composta da nove liste civiche trasversali, cioè con esponenti politici di sinistra, di centro e di destra, che nel confronto elettorale del 26 maggio ha ottenuto la maggioranza del Consiglio comunale, il 52,90%, con 9 consiglieri. In caso di vittoria scatterà il decimo consigliere oltre il sindaco. Matarrelli nel confronto con la Saracino ha ottenuto il 47,18% dei consensi.
Matarrelli in questo confronto elettorale del ballottaggio il clima è piuttosto rovente. Come sta rispondendo la gente all’invito a votarla domenica?
“So che sembrerò di parte, ma io non ho mai visto tanto entusiasmo, una così grande voglia di partecipare alle cose della politica come in questo periodo. Eppure, la campagna elettorale è stata lunga e faticosa, non tanto per me, quanto per coloro che mi hanno attorniato ed anche, vorrei dire, per i cittadini mesagnesi. Questi ultimi hanno dovuto sopportare un clima particolarmente pesante e invece, paradossalmente, hanno reagito con gioia”.
Più volte in questa campagna elettorale è intervenuto per chiedere che i toni del confronto fossero pacati, che le tifoserie smorzassero l’astio e l’acredine, purtroppo inutilmente. Oggi a poche ore dal ballottaggio cosa pensa della sua avversaria politica Rosanna Saracino.
“Io di Rosanna penso ancora quello che pensavo prima della campagna elettorale. E cioè che è una persona perbene e una valente professionista. Mi sono dispiaciute certe sue sgradevoli affermazioni rivolte a me direttamente, ai miei compagni di avventura e anche ai mesagnesi che mi hanno votato. Non porto rancore per mia natura, penso che avrebbe potuto e dovuto scusarsi, anche per ripristinare un clima di civiltà tra noi, ma so che in cuor suo si sarà già pentita di aver detto certe cose, forse mal consigliata. Sono poi convinto che difficilmente vincerà al ballottaggio, 3 mila voti di scarto non si recuperano senza un motivo importante. Tra l'altro, sta incentrando queste due ultime settimane invocando l'anatra zoppa – se lei dovesse diventare sindaco, sarebbe un sindaco privo di maggioranza consiliare – quasi come un sistema virtuoso. Mentre sa bene che non potrebbe garantire la stabilità ad una città che invece ne ha assoluto bisogno”.
Lei dice che è difficile recuperare 3 mila voti di distacco. Tuttavia, se ciò dovesse accadere cosa farà in caso dovesse perdere il confronto?
“Non lo perderò. Ma se dobbiamo ragionare su ipotesi irrealizzabili, tornerei a fare il mio lavoro e contemporaneamente assolverei al ruolo di capo dell'opposizione del presunto governo Saracino che durerebbe pochissimo tempo e che si annuncia di assoluta retroguardia, popolato direttamente o indirettamente da tutte le figure che hanno gestito Mesagne dagli anni '70 per 4 decenni. Sinceramente mi pare una prospettiva poco felice”.
Siamo al ballottaggio, quindi, convinca i mesagnesi a votare per lei o non per la sua sfidante.
“Perché di fatto mi hanno già onorato della loro fiducia, votando in maggioranza assoluta la mia coalizione, facendomi distaccare di 20 punti percentuali la seconda arrivata in un contesto in cui i candidati sindaco erano 5 e tutti legati ai maggiori partiti nazionali (Pd, Movimento 5 stelle, Lega). Ed anche perché sanno che potrò mettere a frutto la mia esperienza e le mie competenze, oltre ad una gran voglia di fare bene per la mia straordinaria comunità”.