Riflessioni dopo l’approvazione della legge di Bilancio

Dicembre 31, 2018 1868
articolo 1 mdp logo(di Emanuele Denitto - Art.Uno MDP Mesagne) Alcune mie riflessioni dopo l’approvazione della legge di Bilancio.
E così la manovra di bilancio è passata.
 
1) Quello che fa impressione è che, anno dopo anno, i vari governi di diverso orientamento politico hanno umiliato il Parlamento impedendogli di discutere nel merito e di deliberare dopo i dovuti approfondimenti. IL POTERE LEGISLATIVO APPARTIENE AL PARLAMENTO. IL POTERE ESECUTIVO APPARTIENE AL GOVERNO. Lo dice la Costituzione ed è uno dei fondamenti della democrazia liberale.
 
2) Per restare all’ultima legislatura, così fu per la legge elettorale (imposta con il voto di fiducia), addirittura per la riforma costituzionale e per numerose leggi importanti.
 
3) Ma siccome, non c’è limite al peggio, questa volta il sedicente “Governo del cambiamento” ha messo il Parlamento (compreso i deputati di maggioranza) di fronte al fatto compiuto: prendere o lasciare, senza neanche la “scusa” dell’ostruzionismo dell’opposizione.
 
4) Nelle prossime settimane scopriremo cosa veramente contiene la legge di bilancio.
 
5) Per ora pesa come un macigno il giudizio dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio (organo imparziale) che ha sentenziato: la pressione fiscale aumenterà dal 42% al 42,5% e gli investimenti diminuiranno di un miliardo. Per il resto, leggeremo.
 
6) Aspettiamo il testo dei collegati alla legge su REDDITO DI CITTADINANZA e QUOTA 100, dopo i roboanti e contraddittori annunci, ne vedremo delle belle !
 
7) Per il momento l’attacco alle prerogative del Parlamento è la cosa più grave, anche se drammaticamente coerente con la concezione della “democrazia diretta” più volte illustrata dal M5S che prevede l’azzeramento di ogni organo intermedio della democrazia rappresentativa disegnata dalla Costituzione a favore di una democrazia plebiscitaria sulle proposte del Capo.
 
8 ) A questo punto si che (come dice Grillo) i deputati si possono scegliere con sorteggio, ovviamente pagati come impiegati con contratto di lavoro subordinato (al capo politico).
 
9) Il fascismo non si presenta sempre con le baionette e l’olio di ricino. Oggi basta svuotare di senso le rappresentanze democratiche. Ricordo l’ammonimento di Reichlin:  «I mercati governano, i tecnici amministrano, i politici vanno in televisione». 
 
10) Io non ci sto!
 
11) Difendere e inverare la democrazia rappresentativa, ridare dignità al lavoro, correggere con coraggio gli errori del passato! questo sarebbe il compito della sinistra!
 
12) Quello che c’è attualmente a sinistra non è adeguato alla situazione. Occorre scomporre e ricomporre ! Ci vuole ben altro, superando la situazione attuale. 
 
13) C’è tanto da lavorare per unire, difendere i valori della sinistra e del socialismo, innovare ! Altro che rottamare !
 
Buon 2019 ... e che sia di svolta profonda.
Emanuele Denitto
Art.Uno MDP Mesagne
Ultima modifica il Lunedì, 31 Dicembre 2018 08:12