LETTERA APERTA ALLA SEGRETARIA NAZIONALE DEL PD Elly Schlein

Carla Graduata Settembre 01, 2023 737
Cara Segretaria,
apprendo dalla stampa locale che nei prossimi giorni parteciperai alle Feste dell’Unità dei Comuni di Racale (LE) e di Carovigno (BR) e che, dunque, tornerai da Segretaria del PD nella nostra PUGLIA.
 
Vorrei poterti dire che ho in tasca, dopo la tua elezione, anche la tessera del Partito Democratico accanto a quella dell’ANPI, ma purtroppo non è così!
 
“Abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari!”, avevi detto nel tuo discorso di insediamento di marzo 2023 ed io pensai: “Questa volta mi tessero!”.
 
Invece no e vorrei provare a spiegarti il perché da cittadina europea, italiana, pugliese, brindisina di nascita e leccese di adozione.
 
Il tesseramento ad un partito di sinistra è per me un atto sacro: una promessa di impegno civico e civile in nome dei valori democratici, costituzionali ed antifascisti del nostro Paese.
 
In questi mesi, però, la tua voce, che sentivo alta e forte ai tempi di "Occupy PD", è risuonata debole contro le differenze sociali, le disuguaglianze e le condizioni dei lavoratori, dei disoccupati, delle donne e del Mezzogiorno.
 
Sono mancate parole chiare e nette, prese di posizione concrete da parte del PD sulla guerra in corso in Ucraina, battaglie giuste a favore della pace, della scuola, della giustizia sociale, della conversione ecologica, della tassazione proporzionale.
 
Ho trovato fallimentare la comunicazione del Partito nazionale su argomenti quotidiani e su grandi temi.
 
In più occasioni mi sono chiesta: “E il PD che dice?” senza trovare alcuna risposta.
 
Qui in Puglia, poi, “i capibastone e i cacicchi vari” hanno volti e storie che tutti conosciamo e che, nonostante l'impegno da te assunto, sono rimasti fermi al loro posto. 
 
In Puglia c’è un problema politico grave e serio che affligge da anni la Regione e che impedisce a molti simpatizzanti di iscriversi al PD e a molti iscritti di fare politica attiva per il Partito. Un problema politico che ha un nome ed un cognome: Michele Emiliano, governatore della Regione eletto e rieletto con i voti della sinistra pugliese che poi utilizza per promuovere avversari e nemici del PD, corrodendo così il tessuto democratico di diversi comuni pugliesi.
 
Circondato da sedicenti “uomini del popolo” cui, in realtà, importa solo accumulare incarichi e poltrone per se stessi e per gli amici, il Governatore ha inaugurato ormai da anni la stagione del peggior "civismo", sdoganando la via dell’abbraccio mortale tra destra e sinistra a livello regionale, fino a farsi emulare nel più piccolo dei comuni pugliesi.
 
Ha aperto la strada alla personalizzazione esasperata della politica, che ha finito per ammaliare diversi Sindaci dei Comuni “vicini” ad Emiliano.
E che importa se si tratta di ex militanti di CasaPound o di sedicenti sinistorsi più interessati a collezionare il proprio pacchetto di voti che a condividere ideali?
 
E così di anno in anno, in Puglia, i valori, i principi democratici ed antifascisti sono stati svenduti pur di rincorrere la propria personale vittoria elettorale e, poi, arraffare incarichi, lasciando la società civile scettica e disincantata nei confronti della politica.
 
In questa situazione così lacerata, carissima Segretaria, è arrivato il tempo di fare chiarezza e di ricostruire una casa unita della sinistra italiana. Una casa in cui il riscatto dei deboli, degli ultimi, di coloro che sono in difficoltà passi dalla politica sana e non da improbabili scorciatoie.
 
Fai sentire di nuovo alta la tua voce, Segretaria, non lasciare solo un popolo che chiede di partecipare, non lasciarti risucchiare dalla logica della moderazione a tutti i costi, e convinci me e tanti altri come me a tesserarci ad un nuovo PARTITO DEMOCRATICO che, più che poltrone e incarichi, voglia tutelare idee e valori.
 
Carla Graduata