“In questi otto anni non ho mai cavalcato l’onda delle facili polemiche sui Consorzi di Bonifica, mettendo sempre al primo posto i servizi per i nostri agricoltori. La mia posizione è stata sempre molto costruttiva, perché, da tecnico prima e da politico dopo, ne ho sempre riconosciuto l’importanza strategica nella gestione del territorio. Ora però siamo arrivati a un punto di non ritorno, come emerso dalle ultime audizioni in Consiglio regionale”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili.
“Per ammissione degli stessi dirigenti - continua Casili - per mancanza di risorse economiche non potrà essere garantita l’assunzione di personale che serve per portare avanti le progettualità in essere, indispensabili per dare respiro ad un’attività ingessata. Questo nonostante 50 unità in meno a cui non era più possibile prorogare i contratti: 30 già scaduti e 20 in scadenza a fine luglio.
Come per mancanza di risorse non possono essere garantiti gli interventi ordinari di pulizia dei canali per i quali si chiede il pagamento dei tributi.
E sempre per mancanza di soldi non possono essere onorate dagli enti le spese che gravano sugli stessi.
Sempre per ammissione degli stessi dirigenti si ammette che molto spesso non ci sono benefici diretti specifici per i quali richiedere i pagamenti dei tributi.
Come si può andare avanti in queste situazioni?
Di tutto ciò sono il primo ad essere mortificato, ma adesso è arrivata l’ora di essere chiari una volta per tutte. La pioggia di tributi che sta arrivando ormai ininterrottamente su agricoltori e cittadini, è risaputo che introiterà solo il 5% senza alcun impatto sulla debitoria preesistente. A questo punto mi chiedo: a cosa serve navigare a vista?
Il territorio della provincia di Lecce è già martoriato dal disseccamento degli ulivi, il danno è sociale, economico e paesaggistico. Non possiamo aggiungere a questo ulteriori impatti economico e sociali, senza nessun ritorno idrologico, ambientale e di decoro della nostra campagna.
Chiederò con forza di fare una seria riflessione sull’urgenza di un piano di classifica che deve essere aggiornato, a seguito del quale bisogna espungere dal pagamento dei tributi tutta quella platea di imprese e cittadini che non beneficiano di nessun servizio.
Deve essere dimostrata inoltre la capacità nei prossimi anni di poter portare avanti una progettualità con cantieri che siano una dimostrazione dell'efficienza di questi enti di governo del territorio.
Senza queste azioni saremo costretti ad intervenire con una serie di azioni atte a tutelare il territorio e i cittadini coinvolti”.
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