Il movimento "Libero & progressista" di Mesagne e le ricorrenti bugie
Il 2022 secondo il Movimento Libero&Progressista.
Per 12 mesi abbiamo letto le carte, analizzato i documenti, individuato le strategie comunicative di un’Amministrazione comunale che abbaglia senza illuminare, che annuncia senza costruire, che appare senza essere.
Abbiamo denunciato la mancanza di una visione strategica per il futuro di Mesagne, la totale sudditanza alle scelte regionali di Emiliano, la sovraesposizione mediatica di un Uomo solo al comando.
Abbiamo sottolineato l’assenza della Politica intesa come bene comune, ma riletta come “neutra”, del tutto svuotata di valori e principi.
Abbiamo disarcionato Mesagne da un presentismo insopportabile, ricordando anche i meriti degli amministratori precedenti.
Abbiamo stanato le ricorrenti bugie di chi ha infiocchettato il nostro Comune, senza risolvere i problemi pressanti regolarmente segnalati dai cittadini delle periferie.
Abbiamo assistito ad una propaganda supina al potere che si è tenuta ben lontana dal dar voce al dissenso che - a differenza di quello che si vuole far credere - esiste e resiste nel Paese. La stampa locale, nella stragrande maggioranza dei casi, ha eluso la sua missione istituzionale di guardiana del potere, trasformandosi nella sua cassa di risonanza.
Abbiamo letto di inaugurazioni, di tagli di nastri, di “ricchi premi e cotillons”. Racconti utilizzati per oscurare la realtà mesagnese, ancora purtroppo vittima della presenza della criminalità organizzata, come denunciato dalla DIA e dai fatti di cronaca volutamente occultati.
Abbiamo chiesto conto del colpevole silenzio di un PD che, come dimostrano anche le vicende nazionali, è ormai messo in un angolo dal quale sembra incapace di uscire.
Abbiamo chiarito che questa Amministrazione non è né di centro-sinistra né di centro-destra: è un insieme di ideologie opposte e contrastanti unite solo dalla spasmodica voglia di gestire il Potere.
Abbiamo vissuto la peggiore deriva antidemocratica del Consiglio comunale di Mesagne che ha visto zittita, derisa, mortificata e umiliata la nostra opposizione.
E come forma di protesta per un atteggiamento supponente nei confronti della minoranza, siamo usciti dal Consiglio comunale, denunciando il mancato rispetto delle opposizioni.
In risposta è partita, prima, una campagna mediatica volta a delegittimare le nostre ben motivate scelte politiche e, poi, in una seduta del Consiglio Comunale, senza che nessuno di noi potesse difendersi, siamo stati oggetto di offese personali (e non politiche!) vili e squallide.
L’opposizione istituzionale è stata annientata, ma la nostra voce non si spegne.
Le vicende nazionali, regionali e locali hanno rischiato più volte di frenare la nostra passione politica che, però, riemerge prepotentemente ogni volta in cui c’è e ci sarà da difendere la verità storica, il mondo del lavoro, la trasparenza amministrativa, la manutenzione della Città, la dialettica democratica.
Movimento Libero&Progressista
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