Ridisegnato il Pai, pronti investimenti a MESAGNE
Buone nuove per la città di Mesagne. Il Comune ha eseguito una serie di opere idrauliche necessarie ad abbassare il rischio di allagamenti nella città. Il tutto in ossequio al Pai, il Piano di assetto idrogeologico, che ha come obiettivo specifico l’individuazione delle aree a rischio di frane e di alluvione e la previsione di azioni finalizzate alla prevenzione e mitigazione di detto rischio sul territorio. Questi interventi permetteranno all’ente locale di riperimetrare il Pai, liberando diversi ettari di terreni dal rischio allagamento. Soddisfazione è stata espressa dall’intera Amministrazione comunale e dall’assessore ai Lavori pubblici e Protezione civile, Roberto D’Ancona.
Soprattutto le opere idriche realizzate in questi anni dovrebbero mettere la città al sicuro dagli endemici allagamenti. La vecchia perimetrazione fu fatta il 27 marzo 2006 a seguito degli allagamenti che scossero la città mettendo a rischio la vita degli stessi cittadini. Da allora l’Autorità idrica di bacino ha comunicato al Comune una serie di adempimenti necessari ad abbassare il rischio idraulico e, quindi, propedeutici alla riperimetrazione dell’area interessata. Sono stati eseguiti, anche, interventi di sistemazione e miglioramento ambientale, che favoriscano tra l’altro la ricostruzione dei processi e degli equilibri naturali, il riassetto delle cenosi di vegetazione riparia, la ricostituzione della vegetazione spontanea autoctona. Tra tali interventi sono compresi i tagli di piante stabiliti dall’autorità forestale competente per territorio per assicurare il regolare deflusso delle acque.
A distanza di 14 anni diverse opere sono state realizzate, altre sarà necessario approntarle nei prossimi anni affinché il territorio sia messo completamente in sicurezza. Dunque, è partita dal Comune di Mesagne la richiesta di modifica del Pai per la ridefinizione del rischio in gran parte del territorio urbano ed extra urbano. Il tutto a seguito del completamento degli interventi idraulici eseguiti per la mitigazione del rischio idrogeologico. Interventi iniziati nel 2012, con diversi stralci, e collaudati nel 2020 a seguito della conclusione dei lavori. “La richiesta, come da progetto e verifica ambientale, permetterà di eliminare completamente il rischio idrogeologico”, ha spiegato l’assessore D’Ancona -. Questo vuol dire avere una maggiore sicurezza per tutti i cittadini interessati in passato da situazioni di allagamenti, ma vuol dire, soprattutto, lo sblocco di alcuni limiti nel comparto edile, causati da questo vincolo. In pratica in quelle aree dove non c’è più nessun rischio di allagamenti adesso si potrà costruire”. La riperimetrazione, infatti, permetterà di svincolare “una grossa fetta di territorio che potrà essere edificata con benefici concreti nell'edilizia locale”, ha concluso l’assessore D’Ancona.
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