La politica (non) assunzionale dell’ASLBR e le criticità dei PPSS brindisini
La politica (non) assunzionale dell’ASLBR e le criticità dei PPSS brindisini. Osservazioni sulla deliberazione 1109/23. Sia avviata una procedura concorsuale ai sensi del Decreto-Legge 30 marzo 2023, n. 34, articolo 12 (Misure per il personale dei servizi di emergenza-urgenza), comma 1 in base al quale i requisiti di legge per l’accesso alla dirigenza medica dei MECAU sono stati estesi al personale medico, che alla data di pubblicazione del presente decreto, nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2013 ed il 30 giugno 2023, abbia maturato, presso i servizi di emergenza-urgenza del Servizio sanitario nazionale, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, con contratti a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, con contratti di convenzione o altre forme di lavoro flessibile, ovvero abbia svolto un documentato numero di ore di attività, equivalente ad almeno tre anni di servizio del personale medico del SSN a tempo pieno, anche non continuative, presso i predetti servizi [...] ancorché' non in possesso di alcun diploma di specializzazione.
Con queste testuali parole, la scrivente OS aveva concluso la su ultima del 18.04.2023 entrando nel merito ancora una volta delle criticità organizzative dei PPSS brindisini.
Eppure, con la deliberazione 1109 del 04.05.2023 codesta amministrazione, escludendo alcuni medici in possesso dei requisiti ex art. 12 comma 1 del D. Lgs 30.03.23, n. 34, non solo chiude la porta in faccia delle buone relazioni sindacali, ma, soprattutto, che è peggio, in faccia alla domanda di salute del territorio brindisino nonché in faccia ad una vasta platea di medici che da anni lottano per essere integrati, come è giusto che sia, nel SSN quali dipendenti.
Se da un lato, dunque, con questa deliberazione viene, di fatto, smentita la nota favola dei medici che non si trovano visto che, anzi, vengono esclusi alcuni medici poiché non in possesso dei requisiti previsti dal bando pur essendo in possesso di quelli previsti dalla legge alla quale il bando avrebbe dovuto essere adeguato, dall’altro vengono smentite le posizioni dei decisori politici in indirizzo, più o meno ufficiali, recentemente consegnate indirettamente da sindaci e candidati sindaci alla cittadinanza ed alle parti sociali nonché dal Commissario straordinario ASLBR nell’unico incontro con la delegazione trattante tenutosi (dopo vari rinvii) il 02.05.23, secondo cui non vi sarebbe una precisa volontà politica formalizzata di sopprimere per asfissia il diritto alla vita ed alla salute nel territorio brindisino attraverso una razionale ospedalectomia sistematica dell’ASLBR.
La citata deliberazione, di fatto, è l’esempio ultimo e paradigmatico della tipica e masochistica inazione di codesta amministrazione, causa sia di un reclutamento di medici molto inferiore rispetto al fabbisogno sia di gravi carenze di organico, che fanno sempre comodo ai bilanci, sistematicamente imputate all’inefficacia delle diverse procedure di reclutamento di personale dirigente già espletate, ma poi artatamente, si direbbe, utilizzata per sopprimere unità operative e servizi per mancanza di medici.
Quale efficacia può avere una procedura concorsuale che viene trascinata ad libitum rispetto a quella di un’altra ASL pugliese? Quale efficacia dimostra il bando di concorso per 25 medici per il quale sono stati ammessi solo una medica specializzata e 11 medici specializzandi (alcuni dei quali, peraltro, già in servizio nell’ASLBR)? Quale efficacia dovrebbe avere la citata procedura concorsuale dell’ASLBR a fronte di altre procedure di altre ASL pugliesi che hanno tempestivamente riaperto i termini allargando i requisiti di partecipazione banditi a quelli ex art. 12 comma 1 del D. Lgs 30.03.23, n. 34?
A chi scrive risulta evidente che la condotta amministrativa è antitetica al dire secondo cui, a danno della comunità di lavoratori e cittadini brindisini, non vi sarebbe una progressiva quanto inesorabile riduzione degli investimenti nelle dotazioni organiche, strutturali e tecnologiche dell’ASBR: hai voglia a dire che tecnicamente non sarebbe possibile cannibalizzare l’ASLBR a favore delle ASL viciniore! Di fatto, lavoratori ed utenti (quelli che possono permetterselo) già vanno via dalla sanità brindisina. Gli uni perché, certo, non ambiscono ad un posto di lavoro dove vengono inibiti la gratificazione personale ed il senso di appartenenza e, contemporaneamente, viene aumentato il rischio clinico e i rischi professionali tra cui l’esposizione agli infortuni, alle patologie stress-lavoro correlato, allo straining, burnout nonché alle aggressioni ed al contenzioso medico-legale, due patologie del conflitto sociale generato ed aggravato anche dalle disuguaglianze di salute nella provincia brindisina! Gli altri perché non trovano risposte alle loro domande di salute tra liste d’attesa e sovraffollamento dei PPSS per non parlare di qualità e adeguatezza delle cure!
Perlopiù effetti di quello che la politica non fa ma che dovrebbe fare, soprattutto per il territorio brindisino la cui l’ASL, caso più unico che raro, oltre che avere Direttori UOC e Direttori di Dipartimento a scavalco e ad interim, ha anche un Commissario a scavalco. Un Commissario straordinario che di straordinario non ha nulla (per sua stessa ammissione in delegazione trattante) poiché deve limitarsi all’amministrazione ordinaria e con ciò si è ritagliato uno spazio davvero limitato e modesto: sembra più un’assenza che una presenza alla guida di una delle più importanti aziende della provincia brindisina.
Brindisi 21.05.2023 |
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Chiara Cleopazzo |
C. Luca Ghezzani |
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Segretaria Area Sanità FPCGIL Brindisi |
Coordinatore Dirigenza Sanitaria SSN FPCGIL Brindisi |
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