La Flai Cgil di Brindisi alla grande manifestazione di Manfredonia
La Flai Cgil di Brindisi alla grande manifestazionedi Manfredonia contro le direttive Ue per salvare il settore della pesca. La Flai Cgil di Brindisi si mobilita per essere presente alla grande manifestazione di Manfredonia contro le direttive Ue per salvare il settore della pesca.
«Venerdì prossimo (23 giugno) – dice Gabriele Guarino segretario Flai Cgil-Brindisi con delega alla pesca – porteremo a Manfredonia una delegazione di pescatori brindisini per dire “No” al Piano d’azione Ue che impone una serie di misure dirompenti per l’assetto del settore. Ci uniremo così a tutte le altre marinerie italiane preoccupate per il serio di rischio della cancellazione di un settore importante per l'economia italiana».
La manifestazione è sostenuta dal mondo della rappresentanza di cooperative, imprese e lavoratori Agci Agrital. Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare, Coldiretti Impresapesca, Federpesca, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca.
Il Piano promosso dal Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Virginijus Sinkevicius prevede una forte limitazione della pesca a strascico in tutta Europa entro il 2030 e propone la creazione di ulteriori aree marine protette, senza considerare l’impatto sociale ed economico su imprese, lavoratori, territori e basandosi su dati scientifici non aggiornati e accurati. Un Piano che - denunciano associazioni e sindacali di settore - ci porterà alla totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti ittici.
Lo smantellamento della pesca a strascico causerebbe peraltro – valutano le varie sigle – un aumento delle importazioni da Paesi in cui la pesca non rispetta la nostra legislazione in materia di ambiente, sicurezza e lavoro. In Italia la pesca a strascico rappresenta il 20% della flotta totale peschereccia – calcolano le associazioni - con 2088 unità, circa 7000 lavoratori, il 30% degli sbarchi ed il 50% dei ricavi. Un settore che in Europa rappresenta il 25% degli sbarchi totali di prodotti ittici ed il 38% dei ricavi, con oltre 7.000 imbarcazioni.
Da tempo la Flai Cgil di Brindisi ha lanciato l'allarme sull'emanazione da parte della Commissione europea del nuovo piano strategico perché certi provvedimenti rischiano di ricadere solo ed esclusivamente sulle spalle dei lavoratori del settore mettendo a rischio la sua sopravvivenza. Nel Brindisino il settore vede coinvolti poco meno di 1.400 pescatori marittimi che operano con poco più di 80 imbarcazioni dedicate a tale attività. Si tratta di un segmento importante dell'economia del nostro territorio nonostante venga costantemente scoraggiato dalle difficoltà. A gravare, in particolare negli ultimi anni, sono stati prima gli effetti della pandemia, poi gli assurdi rincari dei costi del carburante dovuti alla guerra tra Russia e Ucraina.
«Questa attività – sottolinea il segretario generale Flai Cgil Brindisi Gabrio Toraldo – sta diventando insostenibile economicamente e sempre meno attrattiva per i nostri giovani i quali, non intravedendo più un futuro e una stabilità economica, rinunciano ad una attività antica e che potrebbe avere anche un importante valore aggiunto per dedicarsi ad altre occupazioni. La recente normativa rischia di dare il colpo di grazia finale soprattutto nel Brindisino dove il numero di pescatori in attività è diventato sempre più residuale e non vorremmo si arrivasse alla completa estinzione».
Brindisi 21.6.2023
Gabriele Guarino
Segretario Flai-Cgil Brindisi
Delega alla Pesca
Gabrio Toraldo
Segretario generale
Flai-Cgil Brindisi
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