Mesagne. Vince la coalizione Insintonia per scrivere tutta un’altra storia In evidenza

Tranquillino Cavallo Giugno 10, 2019 3002

2019-06-10 082824La città di Mesagne ha il suo sindaco. Si tratta di Toni Matarrelli che nella sfida al ballottaggio con la sua competitor, Rosanna Saracino, l’ha battuta ottenendo il 51,61% di preferenze. La sua avversaria si è fermata al 48,39%.

Quindi, da questa mattina la città messapica può riprendere il normale cammino istituzionale che si era fermato nel gennaio scorso con la sfiducia dell’ex sindaco Pompeo Molfetta da parte della sua stessa coalizione, eccetto il fidato Vito Lenoci, e da una frangia dell’opposizione. Oltre al sindaco a breve ci sarà la composizione della sua squadra di governo affinché si metta subito a lavoro. Il Consiglio, al contrario, è stato già eletto nella tornata elettorale del 26 maggio.

Sono 10 i consiglieri in forza al sindaco Matarrelli. Per la verità si potrebbe anche dire che la maggioranza del Consiglio, ufficialmente composta da uomini eletti tra le nove liste civiche a supporto dell’ex parlamentare, è di centrodestra poiché almeno 7 consiglieri su 10 hanno avuto in passato esperienze politiche dirette in partiti di centrodestra oppure sono stati simpatizzanti di questo blocco politico. Semplicemente si tratta di una nota di colore giacché le liste civiche erano, per scelta, trasversali ai partiti tradizionali. Sugli scranni siederanno Vincenzo Sicilia per Giovani mesagnesi, Dino Crusi per Mesagne viva, Giuseppe Semeraro per Mesagne popolare, Anna Maria Scalera per Avanti Mesagne, Gino Vizzino per l’omonima lista, Roberto D’Ancona per la Mia città, Antimo Sportelli per Mesagne insieme, Omar Ture per Mesagne centro, Mauro Resta per Mesagne civica e Alessandro Cesaria per La mia città.

Nei banchi dell’opposizione, invece, siederanno Francesco Rogoli, Rosanna Saracino e Giuseppe Indolfi per il Pd, Pompeo Molfetta per Liberi tutti, Carlo Ferraro per il M5s, Carmine Dimastrodonato per Mesagne moderata. Inutile dire che Matarrelli gongola. “E’ stata una campagna elettorale, lunga e faticosa – ha spiegato -, però molto bella perché abbiamo avuto l’opportunità di incontrare tanti cittadini con cui abbiamo avuto modo di confrontarci. Abbiamo fatto della partecipazione l’elemento caratterizzante della campagna elettorale. Non come strumento di propaganda ma come momenti di incontro con i cittadini, con le associazioni di categorie, di volontariato, di tutte le realtà attive di Mesagne con cui abbiamo arricchito il programma. Poi abbiamo fatto incontri con organizzazioni sovracomunali, veramente decine di incontri che ci hanno permesso di avere un’idea rispetto a quello che dovrà essere l’imminente futuro della città e soprattutto quello che dovrà essere nei prossimi dieci anni”.

Ed ha aggiunto: “Un sindaco che non ha la forza dei suoi concittadini potrà essere bravissimo, potrà avere la migliore giunta del mondo, potrà avere consiglieri preparati ma non riuscirà a cambiare la storia di una comunità. La storia si cambia se oltre ad avere persone preparate ci sono i cittadini che possono dare il loro contributo a 360 gradi. E i mesagnesi sono pronti per questa sfida. Io ne sono convinto e lo ha testimoniato il risultato del primo turno quando il Consiglio comunale ha avuto quel consenso così alto che gli ha permesso di ottenere la maggioranza”. E alla domanda cosa farà lunedì ha risposto: “Riposerò per qualche ora perché la campagna elettorale di un sindaco è dura in quanto i cittadini vogliono sentirlo, vogliono vedere chi li rappresenterà, quindi è giusto dare udienza e confrontarsi. Tuttavia, il riposo durerà poco perché il sindaco ha il dovere di formare subito la sua squadra di governo e intervenire sulle cose urgenti. Come ripristinare il decoro urbano, cose essenziali perché Mesagne si appresta ad ospitare i turisti. Immediatamente ci sarà anche la programmazione di Mesagne estate. Non possiamo permetterci battute di arresto giacché la città si è caratterizzata per una serie di eventi culturali”. Insomma, ieri sera a Mesagne erano, quasi, tutti “Insintonia”. (Foto di Samuele Carlucci) 

Ultima modifica il Lunedì, 10 Giugno 2019 19:41