Mesagne. Gestione oculata del patrimonio pubblico fa risparmiare migliaia di euro al Comune
In un anno il Comune di Mesagne è riuscita a risparmiare migliaia di euro con una gestione oculata del patrimonio comunale. Infatti, sono oltre 200 i cespiti immobiliari di cui il Comune detiene la proprietà. Per raggiungere questi obiettivi l’ente ha effettuato una ricognizione puntuale e dettagliata di tutti gli immobili comunali. Una volta avuto il quadro completo della situazione patrimoniale e dello stato di conservazione degli immobili ha dato avvio alla catalogazione ed alle schede tecniche con un lavoro certosino degli uffici. “Abbiamo iniziato a lavorare fin da subito – ci ha spiegato il vicesindaco, Giuseppe Semeraro con delega al Patrimonio - con la consapevolezza che il patrimonio comunale oltre che essere di importante valore, necessita di una attenzione particolare riguardo la sua destinazione. Abbiamo razionalizzato le spese con un evidente risparmio di spese e con l’abbattimento dei costi di gestione, compresi quelli concessi in locazione e in comodato gratuito, attraverso la voltura delle utenze e la ripartizione delle spese di manutenzione ed il pagamento del canone ove previsto”.
Il Comune al 28 febbraio 2021 ha assegnato 18 immobili comunali ad attività commerciali per un introito annuo stimato di circa 62 mila euro; 24 immobili concessi a titolo gratuito ad enti ed associazioni e 44 ad alloggi di edilizia popolare con un introito annuo stimato di circa 14.500 euro. Inoltre, è di questi giorni la pubblicazione del nuovo bando per la graduatoria per l’assegnazione delle case popolari di proprietà comunale, con la verifica dei requisiti di assegnazione, che scade il 9 aprile. “Per ciò che concerne le utenze relative a tutto il patrimonio comunale, compresi gli edifici pubblici, gli edifici scolastici e i beni monumentali, vi è stato, dall’insediamento della nuova Amministrazione, una intensa attività di ricognizione e verifica soprattutto orientata alla razionalizzazione della spesa”, ha proseguito il vice sindaco. Da maggio 2020 a seguito di gara Consip è subentrato un nuovo gestore di energia elettrica che ha portato ad un netto risparmio di costi di energia, sia sulla pubblica che negli edifici, pari a circa il 25%. Sono state volturate, nel frattempo, circa il 99% delle utenze di energia sugli immobili comunali concessi in locazione o in comodato, mentre continua il lavoro di voltura relativa alla fornitura AqP. La telefonia mobile è stata completamente riconsiderata, un lavoro che ha portato ad un evidente risparmio economico. Attualmente sono utilizzate solo sim ricaricabili per un costo di 3,4 euro a scheda per circa 40 schede in dotazione, che, insieme alle ricariche, prevede un costo di circa 340 euro a bimestre, con un netto risparmio rispetto al passato, il cui costo era di circa 3.800 euro a bimestre. La telefonia fissa è più razionale grazie all’installazione del centralino automatizzato, che ha portato all’eliminazione di molte linee telefoniche ed ha solo un costo fisso unitario, circa 1.000 euro a bimestre, azzerando in questo modo il costo delle telefonate che incideva sui costi totali per circa 4.000 mila euro a bimestre, con un evidente risparmio rispetto al sistema precedente. Infine, il Comune ha una trattativa in corso per la costruzione di nuovi alloggi di edilizia popolare.
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