che ha stravolto e limitato la libertà individuale di ciascuno di noi, crediamo sia necessario che l'Amministrazione comunale si attivi al fine di revisionare il contratto di raccolta e smaltimento dei rifiuti con l'azienda salentina Gialplast. La gran parte delle attività del territorio è inattiva: ristoranti, alberghi e negozi di abbigliamento sono chiusi, le aziende non ricevono ordini, gli artigiani non lavorano. È evidente che in questa situazione la produzione dei rifiuti sia drasticamente calata già nel mese di marzo, con conseguente calo dei costi di raccolta e smaltimento per la ditta. Ciò comporta la necessità di ricostituire il sinallagma funzionale del contratto, prevedendo un minor importo totale da erogare alla Gialplast, garantendo dunque agli esercenti ed alle imprese una diminuzione della Tari proporzionata alla riduzione del servizio. Solo in questo modo é possibile aiutare concretamente le attività a sopportare le conseguenze economiche di questa drammatica situazione. La sospensione ed il rinvio del pagamento del tributo sono misure insufficienti per sostenere gli imprenditori, già duramente colpiti dal periodo di inattività. Questa proposta non mira a creare polemiche sterili, ma a fornire un contributo necessario alla cittadinanza ed a chi, quando questa "guerra" sarà terminata, dovrà ripartire e rialzare le saracinesche.
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