Mesagne. I precari non mollano, il Cobas li sostiene

Ottobre 09, 2020 1112

Hanno alzato le barricate davanti al Comune di Mesagne i lavoratori precari della Nettezza urbana che continuano a picchettare giorno e notte la sede dell’ente. “Non ci muoveremo – hanno detto ieri mattina – fino a quando non avremo delle certezze scritte sul nostro futuro lavorativo”. In pratica hanno rigettato qualsiasi tregua in attesa che i sindacati siano convocati dall’azienda Tekra Srl, che ha in gestione lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti della città. A dare man forte a questi giovani c’è il Cobas con i sindacalisti Mino Quaranta e Roberto Aprile. “Il sindacato Cobas sostiene la lotta dei lavoratori stagionali della raccolta dei rifiuti urbani del Comune di Mesagne esclusi dal rientro a lavoro con la nuova ditta Tekra che stanno protestando davanti al municipio da diversi giorni”, ha spiegato Aprile davanti alla platea dei precari -. La protesta di questi lavoratori esclusi nasce dalla paura di rimanere a casa;  l’impostazione del lavoro fatta dalla nuova ditta, la Tekra, non la condividiamo perché si ha  l’impressione  di voler scatenare una guerra tra poveri, cosa che rifiutiamo assolutamente”. In pratica presso il Comune di Mesagne c’è una graduatoria di netturbini da assumere a tempo determinato per i lavori stagionali. Da questa graduatoria la Tekra Srl ha già assunto 7 unità. Le altre sono rimaste ferme.

Da qui la protesta dei lavoratori che si sono sentiti discriminati e chiedono, dopo diversi anni di lavoro precario, una stabilizzazione sicura. “I lavoratori stagionali esclusi – ha precisato il sindacalista - rifiutano che si inneschi una guerra tra poveri con i lavoratori già richiamati, assunti solo negli ultimi mesi di cui non chiedono assolutamente la loro estromissione dal lavoro”. Secondo Aprile “gli esclusi chiedono solo il rispetto delle regole dettate dal contratto nazionale e dalle leggi nazionali di contrasto alla precarietà”. In pratica i lavoratori esclusi hanno chiesto la fine della loro precarietà che dura da oltre 10 anni. “La legge obbliga ad assumere a tempo indeterminato il personale precario rivolto ad occupare i tanti posti vuoti maturati nel tempo nella pianta organica del servizio della raccolta dei rifiuti”, ha spiegato Mino Quaranta -. Su questa richiesta il sindaco ha dato la sua piena disponibilità a costruire un percorso rivolto al superamento della precarietà essendo un suo obiettivo fin da quando era parlamentare”.

Il gruppo dei lavoratori stagionali esclusi dal rientro a lavoro hanno, inoltre, chiesto al sindaco, Toni Matarrelli, e all’assessore all’Ecologia, Maria Teresa Saracino, di farsi portavoce presso la Tekra Srl per svolgere   un incontro chiarificatore. “Incontro che deve servire a ripristinare le regole contrattuali, relative alla stagionalità, che comporta il richiamo automatico  di queste persone quando c’è bisogno di personale”, ha aggiunto Quaranta secondo cui “l’azienda è disposta ad incontrare i sindacati nei prossimi giorni per affrontare questa delicata situazione”. Tuttavia, il Cobas continuerà ad “essere affianco a questi lavoratori nella loro lotta perché rappresenta una battaglia di civiltà contro chi vuole far arretrare ancora di più il mondo del lavoro in una giungla fatta di ricatti e soprusi”.

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