Elezioni a Mesagne e il contraddittorio tra i due candidati sindaco

Giugno 02, 2019 1712

comune di mesagne-Questa mattina scade il termine per la presentazione degli apparentamenti politici.

I due candidati sindaco per la guida del Comune di Mesagne non ne presenteranno. Si sfideranno con le proprie energie confidando ognuno sulla forza del proprio elettorato. Nella tornata elettorale del 26 maggio Toni Matarrelli ha ottenuto il 47,18% dei voti mentre Rosanna Saracino il 28,06%. Le liste dei candidati consiglieri comunali hanno ottenuto per Matarrelli il 52,90% per Rosanna Saracino il 26,03%. Sui sedici componenti il Consiglio nove sono stati già assegnati alle nove liste civiche della coalizione vincente “Insintonia”. Sugli scranni siederanno Vincenzo Sicilia per Giovani mesagnesi, Dino Crusi per Mesagne viva, Giuseppe Semeraro per Mesagne popolare, Anna Maria Scalera per Avanti Mesagne, Gino Vizzino per l’omonima lista, Roberto D’Ancona per la Mia città, Antimo Sportelli per Mesagne insieme, Omar Ture per Mesagne centro e Mauro Resta per Mesagne civica per lasciare il posto a Matarrelli. Sui banchi opposti siederanno sette consigliere delle altre coalizioni. E cioè Francesco Rogoli, Rosanna Saracino e Giuseppe Indolfi per il Pd, Pompeo Molfetta per Liberi tutti, Carlo Ferraro per il M5s, Carmine Dimastrodonato e Maurizio Devicienti per Mesagne moderata. In caso di vittoria di Toni Matarrelli nella maggioranza scatta il decimo consigliere: Alessandro Cesaria, de La Mia città, che prende il posto di Maurizio Devicienti di Mesagne moderata. Se, al contrario, il ballottaggio dovesse essere vinto da Rosanna Saracino entra in Consiglio Alessandro De Nitto, per “La M”, ed esce Mauro Resta di Mesagne civica. “La coalizione Insintonia ha già vinto le elezioni: abbiamo raggiunto il 53 per cento e in ogni caso avremo almeno nove consiglieri comunali su 16, ossia la maggioranza dell’assise”, ha tenuto a precisare Matarrelli -. Questo è un dato prezioso perché consegna alla città un governo stabile solo nel caso della mia elezione a sindaco. Mesagne ha bisogno di un governo solido e stabile, guidato da chi ne ha la capacità e che ha voglia di cambiare la storia di questa città”, ha concluso. Intanto, Fernando Orsini, escluso dal prossimo Consiglio comunale, ha inviato un messaggio alle parti in campo: “Sono persuaso – ha detto - che per procedere bene nella vita si ha necessità di avere sempre ben oliate due leve contrapposte: quella energica dell'entusiasmo, della passione, dello slancio e quella lenta della cautela, dell'accortezza, della prudenza. Ma da sole queste due leve non bastano se a manovrarle non c'è anche una virtù (non sempre facilmente rintracciabile): la sapienza. Perché solo la saggezza sa decidere i momenti in cui si deve accelerare e sa distinguere le azioni che esigono quando azionare il freno per non sbandare. E Dio solo sa, in questi ultimi tempi, quanta “abilità” occorre per non uscire fuori strada”. Intanto, la querelle politica si è spostata sui confronti pubblici tra i due candidati sindaco. “Secondo me rappresentano uno dei pochi punti di equilibrio in questa campagna elettorale un po' stonata”, ha spiegato Matarrelli secondo cui “anche a una settimana dal voto, continuo a pensare che non ci sia strada migliore che quella di confrontarsi sulle rispettive idee di città, perché i cittadini abbiano il maggior numero di elementi per valutare e poi scegliere”. La risposta di Rosanna Saracino non si è fata attendere: “Volevo rassicurare il mio competitor Matarrelli – ha spiegato - che non intendo sottrarmi ad alcun confronto. Anzi. Sono disponibile, in qualunque momento, a confrontarmi sui temi della città, sul programma elettorale e sul perché, per governare, servono idee, visioni e non solo numeri. Anche perché, lui, i numeri, li ha già avuti ed ha condotto la città al commissariamento con una manovra di palazzo. Non temo, quindi, confronti con Matarrelli purché il tutto avvenga nel rispetto delle regole”.