere». Ed ha aggiunto: «Vogliamo dare questo contributo alla politica locale, forti della nostra storia e delle nostre identità pronti anche a contaminarci e a confrontarci alla luce del sole e per obiettivi chiari quando sarà necessario. Ma riteniamo che di questo contributo, morale, civile ed etico vi sia bisogno prima che anche in una città come Mesagne che spesso è stato l’ultimo avamposto rispetto a episodi di degenerazione, di trasformismo e di carrierismo si perda la bussola».