ha partecipato a Mesagne a un incontro con il candidato sindaco del centrosinistra, Rosanna Saracino. Tema dell’assemblea è stato “Le idee e le iniziative del Pd per il futuro della città di Mesagne”. In questo modo il segretario Lacarra ha mantenuto la promessa fatta alcune settimane fa dopo il “Caso Mesagne” scoppiato a seguito dell’appoggio dato dal governatore Michele Emiliano a Toni Matarrelli, suo amico, avversario politico della Saracino. Polemiche e querelle che il segretario regionale ieri sera ha cercato di colmare e liquidare definitivamente. Ad aprire l’incontro è stato il vice segretario cittadino, Nico Pettograsso. Presente anche la segretaria provinciale, Rosetta Fusco. Dunque, l’appuntamento politico di ieri sera ha assunto un sapore particolare e un significato rilevante, dopo le polemiche sollevate per un post del governatore pugliese, Michele Emiliano, in cui snobbava la candidata sindaco del Pd, Rosanna Saracino, ed esprimeva il suo sostegno al candidato rivale, Toni Matarrelli, a capo della coalizione di liste civiche “InSintonia”, accompagnato da successive dichiarazioni e precisazioni legate all’attività professionale della Saracino che, in quanto avvocato, avrebbe difeso nelle aule di giustizia alcuni imputati esponenti della criminalità organizzata. Una vicenda che ha fatto scalpore ma che i dirigenti vogliono archiviare quanto prima. “Il segretario se è invitato viene a Mesagne per sostenere il candidato del Pd - ha esordito Marco Lacarra -. Il presidente Emiliano fa il presidente. Evidentemente egli ha bisogno di un campo largo e ha fatto le sue valutazioni. Inoltre, non è più iscritto del Pd”. Ed ha, quindi, aggiunto: “Io opererei diversamente tenendo tutti dentro considerando che fra un anno Emiliano sarà il candidato di tutto il centrosinistra. Allo stato c’è un’ipotesi esclusiva e non vedo soluzione alternativa. Anche perché non vogliamo consegnare la Regione alla destra. Bisogna restare uniti, pur nelle criticità, e bisogna costruire l’unità come punto di partenza per governare le comunità. Se non si è uniti non si governa”. La segretaria provinciale del Pd, Rosetta Fusco, ha detto di non essersi ancora sentita con Michele Emiliano. “Non ho chiesto spiegazioni per le sue esternazioni – ha precisato la segretaria - in ogni modo ritengo che un partito deve essere indirizzato verso l’unità e verso un unico intento, cioè quello di vincere le elezioni amministrative. Se questo è l’intento di tutti allora bisogna stare attenti a quando si parla”. Dopo Mesagne all’attenzione dei segretari regionali e provinciali si è posto il “Caso Ostuni” dove il Pd sta rischiando di spaccarsi poiché al candidato ufficiale Tanzarella potrebbe aggiungersene un altro dell’area “Tommaselliana”. “Non siamo contenti quando ci sono spaccature nel centrosinistra – ha spiegato il segretario Lacarra – molto spesso si superarono delle divaricazioni ideologiche per lacerazioni personali e non certo politiche. E’ il caso di Ostuni dove c’è una decisione dell’assemblea che lascia dei mal di pancia che stiamo provando a ricucire. La mia segreteria regionale passerà alla storia per la pazienza che sta dimostrando su questi fatti. Purtroppo nelle realtà locali ci sono delle rivalità che è difficile estirpare”. Per la segretaria provinciale Rosetta Fusco: “A Ostuni non c’è spaccatura nel Pd e non c’è ne sarà perché abbiamo a che fare con persone serie”.
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