A rischio chiusura il "Marco Cavallo", il centro per la gestione dei percorsi di salute mentale sperimentale
Il prossimo 30 settembre scadrà la convenzione con la Regione Puglia, che regola la cogestione del centro per la gestione dei percorsi di salute mentale sperimentale, “Marco Cavallo”, di Latiano, l’Asl di Brindisi e l’associazione “180amici Puglia”. Nonostante le ripetute richieste di incontri con i responsabili alla sanità nessuna risposta è giunta ad oggi all’associazione. Così, i sindaci di Mesagne, Toni Matarrelli, di Latiano, Mino Maiorano, e di Torre Santa Susanna, Michele Saccomanno, oltre a ben 205 cittadini hanno sottoscritto una petizione che è stata inviata al presidente della giunta regionale, Michele Emiliano, e all’assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco per chiedere il rinnovo immediato della convenzione. Il centro “Marco Cavallo” è una struttura sperimentale pubblica per la salute mentale di comunità situato in un antico palazzo di Latiano ed offre luoghi diversi dai tradizionali spazi della psichiatria in cui non si parla della malattia o ci si ritrova come malati, bensì si parla di vita e ci si ritrova come persone che mettono a disposizione le proprie risorse e sviluppano nuove competenze. Per questo motivo il rinnovo è un atto importante da compiere quanto prima.
Nella petizione, inviata ai responsabili della sanità regionale, è scritto: “Da mesi stiamo chiedendo, invano, un incontro alla Regione per concordare l'andata a regime del Centro dando seguito alla deliberazione della giunta regionale 1764 del 7 ottobre 2019”. In mancanza di un accordo entro il 30 settembre, al 1° ottobre, l’Asl di Brindisi non potrà far altro che sospendere questo innovativo servizio, che da oltre un decennio mette in pratica percorsi di salute mentale di comunità e di reale protagonismo. “Questa chiusura – hanno aggiunto i sottoscrittori - apporterebbe immediato, inevitabile e grave danno per chi lo utilizza e per l'intera cittadinanza; nel contempo provocherebbe la perdita del lavoro per una ventina di soci esperti per esperienza e tre soci lavoratori professionali”.
Un rischio che i gestori vogliono scongiurare e per tale motivo hanno rivolto a Emiliano e Lopalco l’invito a intervenire in maniera “celere per dare continuità a questa straordinaria esperienza che tanto beneficio ha dato a molti cittadini, familiari e che si pone nel campo della salute mentale come esperienza pilota a livello regionale e nazionale”. Su questo rinnovo oltre all’associazione “180amici Puglia”, ai Comuni richiamati nell’istanza si sono mobilitate le varie cittadine per “difendere e mantenere attiva l'esperienza ed anzi per rilanciarla e moltiplicarla a livello regionale”.
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