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LETTERA APERTA ALLA SEGRETARIA NAZIONALE DEL PD Elly Schlein
Cara Segretaria,
apprendo dalla stampa locale che nei prossimi giorni parteciperai alle Feste dell’Unità dei Comuni di Racale (LE) e di Carovigno (BR) e che, dunque, tornerai da Segretaria del PD nella nostra PUGLIA.
Vorrei poterti dire che ho in tasca, dopo la tua elezione, anche la tessera del Partito Democratico accanto a quella dell’ANPI, ma purtroppo non è così!
“Abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari!”, avevi detto nel tuo discorso di insediamento di marzo 2023 ed io pensai: “Questa volta mi tessero!”.
Invece no e vorrei provare a spiegarti il perché da cittadina europea, italiana, pugliese, brindisina di nascita e leccese di adozione.
Il tesseramento ad un partito di sinistra è per me un atto sacro: una promessa di impegno civico e civile in nome dei valori democratici, costituzionali ed antifascisti del nostro Paese.
In questi mesi, però, la tua voce, che sentivo alta e forte ai tempi di "Occupy PD", è risuonata debole contro le differenze sociali, le disuguaglianze e le condizioni dei lavoratori, dei disoccupati, delle donne e del Mezzogiorno.
Sono mancate parole chiare e nette, prese di posizione concrete da parte del PD sulla guerra in corso in Ucraina, battaglie giuste a favore della pace, della scuola, della giustizia sociale, della conversione ecologica, della tassazione proporzionale.
Ho trovato fallimentare la comunicazione del Partito nazionale su argomenti quotidiani e su grandi temi.
In più occasioni mi sono chiesta: “E il PD che dice?” senza trovare alcuna risposta.
Qui in Puglia, poi, “i capibastone e i cacicchi vari” hanno volti e storie che tutti conosciamo e che, nonostante l'impegno da te assunto, sono rimasti fermi al loro posto.
In Puglia c’è un problema politico grave e serio che affligge da anni la Regione e che impedisce a molti simpatizzanti di iscriversi al PD e a molti iscritti di fare politica attiva per il Partito. Un problema politico che ha un nome ed un cognome: Michele Emiliano, governatore della Regione eletto e rieletto con i voti della sinistra pugliese che poi utilizza per promuovere avversari e nemici del PD, corrodendo così il tessuto democratico di diversi comuni pugliesi.
Circondato da sedicenti “uomini del popolo” cui, in realtà, importa solo accumulare incarichi e poltrone per se stessi e per gli amici, il Governatore ha inaugurato ormai da anni la stagione del peggior "civismo", sdoganando la via dell’abbraccio mortale tra destra e sinistra a livello regionale, fino a farsi emulare nel più piccolo dei comuni pugliesi.
Ha aperto la strada alla personalizzazione esasperata della politica, che ha finito per ammaliare diversi Sindaci dei Comuni “vicini” ad Emiliano.
E che importa se si tratta di ex militanti di CasaPound o di sedicenti sinistorsi più interessati a collezionare il proprio pacchetto di voti che a condividere ideali?
E così di anno in anno, in Puglia, i valori, i principi democratici ed antifascisti sono stati svenduti pur di rincorrere la propria personale vittoria elettorale e, poi, arraffare incarichi, lasciando la società civile scettica e disincantata nei confronti della politica.
In questa situazione così lacerata, carissima Segretaria, è arrivato il tempo di fare chiarezza e di ricostruire una casa unita della sinistra italiana. Una casa in cui il riscatto dei deboli, degli ultimi, di coloro che sono in difficoltà passi dalla politica sana e non da improbabili scorciatoie.
Fai sentire di nuovo alta la tua voce, Segretaria, non lasciare solo un popolo che chiede di partecipare, non lasciarti risucchiare dalla logica della moderazione a tutti i costi, e convinci me e tanti altri come me a tesserarci ad un nuovo PARTITO DEMOCRATICO che, più che poltrone e incarichi, voglia tutelare idee e valori.
Carla Graduata