Esposto all'Anac contro il Consorzio di Bonifica dell'Arneo

Settembre 05, 2023 1121

Il comitato "la voce del cittadino " di San Vito dei Normanni ,il sindacato cbas , comitato "NO enfiteusi" di San Michele Salentino, hanno scritto all'Anac per denunciare il carattere dichiaratamente estorsivo delle richieste di pagamento delle cartelle del Consorzio Arneo.
La richiesta formulata alla Regione Puglia è quella di cancellare tutte le richieste di pagamento fatte finora dal consorzio.
Addirittura viene chiesto il pagamento dell'anno 2023 ancora in corso.
Abbiamo scritto all'Anac perchè se lo Stato esiste deve battere un colpo attraverso gli organismi preposti.
Roberto Aprile, Pino Brancasi, Antonio Chirico

 

I Comitati in indirizzo nelle persone dei rappresentanti legali Giuseppe Brancasi, Presidente, per il Comitato La Voce del Cittadino di San Vito dei Normanni (BR), Roberto Aprile, Presidente, per il Sindacato COBAS di Brindisi e Antonio Chirico, Presidente, per il Comitato No Enfiteusi San Michele Salentino (BR), con il presente esposto sottopongono al vaglio di codesta on.le Autorità i seguenti fatti, affinchè voglia intraprendere le opportune iniziative :

Premesso in fatto che :

noi sottoscritti da anni portiamo avanti una battaglia di democrazia e di civiltà contro un Ente, il Consorzio speciale di bonifica Arneo, commissariato dal 2005, che a tutt’oggi vessa e perseguita sia i proprietari di piccoli appezzamenti di terreno, sia gli agricoltori con proprietà più grandi, con l’emissione e la pretesa di riscossione di avvisi, solleciti, ingiunzioni, intimazioni di pagamento, nonostante sui loro terreni, su  ammissione dei responsabili del Consorzio stesso, i lavori di bonifica (difesa idraulica, servizi irrigui, manutenzione, pulizia dei canali, ecc.), per mancanza di fondi, non si vedono da anni.

Tale assurdo comportamento impositivo, risulta in palese contrasto oltre che con quanto previsto dagli artt. 17,18 e 19 della legge Regionale n. 4/2012, anche con sentenze passate e recenti della Giustizia Tributaria sia di primo sia di secondo grado, con loro norme statutarie e convenzioni sottoscritte (SOGET/ARNEO), secondo le quali se i lavori di bonifica non sono effettuati in modo da rendere un beneficio specifico e diretto, le proprietà consorziate, non possono essere assoggettate al pagamento di alcun tributo 630 o 648 che sia.

Perché per difendersi, piccoli e grandi proprietari consorziati si vedono costretti a dover ricorrere alla Giustizia Tributaria, con spese e rischi, quando è indubitato che il Consorzio viola palesemente leggi e sentenze ?

Tutto ciò nel silenzio e nell’indifferenza di quelle Istituzioni (Regione e Comuni), che avevano il dovere di vigilare e controllare che il Consorzio Arneo nella sua ultradecennale gestione commissariale, rispettasse le leggi stesse della Regione, evitando di sconfinare in quello che potrebbe configurarsi come un abuso di potere.

Invano abbiamo nel tempo cercato, con tutta una serie di documentazione probante e disponibile alla bisogna, di sensibilizzare sull’annoso argomento chi aveva ed ha doveri e competenze specifiche (Regione e Comune).

Senza voler entrare nel dettaglio delle anomalie procedurali e di merito, poste illegittimamente in essere dal Consorzio predetto a danno di tanti consorziati, tra cui  quella più assurda, di pretendere l’applicazione del tributo 630 sulle case di abitazione, anche a interi condomini, ricadenti in territorio urbano e servite da acquedotto, fognatura e depurazione : Refluo Domestico, (art.19, comma 1,legge Reg.le n. 4/2012),  il cui pagamento è assolto già dall’Ente gestore del servizio idrico integrato.

Non si può quindi pretendere o addirittura imporre ai proprietari di tali immobili, l’assoggettabilità al pagamento del tributo, in quanto a seguito di un principio giurisprudenziale valido in tutta Italia, “l'attività di raccolta, collettamento e allontanamento delle acque meteoriche, che costituisce l'attività tipica istituzionale dei Consorzi di Bonifica, è già ricompresa nella tariffa di pubblica fognatura e dunque una diversa soluzione porterebbe al duplice pagamento del medesimo servizio”;

Tutto ciò premesso,

                                     chiediamo

alla SV ill.ma di :

-accertare la verità e stabilire “se occorrano eventuali interventi d'Autorità” a difesa dello stato democratico e di un diritto di tanti inermi cittadini ;

-farsi garante delle leggi Statali e Regionali e del loro rispetto, diffidando il Consorzio speciale di Bonifica dell’Arneo dall’invio, in difetto dei presupposti di legge, di nuove cartelle impositive di pagamento e di procedere all’annullamento/revoca, con l’urgenza del caso, incombendo le imminenti scadenze, di quelle già emesse in maniera indebita e quindi illegittime e non dovute.        

ALTRESI’,

qualora la SV lo ritenesse opportuno, di fornire ulteriori precisazioni e riscontri e di essere informati circa l’esito del presente esposto.

Distinti ossequi.

San Vito dei Normanni, li 31-8-2023                            

 

 Il Presidente                  Il Presidente                Il Presidente    

f.to : Brancasi                 f.to : Chirico                 f.to :Aprile

 

Ultima modifica il Martedì, 05 Settembre 2023 12:17