Politiche a Mesagne. All'orizzonte l'ombra "dell'anatra zoppa"

Maggio 28, 2019 1485

seggio elettorale 2019Pomeriggio al cardiopalma quello di ieri per due dei candidati sindaco

al Comune di Mesagne: Rosanna Saracino, per il centrosinistra, e Toni Matarrelli, per le liste civiche “Insintonia”. La prima ha trascorso il pomeriggio nella sede del Partito democratico, in via Roma, dove ha seguito le varie fasi dello spoglio con particolare attenzione. Toni Matarrelli, invece, lo ha seguito dal suo comitato elettorale di piazza Garibaldi. Il tutto con una punta di delusione poiché si aspettava la vittoria a primo turno. A “tradirlo”, però, sono stati i suoi stessi elettori che hanno praticato il voto disgiunto. Hanno votato, cioè, i suoi consiglieri ma non il candidato sindaco. Sintomo di malessere che Matarrelli dovrà colmare prima del ballottaggio. I due, Matarrelli e Saracino, ieri sera non hanno voluto rilasciare nessuna dichiarazione. matarrelli toni nel comitatosaracino rosanna nel pdEntrambi hanno detto lo faranno quando avranno i dati definitivi dei seggi e dopo averli analizzati. Matarrelli ha raggruppato nella coalizione “Insintonia”, nove liste civiche trasversali, cioè con elementi del centrodestra e del centrosinistra: Mesagne viva, Giovani mesagnesi, Mesagne popolare, Mesagne al centro, Avanti Mesagne, Lista Vizzino, La mia città, Mesagne insieme e Mesagne civica. Rosanna Saracino ha dato vita alla coalizione “Tutta un’altra storia” composta dal Pd, Mesagne democratica, Mesagne progressista, La M, e Liberi tutti. Stesso discorso per Carmine Dimastrodonato. Al contrario si sono resi disponibili gli altri due candidati. Il candidato sindaco Carlo Ferraro, del M5s, ha le idee chiare su cosa chiedere ai suoi elettori: “Nella fase di ballottaggio – ha spiegato - lasceremo gli elettori liberi di votare. Da parte nostra abbiamo raggiunto l’obiettivo di scompigliare il campo a certe persone togliendogli alcune certezze”. Vistosamente deluso Antonio Calabrese, di Italia in Comune, che si aspettava un risultato differente. “Abbiamo voluto lanciare un messaggio di discontinuità con il passato – ha detto - riempiendo la presente campagna elettorale di contenuti di cui, per la verità, si è parlato poco. La scorsa consiliatura è terminata in anticipo perché non si sono affrontate problematiche importanti. In ogni modo a giorni faremo un’analisi del voto e valuteremo le fasi successive”. Adesso seguiranno due settimane in cui le coalizioni “In sintonia” e “Tutta un’altra storia” cercheranno degli apparentamenti per uscire dall’impasse in cui si trovano. Per fare questo dovranno offrire qualcosa. Su questo fronte la Saracino ha un ticket aperto in campagna elettorale con l’associazione “La M” promettendo la carica di vice sindaco. Un gap che peserà nella prossima contrattazione per un eventuale apparentamento.  (Foto di Samuele Carlucci)

Ultima modifica il Martedì, 28 Maggio 2019 18:51