Credo possa essere utile offrire una breve sintesi introduttiva sul contesto macroeconomico e sociale dell’Italia, secondo i dati Istat 2019. Il quadro economico e sociale italiano si connota per la persistenza di incertezze sugli sviluppi a breve dell’economia, per problemi strutturali che incidono sul potenziale di crescita e sulle condizioni di sostenibilità di medio e lungo termine del Paese. In uno scenario internazionale di rallentamento, nel 2018 l’economia italiana ha segnato una netta decelerazione rispetto al 2017, sperimentando nel corso dell’anno un andamento pressoché stagnante, con segnali di flessione nel secondo semestre. In questo quadro, le recenti previsioni Istat per l’economia italiana stimano, per il 2019, una lieve espansione del Pil, sostenuta solo dalla domanda interna. La situazione delle famiglie italiane in termini di attività reali e finanziarie è migliorata, dopo un triennio di risultati negativi, confermando una rilevante specificità del nostro Paese nel panorama europeo.
L’OCSE – l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - afferma che in Italia “è probabile un rallentamento della crescita. L’incertezza sulle scelte della politica, l’aumento dei tassi d’interesse e la minore creazione di posti di lavoro stanno frenando i consumi delle famiglie”. Secondo lo stesso Istituto, sul fronte del lavoro, il tasso di disoccupazione in Italia è previsto in calo dall'11,3% del 2017 al 10,8% nel 2018, mentre per il 2019 la stima è del 10,5%. L’occupazione ha continuato a crescere, seppure a ritmi inferiori rispetto ai due anni precedenti, riportandosi su un livello simile a quello pre-crisi. Contestualmente, è proseguita, con una intensità maggiore, la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro. Ne è conseguito un calo del tasso di disoccupazione, che rimane comunque ampiamente superiore a quello dell’area euro, dove si attesta all'8,3% nel 2018 e all'8,0% nel 2019, in calo rispetto al 9,1% del 2017. Le proiezioni dell’Istat indicano una marcata diminuzione della popolazione e una significativa trasformazione della sua struttura per età da qui al 2050. Questi cambiamenti ridurrebbero progressivamente, già nel medio termine, la popolazione in età lavorativa, con possibili ricadute negative sul potenziale di crescita economica e impatti rilevanti sull’organizzazione dei processi produttivi e sulla composizione e qualità del capitale umano. L’accentuarsi dell’invecchiamento demografico comporterebbe, inoltre, significativi effetti sul livello e sulla struttura della spesa per il Welfare.
Lo scenario in Puglia Una veloce ma ponderata lettura del Documento di Economia e Finanza della Regione Puglia, relativa al triennio 2019 - 2021, fornisce alcuni dati relativi allo scenario socio – economico pugliese. A livello territoriale, a differenza di quanto accade per il livello nazionale, mancano dati ufficiali economici sulle proiezioni di crescita. Si tratta di una delle maggiori criticità della statistica ufficiale per tutti i coloro che si occupano di politiche territoriali. Nel corso del 2018 le previsioni sulle stime di crescita per l'Italia sia per il 2018 sia per il 2019 sono state riviste al ribasso, per il rallentamento della domanda e per le aspettative non rosee. Il dato certo è che il Paese continua a presentarsi fortemente diviso in due dal punto di vista economico. Al Nord si assiste ad un consolidamento della ripresa mentre le regioni meridionali registrano solo deboli segnali di ripresa. In Puglia, relativamente al 2017, la crescita si attesterebbe al di sopra del mezzo punto percentuale a prezzi costanti. Il contributo dell'industria in senso stretto sarebbe al di sopra del 1,5% rispetto all'anno precedente; il settore delle costruzioni in leggero aumento, ma al di sotto del mezzo punto percentuale. Il contributo dell'agricoltura segna numeri in negativo. Tali tendenze sono confermate anche per il 2018 e per il 2019, anni nei quali ci si attenderebbe un incremento del PIL in termini reali poco al sotto del punto percentuale. Segnali positivi nel 2018 dovrebbero confermarsi nel turismo, nelle esportazioni, nei settori innovativi e nella ripresa del settore siderurgico. Dopo questo breve ma dovuto inquadramento della situazione economica e sociale del nostro Paese, utile per offrire una chiave di lettura ai cambiamenti in atto, e ai quali siamo tenuti ad adeguarci, ritengo di poter introdurre gli obiettivi programmatici di consiliatura delineando quelli che sono i principi di riferimento rispetto ai quali si articolerà nel merito il programma di governo per i prossimi cinque anni. ll nostro progetto per la città di Mesagne - la vision che accompagnerà la nostra azione e il modo nel quale intendiamo tradurre le linee programmatiche previste dalla legge - è la costruzione di una comunità urbana consapevole e consapevolmente in sintonia con il territorio che la sua storia millenaria ha saputo consolidare, caratterizzare, plasmare. Comunità e territorio sono le due facce di una stessa, ambiziosa medaglia: quanto più la comunità che abita un luogo saprà essere consapevole della sua corale soggettività, tanto più e tanto prima la cura, il decoro, la qualità del suo ambiente (di vita), il benessere e la felicità pubblica diventeranno il più urgente bisogno collettivo. E simmetricamente: quanto più il territorio che la comunità abita saprà restituire valore patrimoniale (anche in termini economici) ai suoi abitanti, tanto più quella comunità se ne vorrà prendere cura. È questo il processo virtuoso che vogliamo innescare. È questo il progetto di città che ambiziosamente coltiviamo.
Funzionale ad esso è anzitutto una nuova organizzazione della progettualità. Non più progetti singoli, singole soluzioni di competenza di questo o quel settore specifico, ma in accordo con la spinta e le sollecitazioni che ci pervengono dall’Unione Europea, progetti integrati, transdisciplinari, partecipati, strategici; progetti che siano sistematicamente capaci di declinare la sostenibilità nelle sue componenti ambientali, economiche e sociali. Siamo tutti chiamati a cogliere il senso dei profondi mutamenti in atto sul piano economico, sociale e politico. La responsabilità condivisa – altrimenti detta democrazia della partecipazione - è uno dei più grandi obiettivi ai quali possiamo rimandare per scommettere sul futuro di Mesagne e su quello delle prossime generazioni. Pochi ma inderogabili i principi sui quali fondare le linee di programma e la loro attuazione: - la legalità, non potendoci permettere alcun calo di attenzione sui percorsi già intrapresi e consolidati, senza trascurare nuove forme di microcriminalità. Se la Scu nella sua connotazione storica sembra un fenomeno non più attuale, persistono presagi e strutture di nuova organizzazione e forme diversificate di gestione di affari criminali. Essenziale, oggi come ieri, puntare sul rafforzamento del rapporto di collaborazione tra Commissariato di Polizia, Comando dei Carabinieri, Guardia di Finanza. E tra questi e le istituzioni politiche - a partire da Sindaco e Giunta - le Scuole e i presidi di legalità attivi sul territorio anche per porre in essere azioni di prevenzione dei fenomeni di illegalità; da questo punto di vista pensiamo sia necessaria la riattivazione dell’Osservatorio della Legalità. Sarà utile, però, modificare il suo regolamento al fine di poterlo rendere più snello e funzionale allo scopo. Ad esempio potrebbe essere utile l’attivazione di un direttivo, dello stesso osservatorio, con il compito di essere immediatamente convocato nei casi in cui si ravviserà l’esigenza di un rapido confronto (tipo comitato di sicurezza pubblica). - democrazia diretta, partecipazione e trasparenza: forme incisive di democrazia diretta sono priorità del governo cittadino che mira a favorire la partecipazione dei cittadini alla vita sociale, politica e culturale della città. Si intendono porre le condizioni per permettere ai cittadini di partecipare in modo attivo all’attuazione di progetti, dei servizi e all’implementazione qualitativa di quelli già esistenti. I referendum senza quorum sono alcuni degli istituti più efficaci, a disposizione dei cittadini, per partecipare ai processi decisionali delle politiche locali. Si ritiene utile incentivare i processi di consultazione dei cittadini per raccogliere suggerimenti ed evidenziare criticità (questionari, sondaggi). Al fine di poter fornire maggiori garanzie ai cittadini circa l’esecuzione dei procedimenti relativi ad alcuni istituti di partecipazione popolare, intendiamo regolamentare, in particolare, quelli previsti dal nostro statuto agli articolo 33,34 e 35 (petizione popolare, proposta popolare, referendum consultivo).
I Comitati di quartiere, in costante e proficuo contatto con l’Amministrazione Comunale, possono offrire contributi decisivi per la segnalazione e la risoluzione di problematiche e per garantire qualità di vita adeguati agli standard attesi. Importante garantire la totale trasparenza dell’attività di governo attraverso l’attuazione piena e concreta della legge 33/2013, garantendo in primis la fruizione di un sito istituzionale utile, efficiente ed aggiornato; come pure il controllo sulla legittimità e la trasparenza degli atti amministrativi (Carta di Avviso Pubblico). Il bilancio partecipato è lo strumento previsto per favorire la partecipazione del cittadino al bilancio preventivo dell’ente. In quanto strumento di ascolto e confronto, potrà permettere ai cittadini di considerare le spese previste e di valutare l’operato dell’amministrazione Comunale. - l’innovazione e la semplificazione, puntando su progettualità, dispositivi e modalità operative in grado di segnare un cambio di passo, rendendo la città possibile frontiera di sviluppo e di facilitante tecnologia. Si tratta di agevolarne la crescita promuovendo progetti in grado di investire nell’economia del futuro e di far scaturire opportunità per tutti, in particolare per le giovani generazioni. Riteniamo che la semplificazione, anche attraverso la digitalizzazione delle procedure amministrative, accresca la fiducia nell’amministrazione e alimenti un contesto favorevole agli investimenti, all’innovazione, all’imprenditorialità e alla riduzione del carico fiscale sul cittadino. Il sito istituzionale del Comune diventerebbe il punto di accesso a “Mesagne Digitale”, uno strumento per restituire al cittadino ed alle imprese il diritto di seguire l’iter di una pratica, di potersi riferire ad un responsabile di procedimento, di ottenere risposte in tempi certi attraverso la disponibilità di sportelli dedicati, di usufruire delle informazioni con strumenti digitali e telematici. La mission sarà quella di arrivare alla certificazione dell’ente ISO 14001 ed introdurre la Carta dei servizi del cittadino, per assicurare la qualità dei servizi erogati attraverso la definizione di standard e delle modalità di accesso agli stessi. La carta dei servizi rappresenta una forma di tutela, definendo i diritti e i doveri del cittadinoutente e assicurando la trasparenza attraverso un'adeguata informazione. Intendiamo fare riferimento ad modello di città pensato, nei vari settori, come un sistema integrato di spazi e servizi urbani da gestire con determinazione e passione dal basso. Partire da un’idea di Città Il sistema-città, di qualunque dimensione esso sia, è un sistema socio-ecologico complesso. Sociale, perché nello spazio dell’insediamento urbano, prende corpo una fitta rete di relazioni capaci di produrre identità collettiva, beni e servizi, cultura, legami interpersonali, rapporti intergenerazionali, storia e storie di tradizioni e di innovazione; il tutto in un processo narrativo sempre dinamico e originale che trasforma uno spazio qualunque nel luogo di quella specifica comunità urbana, l’atto insediativo di una moltitudine (più o meno estesa), nell’abitare di una ben definita.
Comunità. Ecologico, perché nel tempo lungo della storia, la natura, dapprima presente in quello spazio, e la cultura, prodotta da quella comunità insediata, s’intrecciano per dare origine a un territorio. Complesso, perché il sistema-città è il luogo dell’abitare, l’abitare dell’uomo/comunità; il sistema-città è lo spazio che si fa luogo in un territorio in cui il paesaggio urbano è il segno di una relazione coevolutiva tra insediamento umano e ambiente. Ma l’abitare fondato su un registro di alleanza tra natura e cultura, tra cultura e storia è di per sé un processo complesso, il più complesso che ci sia. E alle problematiche, alle contraddizioni, alle sfide poste da un sistema complesso non si possono dare risposte elementari perché sarebbero insufficienti e inefficaci; occorrono politiche integrate, risposte interconnesse, soluzioni altrettanto complesse; occorre innanzitutto una generale visione politicoamministrativa di tipo olistico, non bastano i particolari punti di vista di settore; occorre avere un progetto complesso e complessivo di città, non basta dare soluzioni specifiche ai singoli temi che ci accompagneranno nell’azione amministrativa che ci accingiamo a svolgere. In questo quadro, avrà un ruolo decisivo la programmazione delle attività per il progetto del nuovo PUG della città di Mesagne. Esso stesso dovrà avere un carattere e un taglio interdisciplinare, in grado di guidare l’intero processo di rinnovamento urbano, materiale e immateriale, per portare definitivamente Mesagne nel cuore del terzo millennio. Siamo convinti infatti, che l’idea avanzare piani frammentari in questo o quel settore per programmare l’idea di città sia profondamente superata perché ancorata ad una visione novecentesca. Crediamo invece nel processo contrario: il piano deve essere strumentale ad una chiara e distinta idea di città, anzi di territorio intero. Esso deve essere il prodotto intersettoriale di un più generale evento culturale, lo strumento di cui si dota la comunità urbana, appunto, per prendersi cura del suo territorio. Il PUG come evento culturale, quindi, non come risposta alle spinte più o meno lecite della rendita immobiliare; così lo stiamo immaginando, come occasione di confronto e incontro tra il sapere esperto e i saperi esperienziali degli abitanti, all’interno di un processo culturale che abbia il suo focus nel convincimento che non esista città senza il suo intorno rurale e che non esista la città di pietra senza la città di carne ed ossa. Per tale ambizioso progetto sarà studiata la costituzione di una “Casa della città”, il luogo in cui la comunità mesagnese potrà decidere e condividere la sua idea di futuro, un luogo in cui il progetto del nuovo PUG prenderà corpo e troverà un’anima. E veniamo al dettaglio delle aree programmatiche.
LE POLITICHE DI SOLIDARIETA’ SOCIALE
La frammentarietà e la discrezionalità che hanno caratterizzato le politiche sociali fino all’approvazione della legge 328/00 sono state in parte superate dal disegno riformatore che mira all’unitarietà, all’integrazione delle politiche di welfare e alla costruzione di un sistema fondato sull’universalismo e sulla selettività degli obiettivi. La legge ha inglobato una serie di cambiamenti nelle metodologie di gestione dei servizi sociali ma anche la possibilità di stipulare accordi e convenzioni che permettono una programmazione da parte di tutti gli attori sociali. Il sistema è stato costruito sulla base di alcuni concetti chiave (sussidiarietà e integrazione) che hanno permesso di avviare un processo di trasferimento delle funzioni dallo Stato alle regioni e da questi ai comuni.
Il Piano Sociale di Zona è la più significativa innovazione che la legge 328/00 ha introdotto in materia ed è lo strumento del quale l’ente locale è responsabile al fine di garantire qualità e pari opportunità di accesso ai servizi. La legge 328 ha introdotto un sistema che prevede l’accesso alle prestazioni e ai servizi della rete integrata a tutti i cittadini, con priorità di risposta alle persone in stato di bisogno, con incapacità totale o parziale, con difficoltà di inserimento. Uguali diritti e doveri sono affermati attraverso il concorso di ciascuno ai costi, in relazione alle disponibilità economiche. L’ottica si sposta dalla gestione diretta alla regia dei gestori e la zona costituisce una soluzione obbligata per rispondere a due esigenze tipiche del nuovo welfare: una visione del territorio che chiede politiche ad ampio spettro e una modalità di gestione che tiene insieme una pluralità di risorse. Bisogni sempre più insistenti obbligano l’Ente a valutare in modo complessivo e mirato le misure di contrasto alla povertà obbligando il welfare locale ad una gestione unitaria e differenziata che comporta un lavoro complesso e competenze per alcuni aspetti ancora inedite. Punti programmatici: - Riorganizzazione e potenziamento degli uffici: segretariato sociale, servizio sociale professionale; - Piani di contrasto alla povertà, già approvato nello scorso Consiglio Comunale con Delibera n.15 del 25/07/2019. Se anche tutti gli interventi previsti dovessero produrre l’effetto sperato, non si determinerebbero comunque i risultati necessari e auspicati con ogni sforzo. Occorre attivare e confidare nella migliore organizzazione della rete che costituisce il sistema del volontariato, delle agenzie solidaristiche e del terzo settore per far fronte alle crescenti forme di povertà o a forme di temporaneo bisogno. Si ritiene utile: - La creazione di un albo delle associazioni di volontariato attive sul territorio che si adoperano per far fronte a crescenti bisogni e nuove povertà; incentivare interventi efficaci ed efficienti di supporto alle politiche sociali, anche attraverso una piattaforma gestibile dall’ufficio politiche sociali e accessibile alle associazioni stesse; - Promuovere attraverso il volontariato modelli di solidarietà che hanno come destinatari tutti, in special modo i bambini (es.: usato solidale per la riduzione degli sprechi). 7 IL SINDACO - Ambito territoriale e politiche sociali necessitano di raccordo e visione unitaria. Si prevede l’istituzione di un fondo unico di Ambito, con relativa rendicontazione distinta, per scongiurare confusione di fondi e anticipazioni di difficile dettaglio. Dovrà essere ultimato il recupero di tutte le somme anticipate dal Comune di Mesagne per i servizi garantiti negli altri comuni dell’Ambito. - Emergenza abitativa: individuare nelle strutture ricettive nella disponibilità di privati la possibilità di creare accordi ad hoc per l'affittanza di singoli posti letto o di nuclei familiari. - Prevenzione e contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo: la legge 9/2016 prevede le misure di contrasto al gioco patologico per tutelare le fasce più deboli e maggiormente vulnerabili della popolazione e contenere l'impatto delle attività connesse all'esercizio del gioco lecito sulla sicurezza urbana, sulla viabilità, sull'inquinamento acustico e sulla quiete pubblica. In tema di disabilità, il Comune di Mesagne è stato precursore di servizi ed interventi regolamentati da leggi nazionali e regionali (legge 104/92; legge 328/00, legge 19/2006). Si rende necessario il mantenimento di un capitolo del bilancio comunale dedicato alla disabilità che integri la progettazione resa con gli interventi previsti dai piani di zona. Nell’ottica della valorizzazione delle esperienze a valenza educativa, si intendono prevedere forme di collaborazione con le realtà del territorio che gestiscono progetti a valenza socio-riabilitativa (attività sportive e socializzanti; di promozione di salute e benessere). Uno degli obiettivi principali che si vogliono traguardare in questa consiliatura è l’adozione del Piano Eliminazione barriere architettoniche (PEBA). Come è noto a tutti, nonostante un ampio quadro normativo di riferimento (art. 3 della nostra Carta costituzionale, la Legge n.41/1986, Legge 104/1992, Convenzione ONU del 2006 sui diritti delle persone con disabilità divenuta legge italiana il 3 marzo 2009) imponga a tutti gli Enti Locali di porre in essere tutte le misure necessarie per garantire il diritto a tutte le persone con disabilità, disabilità parziale, anziani e in generale a tutti i cittadini la piena accessibilità nei luoghi urbani, ed in particolare negli edifici e spazi pubblici, ancora in tantissime realtà non si è raggiunti l’obiettivo. Mesagne, dunque, non può permettersi altri ritardi per cui, già a partire dai prossimi mesi, si dovrà procedere d alla redazione del piano, partendo dall’atto indirizzo DGC n° 129 del 2017 che indicava un percorso partecipato. È fondamentale, infatti, dal nostro punto di vista, un confronto con tutta la città e in particolar modo specie con quelle associazioni che sul territorio si occupano della tutela delle persone con handicap. Si prevede lo spostamento dell’ufficio handicap in locali accessibili posti a pianoterra. Tra gli obiettivi di questa amministrazione è l’istituzione della figura del Garante dei Diritti della Persona Disabile, presente già in molte realtà locali e regionali, sempre nell’ottica di raggiungere una reale inclusione delle persone disabili nella vita cittadina che avrà funzioni di controllo e vigilanza sia interni all’amministrazione che esterni (associazioni che gestiscono servizi pubblici in cui sono coinvolte persone con disabilità), sollecitare l’attivazione di tavoli tecnici anche regionali per affrontare determinate problematiche, intervenire di propria iniziativa o su segnalazioni esterne in merito a disfunzioni o ritardi che pregiudichino l’esercizio del diritto della persona disabile.
Detta figura, che comunque svolgere la sua funzione a titolo gratuito, sarà istituita tramite apposito regolamento. Pari opportunità: è nostra intenzione riattivare, nel breve periodo, la commissione comunale per le pari opportunità, quale importante strumento di ausilio del consiglio comunale nelle politiche nelle politiche della promozione della parità di genere a tutti i livelli. Auspichiamo la formazione di una commissione che possa operare in piena autonomia per tali motivi pensiamo di porre dei correttivi nel regolamento ora vigente. Anziani. Obiettivi: contrasto alla solitudine e all’isolamento, mantenimento delle autonomie personali e sociali, implementazione dei servizi domiciliari, azioni finalizzate alla riduzione dei fattori di rischio legati ad eventi avversi (emergenza caldo/freddo, epidemie influenzali). Le azioni in favore della popolazione anziana saranno sostenute/implementate in maniera complementare rispetto ai servizi esistenti (servizi di ambito, centro sociale “Bardicchia”).
Si intendono promuovere attività di medio-lungo periodo, per sensibilizzare il territorio sui temi della fragilità legata alla terza età attraverso: ● promozione e sostegno di eventi e iniziative per animare il territorio, in collaborazione con i bambini delle scuole, finalizzate a valorizzare la partecipazione attiva della popolazione, per favorire incontro/scambio tra generazioni e processi di invecchiamento attivo; ● promozione del diritto alla salute e del benessere delle persone anziane; ● servizi finalizzati al sostegno/presa in carico della famiglia dell’anziano; ● servizio di teleassistenza che si propone di fornire ai cittadini una copertura assistenziale mediante telefono cellulare. Immigrati 1. SPRAR: manifestare la volontà politica dell’accoglienza come buona prassi di integrazione 2. Istituzione della figura di un consigliere eletto dalla comunità stranieri che possa presenziare ai consigli comunali; 3. Formazione del personale comunale relativamente alle nuove leggi sull'immigrazione; 4. Residenza sociale; 5. Creazione sportello immigrazione; 6. Apertura CPIA (Centro Provinciale per l’istruzione degli adulti) a Mesagne.
Minori Il Servizio sociale in favore dei minori svolge funzioni integrate fra loro quali assistenza, sostegno e aiuto nella genitorialità alle famiglie e ai minori. Per l’area minori si ritiene: ● di rafforzare i servizi domiciliari a fronte di difficoltà e carenze nella gestione del ruolo genitoriale; ● di promuovere eventi “scuole in festa” legati al tema del riuso, decoro e recupero delle tradizioni storiche; ● dare continuità al progetto “Le parole crescono con me” tra Comune, Scuole dell’infanzia e il NIAT per stimolare l’acquisizione delle abilità verbali nei minori di età prescolare con disturbo e/o ritardo del linguaggio; ● di continuare a dare significato e valore alla marcia dei diritti che si svolge ogni anno; ● di sensibilizzazione sul tema adozione e cura degli animali. Persone senza fissa dimora: prevedere la residenza sociale alle persone prive della fissa dimora per permettere loro di accedere a quei servizi/interventi ai quali si accede solo mediante residenza e non con la semplice domiciliazione. SALUTE - AMBIENTE – BENESSERE ANIMALE L’azione amministrativa sarà finalizzata alla promozione della sostenibilità ambientale, considerando la forte connessione esistente tra ambiente e salute. Il tema della sanità, connesso a quello della sanità, rimanda al destino – e alla destinazione concreta – dell’Ospedale San Camillo de’ Lellis. Salute Si intende: - Ottimizzare e potenziare la “Porta Unica di Accesso” ai servizi sanitari e socio - sanitari, al fine di garantire la presa in carico del paziente da parte dei servizi pubblici, per un corretto orientamento diagnostico e terapeutico o riabilitativoassistenziale - Migliorare e potenziare il servizio di Assistenza Domiciliare e snellirne la procedura di attivazione. - Implementare tutte le potenzialità del Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) di Mesagne (ex ospedale), finanziato dalla Regione Puglia, puntando sulla Telemedicina e la Teleassistenza, in particolare per monitorare i pazienti cardiologici e cronici (patologie polmonari, diabete); - Campagne gratuite di screening e visite specialistiche per la popolazione;
- Intensificare le campagne di Prevenzione primaria (fumo, alcool, droghe, ludopatia, bullismo) anche con metodologie innovative e coinvolgenti, in collaborazione con gli istituti scolastici; - Mesagne “Città Cardioprotetta": installazione di diversi DAE (defibrillatori) in punti strategici della città; - Rendere Mesagne sede di un centro di elaborazione di ricerche e innovazioni in tema “Salute e Ambiente”, con particolare riferimento al Programma di Decarbonizzazione della Regione Puglia nel quadro della strategia di transizione energetica nazionale, considerata la posizione della città che è posta tra i grandi siti industriali di Brindisi Cerano e di Taranto ed è punto di snodo dei gasdotti internazionali che attraverseranno la Puglia; - Lanciare la campagna “ARGINE” (Avviamento alla Ricerca dei Giovani Neolaureati) per trattenere sul nostro territorio i giovani al termine dei percorsi formativi universitari o favorirne la conservazione di un legame stabile con i luoghi d’origine, grazie a borse di studio e progetti finanziati da soggetti istituzionali e dal cinque per mille destinato da tutti i cittadini; Ambiente. La tutela del territorio è strettamente connessa alla tutela dell’ambiente. L’azione amministrativa sarà finalizzata alla promozione della sostenibilità ambientale, con uno sguardo rivolto a tutti gli aspetti: ottimizzazione della raccolta differenziata, riduzione dell’inquinamento ambientale, riduzione dei consumi energetici. E’ necessario ripartire da progetti di sensibilizzazione, che coinvolgano le agenzie educative e l’intera Città, finalizzati alla condivisione di buone pratiche per ridurre l’inquinamento e tutelare l’ambiente in cui viviamo. Si intende: - promuovere giornate ecologiche e campagne di sensibilizzazione sugli stili di vita sostenibili; - percorsi e programmi educativi a tema per istituti scolastici e cittadini (progetti che prevedono attività di recupero, riutilizzo, riuso, riciclo);
- effettuare analisi e monitoraggio in campo ambientale (per la qualità dell’aria, come il controllo delle centraline su pali intelligenti multifunzione, da cui ricavare informazioni per la comunità); - Sostenere i progetti di mobilità sostenibile, con percorsi pedonali e ciclabili che collega il territorio tutto, con un sistema di car - sharing e bike - sharing; - promuovere il trasporto pubblico locale sostenibile, prevedendo circuiti di collegamento tra centro e zone periferiche; - attivare azioni supplementari di manutenzione del verde pubblico affidate ad esperienze di cittadinanza attiva, in grado di coinvolgere le famiglie, i quartieri organizzati in comitati, le scuole e le parrocchie affinché ci sia una concreta gestione condivisa e cura “collettiva” del verde pubblico; - attivare tutte le misure idonee a scongiurare la prassi ormai consolidata dell’incivile ed illegale pratica dell’ abbandono dei rifiuti nelle strade, nelle periferie e nelle nostre campagne potenziando il sistema di controllo del territorio (videosorveglianza) e il relativo sanzionamento. Raccolta e smaltimento dei rifiuti L’Agenzia Regionale ha riavviato le procedure per la gara unica d’ambito sulla scorta dei progetti proposti dai singoli Comuni. Il Comune di Mesagne ha già appaltato con la gara ponte il servizio di raccolta e smaltimento. Il nostro sistema di smaltimento dei rifiuti sostiene spese di trasporto elevate, poiché lo smaltimento avviene in impianti fuori provincia. L’abbattimento dei costi della Tari dipende innanzitutto dalla possibilità di smaltimento in impianti prossimi ma anche dalla maggiore capacità di differenziare. Mesagne è già “Comune riciclone”; per incrementare la percentuale di differenziata occorre studiare ed attivare un sistema di raccolta puntuale che prevede una modalità di calcolo della TARI sulla scorta di tre elementi a) Quota fissa; b) Svuotamenti preassegnati; c) Quota variabile che mira ad incentivare la differenziata, premiando chi differenzia di più. Occorre, altresì, far partire il sistema di raccolta degli olii esausti ed incentivare l’uso della compostiera domestica, coinvolgendo tutti gli abitanti delle zone residenziali. Incentivazione dello smaltimento dei rifiuti speciali da parte dei cittadini, prevedendo l’impiego di fondi regionali e/o nazionali destinati allo smaltimento degli stessi. Può essere utile l’introduzione e l’educazione ad altri modelli di economia sostenibile, come l’economia circolare, improntata alla possibilità di autorigenerazione, immaginando prodotti e processi virtuosi, meno o poco impattanti, equi e ad alto valore sociale e territoriale. Questo tipo di economia crea opportunità economiche e vantaggi competitivi su base sostenibile, sposando i concetti di riutilizzo, riparazione, ricostruzione e il riciclaggio.
Segnali di attenzione potranno essere inseriti nel nuovo capitolato del servizio mensa scolastica, vietando: - l’utilizzo di stoviglie usa e getta; - l’utilizzo della casa dell’acqua, sollecitando al controllo e al monitoraggio la ditta che si occupa dello stato e della sostituzione dei filtri dell’acqua distribuita. L’obiettivo è ridurre, ed educare a farlo, l’uso della plastica preparandoci ad obblighi oramai impellenti. L’Europa dispone di un modello legislativo da difendere e promuovere a livello internazionale, data la natura globale del problema dell’inquinamento marino causato dalle materie plastiche. Il benessere degli animali Gli animali fanno parte della città, abitanti speciali che condividono spazi pubblici con i loro padroni e con tutta la popolazione. Compito dell’Amministrazione è quello di proseguire nelle azioni di informazione, sensibilizzazione, educazione ad un corretto rapporto, soprattutto per quanto riguarda i cani. Azioni: - Campagna di microchippatura e di sterilizzazione degli animali; - Individuazione di un’ulteriore area da destinare ai servizi di benessere (sgambamento cani); - Progettazione pensioni temporanee comunali e un cimitero degli animali; - Per quanto riguarda il canile comunale, serve predisporre un piano di esecuzione delle opere propedeutiche al dissequestro e pensare di introdurre di una figura qualificata che agisca per conto del comune. Un esperto che sappia assicurare il benessere quotidiano ed educare al rapporto con l’uomo, al fine di garantire un percorso educativo e comportamentale di pre-adozione. - E’ utile: prevedere l’ingresso calendarizzato dei volontari del canile; il completamento degli arredi nei box; il censimento degli animali e la prosecuzione della campagna di sensibilizzazione alla cura degli animali domestici già avviata nelle scuole del territorio.
USO E ASSETTO DEL TERRITORIO
La nostra azione in tema di urbanistica è da inquadrare nell’ambito di un progetto più vasto che valorizzi le peculiarità territoriali, esprimendo tutela per le caratteristiche ambientali, e che punti ad uno sviluppo locale sostenibile. Le azioni previste si inseriscono in una logica di salvaguardia del territorio, evitandone spreco e consumo, per orientarsi alla cautela e alla prevenzione di rischi idrogeologici, intrinseci agli elementi di instabilità che, anche a causa dei cambiamenti climatici, hanno determinato preoccupanti fenomeni di dissesto in zone urbane e rurali. Si prevede: - Adeguamento del PRG al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR); - Redazione nuovo piano urbanistico generale (PUG), lo strumento strategico col quale disegnare la Mesagne del futuro; - Deperimetrazione zone piano assetto idrogeologico (PAI). Abbiamo un vincolo che da anni impedisce in molte aree territoriali dei limiti di edificazione e di frazionamento in aree già antropizzate. Entro la fine dell’anno vi sarà la consegna dei lavori dell’ultima vasca di laminazione e dovrà esser collaudata. Da questo momento occorrerà procedere con uno studio idraulico per la nuova “perimetrazione“ al fine di rivalutare la situazione; - Redazione nuovo regolamento edilizio; - Piano eliminazione barriere architettoniche, come già esplicitato in tema di disabilità; - Ricognizione delle infrastrutture presenti nelle contrade e nelle zone rurali (stato delle strade e illuminazione pubblica; - Completamento piano strade; - Completamento lavori AQP in corso nel centro storico; - Rifacimento del sistema di pubblica illuminazione, risparmio/efficientamento energetico con tecnologie innovative; - Previsione di una illuminazione uniforme ed artistica per i beni monumentali). - Alienazione beni immobili comunali in disuso e non recuperabili; - Verifica periodica della sicurezza degli edifici scolastici. Messa in sicurezza delle scuole, candidatura dei progetti ai Bandi ministeriali in corso; - Riqualificazione di Piazza Vittorio Emanuele II. I lavori potranno iniziare al termine della ristrutturazione idrico – fognaria del Centro Storico; - Programmazione di progetti per la rigenerazione/riqualificazione urbana di aree urbane e suburbane, con il coinvolgimento dei cittadini residenti; - Riqualificazione area stazione ferroviaria di Mesagne. Si intende concordare con RFI una forma di comodato d’uso gratuito per attività socio– culturali e ricreative destinate ai più giovani;
- Recupero del Progetto “Eurovelo 5”. Un progetto molto articolato, inserito nella programmazione ministeriale e regionale Il governo regionale ha approvato il Programma Operativo Fesr 2014-2020 che all’azione 4.4 e individua gli ‘Interventi per l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane. In tale prospettiva si colloca il progetto per Mesagne che dovrà attingere all’offerta dal percorso Eurovelo 5 per rigenerare via Marconi, Piazza Porta Grande, il Centro storico e via Maya Materdona.
SVILUPPO ECONOMICO
Una amministrazione comunale può agire in maniera determinante per creare occasioni di crescita territoriale, per generare occupazione e sviluppo. Occuparsi di sviluppo economico rimanda pertanto all’impegno di attrarre investimenti. Occorre agire su due fronti: favorire l’insediamento e il consolidamento degli insediamenti produttivi che capitalizzano investimenti esterni; favorire la piena realizzazione produttiva delle risorse locali. In ogni caso, occorre favorire il raccordo tra le imprese e l’amministrazione con la creazione di uno spazio di incontro e confronto, reso efficiente dalle tecnologie digitali e supportato dalla deburocratizzazione. Per arginare il crollo strutturale e storico dell’agricoltura, può essere di aiuto: - creare occasioni di confronto e formazione delle organizzazioni dei produttori, allo scopo di favorire l’accesso ai fondi regionali e comunitari, per reperire nuovi mercati per i prodotti dell'ortofrutta, puntando alla creazione di un sistema che riconosca il nostro territorio come parte di un riconosciuto distretto agro – alimentare; - Avviare collaborazioni tra le organizzazioni di categoria, le industrie di trasformazione, le Università, la Rete Bioetica alla quale il Comune di Mesagne ha aderito e con l’Assessorato Regionale alle Politiche Agricole. E’ di ieri la notizia che Conserve Italia continuerà ad investire sul territorio i Mesagne riconoscendo il territorio e le istituzioni locali attori affidabili per avviare ulteriori azioni di sviluppo; - investire sugli eventi dedicati alle eccellenze della produzione agricola, come il carciofo o le pesche, individuate come specificità della tradizione mesagnese, pianificando le attività in anticipo; - favorire la partecipazione delle realtà produttive e delle associazioni alle manifestazioni e agli eventi, come già iniziato con le iniziative del DUC, per 15 IL SINDACO strutturare le attività su più giorni e corredandole di eventi e manifestazioni di carattere informativo; - Creazione di mercati rionali destinati alla vendita di prodotti agricoli a Km 0; - Promuovere progetti di agricoltura sociale, finalizzati alla vendita di prodotti a km zero, anche in quei terreni di proprietà del Comune inutilizzati; - considerare il problema Xylella che si sta manifestando nel territorio agricolo a sud di Mesagne; occorrono azione informativa e supporto per poter accedere ai finanziamenti, prevedendo sostegno a largo raggio (finanziamento Regione Puglia 30 milioni per reimpianto di ulivi resistenti al batterio). E’ necessario attrezzarsi per investire in sistemi rurali che se da un lato prendono atto delle trasformazioni irreversibili del nostro sistema agricolo e paesaggistico, al tempo stesso ne riconoscono l’antico fascino da convertire in appetibile modernità: ecoturismo e agricoltura biologica, masserie didattiche e orti sociali possono rappresentare valide occasioni di crescita. In considerazione dell’importanza assunta dal comparto industriale, commerciale ed artigianale in quanto fonte di produzione di beni e servizi, e di aspettative di lavoro, l’impegno dell’Amministrazione è quello di: - rimuovere i vincoli che ostacolano la crescita e il consolidamento di validi insediamenti produttivi, - favorire le condizioni per la piena realizzazione delle risorse locali, la crescita delle attività esistenti; - seguire il processo amministrativo in atto presso la Regione Puglia per la perimetrazione dei distretti industriali di crisi su cui saranno concentrati i finanziamenti FESR per il sostegno agli investimenti pubblici e privati finalizzati alla promozione, sviluppo e occupazione nelle aree di crisi; - l’obiettivo ZES è una grande opportunità per il territorio, Sappiamo che saranno preferite le candidature presentate congiuntamente da più Enti locali e le candidature che prevedano aree a totale titolarità pubblica, o che siano già dotate di adeguati servizi logistici. Siamo consapevoli della posta in gioco e dobbiamo essere in grado di mettere in campo le collaborazioni necessarie con il mondo imprenditoriale perché queste opportunità vengano sfruttate fino in fondo (penso ad un rapporto di imprescindibile collaborazione con gli organismi di rappresentanza); - porre attenzione al decoro urbano, alla sicurezza, al completamento di opere ordinarie dell'attuale zona Pip; occorre recuperare risorse per procedere agli espropri delle zone già individuate per l’insediamento industriale, - continuare sulla strada anche metodologica segnata dal DUC, della costruzione di un sistema integrato di commercio, turismo e cultura capace di sancire un 16 IL SINDACO nuovo patto produttivo che coinvolge tutta la comunità territoriale. Il piano marketing del distretto ci conferma l’efficacia della rete di associazioni creata che ha reso il nostro Duc tra i più partecipati di Puglia. - La Regione Puglia, assessorato allo Sviluppo Economico, ha approvato il progetto presentato dal Comune di Mesagne relativo alle attività di promozione dei Distretti Urbani del Commercio (Duc). Il Distretti Urbani del Commercio rappresentano l’idea strategica innovativa per realizzare progetti nei quali i cittadini, le imprese e ogni soggetto pubblico e privato sono liberamente aggregati per fare del commercio il fattore di integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone un territorio. Il finanziamento ammonta a 250mila euro (notizia di qualche giorno fa, comunicata dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Cosimo Borracino). Risorse che saranno investite in arredi, decoro urbano, manifestazioni. Sarà utile continuare sulla strada anche metodologica segnata dal DUC, della costruzione di un sistema integrato di commercio, turismo e cultura capace di sancire un nuovo patto produttivo che coinvolge tutta la comunità territoriale. Il piano marketing del distretto ci conferma l’efficacia della rete di associazioni creata che ha reso il nostro DUC tra i più partecipati di Puglia e che servirà mantenere e rinforzare. Turismo, cultura e spettacolo. L’articolo 9 della Costituzione afferma che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Reputiamo la cultura il principale strumento di crescita della società civile, volano per l’economia e per lo sviluppo di un territorio. Per rendere efficace qualsiasi azione in un settore così delicato e cruciale, occorre fare leva sul rapporto tra istituzioni e associazioni, occorre fare sistema tutti: scuole, professionisti, appassionati, studiosi, ristoratori, albergatori, sportivi. Vasto è il tema, illimitate le potenzialità da considerare “cultura”, tutte presenti nel DNA e nel curriculum del nostro territorio e della nostra comunità, dalle unicità monumentali alla gastronomia, dal teatro all’arte cinematografica. Mi piace ricordare il Messapica Film Festival che si è concluso qualche giorno fa, prima edizione di una serie di iniziative culturali costruite intorno a pellicole di matrice europea che ha portato a Mesagne nomi di spicco e tanto prestigio. Un’esperienza che merita di essere ripetuta. Mesagne è un autentico scrigno, non manca nulla per ambire al passaggio da città a vocazione turistica a “città turistica”. Secondo i dati dell’Osservatorio Regionale sul Turismo, al 31.12.2018, appare evidente che all’interno dell’area dei Comuni limitrofi, Mesagne è il comune, insieme a quelli di San Vito dei Normanni e Oria, a detenere la residua capacità di recettività di questa parte della Provincia di Brindisi. Il comune di Mesagne con 14.525 arrivi (3,1%) e 43.079 presenza (2,32%) è uno dei comuni (l’altro è Cisternino) che si posiziona immediatamente dopo le destinazioni provinciali più gettonate, lasciando intravedere un potenziale di attrattività che può essere sviluppato a partire da un’analisi più dettagliata dei moventi di presenza turistica sul territorio provinciale. Considerando i dati, e le potenzialità di crescita degli stessi, si intende: Si intende: - tutelare e valorizzazione del patrimonio storico, librario e culturale; degli operatori culturali, che con la loro competenza di saperi spiegano l’attrattività della nostra città; - favorire il processo di patrimonializzazione dei beni comuni da parte della comunità (mettere in risalto nuove possibilità per alcuni luoghi e definirne un nuovo racconto): - incentivare la creatività giovanile e i talenti emergenti; - pianificare progettualità e attività con le associazioni culturali iscritte nell’apposito albo; - creare un tavolo di confronto permanente con gli operatori culturali; - promuovere l’attività dell’info point turistico; - Consolidare il rapporto di collaborazione con la ProLoco al fine di renderlo il più proficuo possibile per la promozione della nostra città; - implementare forme di promozione e comunicazione per far conoscere eventi e luoghi, avvalendosi del rapporto pubblico/privato; - destagionalizzare e internalizzare i flussi turistici; - predisporre pacchetti qualificati di nuovi itinerari tematici (es.:itinerario iapigio-messapico, itinerario delle attività produttive preindustriali, itinerario delle chiese bizantine e medievali); - intensificare la realizzazione e la promozione dei cartelloni di eventi (estivo, natalizio, teatrale, iniziative a tema); - Potenziare e valorizzare tutto il patrimonio museale ed archeologico; - Organizzare eventi cultural che possano aumentare l’attrattività del nostro patrimonio, proseguendo il filone delle grandi mostre, del festival e delle rassegne.
SPORT, POLITICHE GIOVANILI, SCUOLA E RICERCA
Sport. Occorre migliorare lo sforzo comune tra le numerose realtà sportive mesagnesi e l’Amministrazione Comunale per una nuova messa a punto del sistema sportivo cittadino, soprattutto in un momento in cui l’impegno di tutti è reso più difficoltoso dal contesto di crisi che ridimensiona i programmi di associazioni e società sportive. Si rende necessario pensare al superamento delle barriere, architettoniche e culturali, per permettere a tutti di avvicinarsi alle varie discipline sportive che la nostra comunità offre. Lo sport va concepito all’interno di un grande progetto per la comunità come elemento di coesione e di opportunità. Lo sport “di base”, in particolare, si fonda sulla gratuità e sull’impegno volontario delle persone al fine di offrire pari opportunità a tutti. Lo sport professionale deve cercare di mantenersi in linea con questo modello. Lo sport è per definizione luogo naturale nel quale rafforzare il senso di comunità e, per una comunità, investire nello sport equivale a tradurre in pratica quotidiana i valori dell’inclusione e del superamento dei conflitti. Si prevede: ● Realizzazione di nuove strutture e spazi sportivi, attingendo a risorse extracomunali; a tale scopo intendiamo avvalerci della collaborazione del campione olimpico Carlo Molfetta, team manager della nazionale italiana di taekwondo e consigliere nazionale del Coni, per perfezionare idee progettuali utili all’intercettazioni delle risorse necessarie; ● Promuovere un ruolo attivo della Consulta dello Sport: organismo rappresentativo degli sport cittadini con funzioni consultive e propositive per tutto ciò che attiene al settore specifico, ● Ripristino della collaborazione con le parrocchie dotate di convenzioni sportive con il Comune; ● Centri sportivi polivalenti di quartiere (intesi come spazi di aggregazione, attraverso la pratica sportiva, per le famiglie, i giovani, i bambini); ● Promozione della “normalità nella diversità”, favorendo la partecipazione dei bambini e dei ragazzi diversamente abili alle discipline sportive, attraverso la collaborazione di personale disponibile all’insegnamento delle diverse pratiche; ● Collaborazioni con il CSI. Il piano dello sport di intervento sullo sport si articolerà su: ● Periodica manutenzione per il pieno utilizzo degli impianti sportivi comunali; ● Messa in sicurezza di strutture e impianti sportivi; ● Sostegno per le associazioni sportive; ● Organizzazione annuale della settimana dello sport e di finali di campionati giovanili, in accordo con le federazioni e con gli enti di promozione sportiva (al fine di incentivare il turismo sportivo); Politiche giovanili 19 IL SINDACO I giovani rappresentano la risorsa più importante di una comunità, in un tempo in cui la traccia precisa di un limite di età è di difficile individuazione per discriminare la maturità esistenziale. Esistono bisogni, desideri e aspirazioni di adolescenti sempre più spesso soli e attrezzati solo di tecnologia e, al contempo, le difficoltà all’autorealizzazione di giovani non più adolescenti, impossibilitati ad emanciparsi dalla famiglia di origine spesso per la mancanza di reddito. Sulla traccia di uno spaccato generazionale disomogeneo l’Amministrazione intende affiancare e promuovere intenti che mirano all’autonomia, alla cittadinanza attiva, alla dinamicità progettuale. ● Coworking: creazione di una sede operativa no stop all’interno di una struttura comunale, non condizionata dagli orari di apertura degli uffici, in grado di individuare e sviluppare bandi per finanziare le attività associative nell’area di interesse individuata (cultura, musica, sport, formazione e ricerca, altro). Le conoscenze, le competenze e le buone prassi già sviluppate da alcune associazioni costituirebbero occasione di interscambio con altre realtà che potrebbero nascere e consolidarsi; ● Borse lavoro per giovani disoccupati o inoccupati: destinazione di una somma del bilancio comunale per l’istituzione di creare borse lavoro utili all'inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro di giovani inoccupati o disoccupati, in collaborazione con le aziende del territorio; ● Promozione di percorsi di alternanza scuola/lavoro all'interno degli uffici comunali: la sperimentazione del funzionamento degli enti da parte dei ragazzi avrebbe un duplice effetto; li avvicinerebbe idealmente alle istituzioni stesse, li introdurrebbe in uno spaccato del mondo lavorativo. ● Bullismo: adozione di una politica integrata della quale il Comune si assume il coordinamento per affrontare il problema del bullismo, nell’ottica della tutela delle vittime e della rieducazione dei “carnefici”. Si prevede un insieme coordinato di interventi che coinvolgono i diversi soggetti deputati alla funzione educativa, a partire da Scuola e famiglia, e nella quale gli adulti si assumono la responsabilità della relazione con i ragazzi. Collaborazione e sottoscrizione di protocolli con ANCI e Moige (Movimento Italiano Genitori); informazione sul sito web del comune, App, centro mobile per monitoraggio, informazione, sostegno e supporto per e vittime. ● Educazione al rispetto alla parità dei sessi, alla prevenzione della violenza di genere: azioni da promuovere consolidando la rete tra istituzioni e associazioni, nell’ottica della promozione del concetto di “differenza” inteso come valorizzazione della stessa, nella logica del rispetto, della pari dignità e della reciprocità; ● Consiglio comunale dei ragazzi: per favorire un contatto costante delle nuove generazioni con l’amministrazione comunale, per facilitare percorsi di cittadinanza partecipata. L’istituzione del consiglio comunale dei giovani è pensato come uno “spazio” di analisi e di proposte, di confronto sulle scelte e sui progetti dell’Amministrazione. Scuola e Ricerca. La cittadinanza attiva deve trovare una speciale e massima attuazione nelle scuole, attraverso l’istituto del Coordinamento della Rete scolastica. Si intende: - proseguire con programmi di conoscenza del territorio, della propria storia, del patrimonio culturale; - approfondire i percorsi di legalità; potenziare gli eventi organizzati unitamente con la rete scolastica (ricorrenze storiche, scuola in festa, allestimenti di spazi e piazze con le scuole nel periodo natalizio, percorsi di cittadinanza attiva legati all’ambiente, coinvolgimento delle scuole negli eventi culturali organizzati dall’Amministrazione); - ultimare la campagna “diritto al gioco” con l’ultimazione della installazione dei giochi presso le scuole dell’infanzia comunali stimolando i bambini alla cura delle aree verdi dove sono installati. Per quanto concerne la ricerca l’amministrazione comunale intende colmare il deficit di competitività con le altre Città che hanno tratto benefici dall’innovazione sociale, rafforzando e consolidando i rapporti con gli Enti scientifici del territorio a partire dal Parco Scientifico (Cittadella della Ricerca), dall’ISBEM, dal CETMA, dall’ENEA ed altre realtà presenti sul territorio. Per le stesse finalità sarà opportuno promuovere la formazione che dovrà essere diffusa ed aperta a tutti i livelli, coinvolgendo giovani ed adulti in un dialogo continuo tra generazioni e saperi.
CENTRO STORICO E PERIFERIE
Il Centro Storico è da intendersi prioritariamente come spazio identitario della nostra comunità, polo culturale, e quindi economico, esempio di testimonianze architettoniche e monumentali. Ma anche luogo di dialogo tra arte antica e vissuto contemporaneo, luogo degli eventi e della socialità che si misurano con la vocazione turistica di Mesagne. Il Centro storico come luogo per eccellenza quindi, pregno di espressioni - simboliche e non - di cultura e relazioni. L’aspetto sul quale intendiamo prestare la massima attenzione riguarda gli ampi margini di miglioramento che l’antico agglomerato richiede sotto l’aspetto sociale, urbanistico e culturale. Pensiamo ad alcune spiacevoli situazioni igienico – sanitarie 21 IL SINDACO che potrebbero essere risanate; alla viabilità e ai parcheggi da regolamentare; alle isole pedonali e alle ZTL, puntualmente violate da molti automobilisti (verificheremo i risultati della chiusura avviata in via sperimentale lo scorso 5 agosto e prevista fino al prossimo 25 agosto; lo faremo pianificando il futuro insieme ai cittadini). L’elenco ragionato continua: le antiche chianche che vanno tutelate, l’arredo e il decoro urbano vanno migliorati, è da attenzionare l’accresciuto bisogno in materia di ordine pubblico e le spiacevoli situazioni igienico – sanitarie che potrebbero essere risanate. Fatte salve tali constatazioni, la salvaguardia del centro storico – perseguita dalle amministrazioni che ci hanno preceduto - non può riguardare, quindi, solo alla conservazione dei grandi monumenti del passato ma richiede al tempo stesso cura dell’ambiente, promozione del turismo, rivitalizzazione degli spazi urbani, sostegno all’investimento e alla crescita economica. L’aspetto culturale deve far risaltare anche la connotazione archeologica dell’antico borgo che rappresenta una grande peculiarità. Mentre è stata saggiamente recuperata la parte più monumentale, almeno quella che si erge in verticale – pensiamo, alle chiese, ad alcuni importanti palazzi, al Castello stesso – ci sono altri monumenti affiorati dopo millenni dalle viscere del sottosuolo. Mi riferisco alla necropoli messapica di Via Castello, ai resti della chiesa del SS. Salvatore, ricchezze inestimabili che meritano ancora più risalto. Lo scorso 5 luglio il Comune di Mesagne, proprietario dell’area sulla quale insistono le tombe tra Via Castello e Vico Quercia, ha consegnato l’area per consentire l’avvio dei lavori di sanificazione e restauro commissionati dalla Soprintendenza. Con questa logica di cooperazione, siamo fiduciosi, si potranno concretizzare altri obiettivi. L’obiettivo prioritario è quello di rendere il Centro Storico più attraente e vivibile possibile, curando in special modo il vetusto e prezioso profilo urbanistico, creando ogni condizione per renderlo un grande contenitore culturale, fruibile e apprezzabile alla vista dei visitatori e contesto ideale peri residenti e per chi vi lavora. Per questo è diventato indifferibile l’impegno a regolamentare alcuni aspetti decisivi per la convivenza civile di avventori, operatori e residenti. Sarà necessario dotarsi di un efficace sistema di video sorveglianza e reperire aree parcheggio fuori dalle mura. Per agevolare il raggiungimento di tali obiettivi, si intende investire in risorse umane attraverso l’istituzione dell’Ufficio del Centro Storico, una regia che si occupi della progettazione degli interventi per la tutela e la fruizione del patrimonio artistico, della manutenzione degli immobili comunali di interesse storico e artistico da restaurare o già restaurati; della manutenzione del basolato nonché dell’illuminazione artistica e degli elementi di arredo del centro storico. E che al tempo stesso vigili sulla tutela urbanistica e sulle forme di degrado, promuovendo il rispetto delle regole e l’inclusione sociale. Occorre procedere alla redazione del nuovo Piano di Recupero che disciplini il recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente mediante interventi rivolti alla conservazione, al risanamento, alla ricostruzione e alla migliore utilizzazione del patrimonio stesso. Occorre altresì mettere in atto interventi di riqualificazione di viali, strade e vicoli, di riqualificazione delle porte di accesso e di 22 IL SINDACO cura del verde. Saranno incentivate e valorizzate le attività artigianali, le botteghe d’arte, la filiera corta, l’enogastronomia fiorente e i prodotti tipici, gli studi artistici, anche mediante progetti da candidare a fondi regionali e statali. Periferie. La rigenerazione degli edifici o degli spazi si accompagna di interventi di natura culturale, sociale, economica e ambientale, finalizzati ad un miglioramento della qualità della vita, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e di partecipazione. La Regione Puglia con Legge n. 21 del 29 luglio 2008 promuove la rigenerazione di aree di città e sistemi urbani in coerenza con strategie comunali e intercomunali finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali degli insediamenti umani e mediante strumenti di intervento elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e di soggetti pubblici e privati interessati. Esiste una programmazione finanziaria dell’Unione Europea per il periodo 2014-2020 che offre nuove opportunità per lo sviluppo urbano alla quale si intende prestare grande attenzione al fine di reperire risorse utili e non altrimenti disponibili. Questo tipo di politica mira anche alla creazione di lavoro, allo sfruttamento sostenibile delle risorse energetiche e allo sviluppo della mobilità sostenibile, oltre che alla riqualificazione urbana. Ma accanto alla programmazione finanziaria europea occorre intervenire con risorse comunali mettendo in atto azioni che mirano innanzitutto al recupero e cura delle aree verdi che insistono nelle zone periferiche ed alla installazione presso le suddette aree di giochi per i bambini. E’ necessario inoltre prevedere, all’interno del cartellone estivo e di altre ricorrenze calendarizzate, eventi che potrebbero svolgersi nelle zone periferiche; sostenere le parrocchie e le associazioni per quelle iniziative che rappresentano un esempio di valorizzazione delle periferie e dei quartieri.
PROGETTAZIONE TERRITORIALE
Sono note le difficoltà dei comuni a reperire risorse sufficienti per far fronte ad investimenti che spesso diventano impossibili. La necessità del reperimento di risorse per la collettività è obiettivo prioritario dell’Amministrazione che attraverso fondi supplementari può mettere a disposizione della collettività nuovi e più efficienti servizi. La necessità di investire in tale direzione è evidenziata dal prossimo potenziamento degli appositi uffici per la progettazione e l’espletamento di gare. Ne scaturisce l’importanza della capacità di intercettare misure di finanziamento sovracomunali e l’adesione ai principali network di progettazione e cittadinanza europea per aumentare le chances di collaborazione con i principali partner europei. La nostra proposta è di costruire a Mesagne uno spazio di incontro e confronto sulle tematiche, sulle risorse e sulle opportunità europee e che non sia solo un ufficio 23 IL SINDACO europeo ma un vero e proprio incubatore al servizio di cittadini, imprese, istituzioni ed enti, dove i vari attori possano essere protagonisti: - il cittadino che potrà confrontarsi con le opportunità che l’Europa mette a disposizione, in termini di possibilità occupazionali, formazione, inclusione sociale; - le imprese perché possano accedere alle agevolazioni e alle consulenze necessarie per rendere competitiva la propria azienda; - le istituzioni che dovranno accedere ai fondi strutturali necessari per fare opere utili alla collettività e dare maggiori servizi ai propri cittadini. L’ufficio dovrà agevolare la connessione tra gli enti pubblici e i privati affinché si possano trovare spazi di cooperazione e costruire progetti transnazionali. L'Ufficio Europa dovrà garantire infine un servizio di informazione e orientamento ai cittadini sulle iniziative promosse dall'Unione Europea ma anche sui programmi nazionali e regionali.
POLITICHE DI BILANCIO
Il macro obiettivo programmatico è quello di coniugare lo studio del contesto sociale ed economico del territorio di Mesagne con le esigenze amministrative e finanziarie del bilancio comunale per trovare una sintonia fra esigenze di cassa e riequilibrio dei conti da un lato e servizi da rendere ai cittadini, alle imprese ed a tutti i portatori d’interesse della città dall’altro. Si ambisce ad una nuova allocazione della spesa pubblica, finalizzata al contenimento dei costi, consentendo di recuperare risorse utili per finanziare i servizi. E’ fondamentale un’efficace ed efficiente applicazione degli strumenti di lotta all’evasione in una visione d’insieme puntuale, aggiornata e partecipata. Il punto di partenza per affrontare le criticità del nostro bilancio, sono i rilievi della Corte dei Conti contenuti nella deliberazione n° 139/PRSP/2017 acquisita al prot. n. 30489 del 13.11.2017 del Comune di Mesagne, che ha provveduto a valutarle nella seduta del Consiglio Comunale del 11.1.2018 (ultimo giorno utile indicato dalla Corte dei Conti per l’adozione dei provvedimenti espressamente richiesti finalizzati a riequilibrare lo stato di sofferenza finanziaria). Dopo quella deliberazione, alcune di quelle indicazioni sono state attuate dal Commissario straordinario, dott.ssa Pasqua Erminia Cicoria, mentre altre e più incisive dovranno essere attuate da questa Amministrazione, così come si intende fare, sono note le misure adottate nella citata delibera e sono anche noti i rilievi della Corte dei Conti da cui si muove la Delibera ma permettete un cenno ad uno dei punti fondamentali delle criticità del nostro Bilancio, ovvero il ripetuto ricorso all'anticipazione di tesoreria che è un istituto a carattere eccezionale che tale dovrebbe rimanere per non incorrere in gravi rischi, primo tra tutti, quello di trasformarlo in una sorta di indebitamento a breve termine. Ebbene, negli esercizi finanziari che vanno dal 2013 al 2018 il Comune di Mesagne ha ripetutamente fatto ricorso all'anticipazione di tesoreria in contrasto con quanto disciplinato dall'art 3, comma 17 della legge n° 350 del 24/12/2003 e ha chiuso gli esercizi suddetti con un reiterato scoperto nei confronti dell’Ente tesoriere. Al fine di contenere l’uso dell’anticipazione di Tesoreria, nella seduta del 11.01.2018 il Comune di Mesagne ha, come già detto, deliberato una serie di misure che non hanno però invertito in maniera significativa il trend. Questa consapevolezza deve stimolare questa amministrazione ad adottare immediatamente una serie di interventi che devono mirare ad una graduale risoluzione di tutte le criticità del nostro bilancio: - Revisione dei residui: effettuare una revisione straordinaria dei residui attivi e passivi iscritti in bilancio; occorre, quindi, verificare che siano state acquisite tutte le attestazioni motivate da parte dei dirigenti/responsabili degli uffici e dei servizi competenti in riferimento alle entrate e spese di rispettiva pertinenza, al fine di valutare la necessità o meno di conservarli in bilancio. - Debiti di funzionamento: determinare l’ammontare complessivo dei debiti di funzionamento, con particolare attenzione ai tempi di pagamento e alla quantificazione del relativo contenzioso, in termini di oneri ed interessi passivi. Questo consentirà di pianificare e programmare le azioni conseguenti a beneficio dei cittadini. - Tributi locali: revisione e aggiornamento delle modalità di applicazione delle aliquote valutando e analizzando l’attendibilità delle previsioni di entrata degli anni precedenti. Tali azioni rimandano a: a) verificare, attraverso il controllo di gestione, l'efficacia, l'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi correttivi, il rapporto tra obiettivi e azioni realizzate, nonché tra risorse impiegate e risultati; b) valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, dei programmi e degli altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi predefiniti; c) garantire il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione di 25 IL SINDACO competenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica determinati dal patto di stabilità interno, mediante l'attività di coordinamento e di vigilanza da parte del responsabile del servizio finanziario, nonché l'attività di controllo da parte dei responsabili dei servizi; d) verificare, attraverso l'affidamento e il controllo dello stato di attuazione di indirizzi e obiettivi gestionali, anche in riferimento all'articolo 170, comma 6, con la redazione del bilancio consolidato, l'efficacia, l'efficienza e l'economicità degli organismi gestionali esterni dell'ente; e) garantire il controllo della qualità dei servizi erogati, sia direttamente, sia mediante organismi gestionali esterni, con l'impiego di metodologie dirette a misurare la soddisfazione degli utenti esterni e interni dell'ente. f) Bilancio partecipato: responsabilizzare i cittadini con un coinvolgimento diretto degli stessi per cogliere i reali bisogni e condividere le prospettive di sviluppo e i conseguenti comportamenti amministrativi coerenti con tali visioni. Per intervenire, invece, sulle oggettive difficoltà strutturali di cassa: 1. Servono strumenti di recupero dei crediti da tributi comunali non riscossi, contenimento delle spesa, recupero delle utenze non versate relative al patrimonio comunale concesso a terzi; occorre programmare ed attivare misure mirate al miglioramento delle capacità i riscossione delle entrate proprie. 2. Si intende lavorare all’adozione di un diverso modello organizzativo con una forte componente tecnologica; con questo modello le competenze vengono accentrate in un’unica struttura che svolge – nei riguardi dell’ente – un’azione di monitoraggio, coordinamento, impulso ed indirizzo per la riscossione delle entrate e il controllo della spesa; 3. Rispetto agli strumenti di programmazione DUP, Piani Obiettivo, Piano delle Performance, Bilancio di Previsione e PEG, occorre un coordinamento amministrativo e tecnologico, implementazione di formazione e aggiornamento; 4. sistema di controllo di gestione per valutare le performance, monitorare i servizi, le tariffe e i tributi, a tale scopo approvare e dare seguito al piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa. 5. riscossione volontaria e coattiva dei tributi oggi affidata ad Agenzia delle Entrate: occorre valutare l’efficacia e l’efficienza di questa scelta 6. strumenti di elusione ed evasione fiscale: favorire la formazione del personale ed orientarlo in maniera prevalente allo studio del nuovo regolamento di contabilità, dei nuovi procedimenti del bilancio armonizzato, per aumentare la 26 IL SINDACO capacità della gestione economico finanziaria di settore per la piena attuazione dei PEG (Piani Esecutivi di Gestione); 7. efficientamento dei processi autorizzativi comunali (permessi di costruire, autorizzazione utilizzo aree pubbliche, ecc.) e di incentivazione per la produzione locale o per l’attrazione di produzioni da altri contesti territoriali che possano trovare attrattivo il bacino di riferimento del Comune di Mesagne; 8. trasparenza del processo amministrativo al fine di coinvolgere il cittadino nella conoscenza dello stato dell’arte delle entrate e delle uscite, per raggiungere l’obiettivo della Responsabilità Sociale Condivisa attraverso una mappa delle esigenze finanziarie definita per settori di destinazione della spesa corrente e programmata, evidente e condivisa con i portatori di interesse. RISORSE UMANE Occorre ripartire da una precisa strategia organizzativa dell’ente che punti a nuove assunzioni, riqualificazione del personale e redistribuzione delle funzioni, nell’ottica di una spinta che vada nella direzione dell’innovazione tecnologica. La macchina amministrativa del Comune ha bisogno di nuovo slancio. Questo alla luce di quanto accaduto nel corso degli anni: vi è stato un fisiologico ridimensionamento delle risorse umane ed un conseguente calo in termini di efficienza complessiva determinato da una serie di fattori: il pensionamento di un numero consistente di quadri dirigenziali e intermedi; il blocco delle assunzioni che ne ha impedito la sostituzione; la struttura "a pettine" con altrettante posizioni organizzative che ha determinato il costituirsi nel tempo di autonomi centri di lavoro poco comunicanti tra loro se non addirittura confliggenti; la mancanza frequente dei Piani Obiettivi e dei PEG in sede di bilancio di previsione che ha reso talvolta difficile la verifica del raggiungimento degli obiettivi, determinando le attribuzioni della premialità sulla base di risultati non sempre oggettivabili; la carenza di personale da adibire ai servizi esterni che restano in sofferenza, in special modo nel settore della polizia municipale, dei lavori pubblici, dell'ecologia e ambiente; gli squilibri nella ripartizione del fondo generale per il personale, l'utilizzo dello straordinario, delle indennità. Tante le qualificate esperienze sulle quali investire: fiducia, collaborazione, motivazione, formazione, senso di appartenenza, io sono certo che sapranno fare la differenza. Crediamo di aver delineato un progetto politico articolato ma al contempo semplice, che tiene conto di quello che si ha a disposizione, senza rinunciare a perseguire obiettivi ambiziosi. Il resoconto delle presenti linee programmatiche è frutto del lavoro a più mani svolto da più di cento volontari - e dell’azione di confronto con tutte le rappresentanze cittadine – durante l’appassionante esperienza che è stata la campagna elettorale che si è conclusa con la mia elezione a sindaco e con la vittoria della coalizione che mi ha sostenuto. La responsabilità di ciascuno a fare del proprio meglio, unita alla collaborazione nel perseguimento degli obiettivi condivisi, e l’impegno ad ottenere risultati di qualità faranno subire – questo è l’auspicio – solo modifiche migliorative alle linee programmatiche del mio mandato. Con l’aiuto di tutti.
Mesagne, 8 agosto 2019
IL SINDACO Dott. Antonio MATARRELLI