Tutti i casi citati nell’articolo (e molti altri ignorati) sono già passati al setaccio di un controllo rigoroso che ha permesso di rilevare puntualmente le somme dovute e di avviare i meccanismi di recupero. Quindi “niente di nuovo sul fronte occidentale”.
L’operazione del recupero crediti è partita con diverse modalità operative: o attraverso una gradualità di azioni che consentisse al creditore accondiscendente di assolvere agli obblighi concordando piani di rientro con le rateizzazioni consentite dalla legge, oppure, nei casi in cui la morosità inveterata o mancata risposta alle diffide prodotte, attraverso strumenti più coercitivi come le ingiunzioni di pagamento o il contenzioso giudiziario.
Sono state cercate modalità di recupero transattivo con la cooperativa Cresciamo Insieme, con Lab Creation, con gli operatori insolventi di Piazza Commestibili, del Parco Potì, di altri immobili pubblici destinati ad attività commerciali, con i residenti morosi delle case popolari, ecc.. sono stati attivati i decreti ingiuntivi obbligazionari nei confronti dei Comuni di Torre S.S.na e Latiano per i crediti da noi vantati per i servizi d’Ambito. Abbiamo attivato contenziosi e riscosso crediti dalle grosse aziende del fotovoltaico. Abbiamo rigettato, con parere legale esplicito, il preteso scomputo del canone di locazione per i lavori edili svolti nel chiosco “Love Garden”. Sono altresì in corso di ridefinizione vecchi e infruttuosissimi contratti di locazione per immobili di pregio praticamente affidati in comodato d’uso gratuito per decenni. Questa è solo la minima parte di un lavorio intenso che mi viene ora in mente ma ci sono altri atti, diffide e contenziosi che potrebbero confermare le mie affermazioni.
Naturalmente tutta quest’opera defaticante di monitoraggio e recupero del credito non ha sempre dato i frutti sperati nei tempi sperati perché è storicamente invalso il malcostume di considerare i debiti verso la Pubblica Amministrazioni come non dovuti perché tanto i soldi non sono di nessuno. A questa cultura diffusa dell’evasione si aggiungano le infinite pressioni che la politica del consenso mediamente esercita perché ci siano clemenza e comprensione. In tutto questo lavorio del tira e molla come è noto ho fatto la parte del mangiafuoco e mi sono tirato addosso l’ira funesta dei creditori. Oggi, che la stessa azione viene meritoriamente messa in atto dal commissario Prefettizio, tutti plaudono e si scandalizzano.
Pompeo Molfetta